L’Albo Unico dei Consulenti Finanziari è il registro ufficiale in cui devono essere iscritti tutti i professionisti che operano come consulenti finanziari in Italia. La sua istituzione ha l’obiettivo di garantire trasparenza, tutela degli investitori e controllo della professione. Vediamo nel dettaglio cos’è, come funziona e quali sono i requisiti per l’iscrizione.
Cos’è l’Albo Unico dei Consulenti Finanziari?
L’Albo Unico è stato istituito con la Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016) ed è operativo dal 1° dicembre 2018. È gestito dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF), sotto la supervisione della Consob.
L’Albo è suddiviso in tre sezioni:
- Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (ex promotori finanziari) – coloro che operano per conto di una banca o una società di investimento.
- Consulenti finanziari autonomi – i consulenti indipendenti, che offrono consulenza senza intermediazione e senza percepire incentivi dalle società finanziarie.
- Società di consulenza finanziaria (SCF) – società che forniscono consulenza finanziaria indipendente.
Chi deve iscriversi all’Albo?
L’iscrizione all’Albo è obbligatoria per:
- Chiunque voglia esercitare legalmente la professione di consulente finanziario in Italia.
- Le società che offrono consulenza finanziaria in modo indipendente.
Senza l’iscrizione all’Albo, non è possibile esercitare legalmente la professione.
Requisiti per l’iscrizione all’Albo
Per iscriversi come consulente finanziario autonomo o come promotore finanziario, è necessario soddisfare determinati requisiti:
- Requisiti di onorabilità – Assenza di condanne penali o procedimenti che possano pregiudicare l’integrità professionale.
- Requisiti di professionalità – Superamento di un esame organizzato dall’OCF.
- Requisiti di indipendenza economica – Per i consulenti finanziari autonomi e le SCF, non devono esserci conflitti d’interesse con banche o intermediari.
L’esame di abilitazione è una prova che verifica le competenze tecniche e normative dei candidati ed è necessario per operare come consulente finanziario autonomo o promotore finanziario.
Quali sono i vantaggi dell’Albo per gli investitori?
L’Albo Unico ha lo scopo di tutelare i risparmiatori e garantire che i consulenti finanziari operino in modo trasparente e qualificato. Ecco alcuni vantaggi concreti per gli investitori:
- Maggiore trasparenza – L’iscrizione all’Albo è pubblica e consultabile online per verificare l’abilitazione di un consulente.
- Sicurezza – Solo professionisti qualificati e vigilati possono offrire consulenza.
- Tutela legale – L’OCF e la Consob monitorano il rispetto delle normative, riducendo il rischio di frodi.
Come verificare se un consulente è iscritto all’Albo?
L’OCF mette a disposizione un motore di ricerca online sul proprio sito ufficiale. Inserendo il nome del consulente, si può verificare se è regolarmente iscritto all’Albo e in quale sezione.
🔗 Consulta l’Albo Unico dei Consulenti Finanziari
Nell’Albo Unico dei Consulenti finanziari, con delibera 1007 del 30 Gennaio, è stato iscritto anche Fabrizio Taccuso nella sezione dei consulenti autonomi.
Come accennato prima, dopo una lunga gestazione durata 11 anni, l‘Albo Unico dei Consulenti Finanziari è partito il 1 Dicembre 2018, riunendo in un unico “calderone” figure tra loro molto diverse. E’ uno dei tanti compromessi all’italiana, in cui si è voluto riunire nell’Albo Unico figure tra loro molto diverse. Tutto ciò a scapito della chiarezza e della trasparenza per investitori e risparmiatori.
La differenza tra CFAOFS e consulenti autonomi
I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (CFAOFS) sono gli ex promotori finanziari. Non a caso nella classificazione delle attività economiche hanno come codice Ateco 66.19.21. Di fatto sono agenti di commercio che lavorano per conto di una banca o un’agenzia di intermediazione finanziaria. Il loro ruolo principale è quello di promuovere e vendere prodotti finanziari ai propri clienti. Il CFAOFS, per brevità è un intermediario tra il cliente e l’istituto finanziario, ma la sua attività si limita a proporre i prodotti disponibili presso la banca o l’agenzia che lo ha assunto.
Il CFAOFS non è libero di proporti tutti i prodotti disponibili nel mercato. Dovrà di sicuro proporti strumenti finanziari emessi dalla banca per la quale lavora o emessi da diverse case di investimento per le quali però percepisce retrocessioni economiche. Questo perché è tenuto a rispettare le regole e le procedure imposte dalla banca o dall’agenzia per cui lavora.
Il consulente finanziario autonomo è un professionista indipendente, non è legato a una banca o a una rete di consulenza. Questo ci permette di valutare un’ampia gamma di soluzioni disponibili sul mercato e di selezionare quelle che rispondono meglio alle tue esigenze.
La nostra consulenza è imparziale: l’unica forma di retribuzione è la parcella pagata dal cliente e non tramite commissioni sulla vendita di prodotti, riducendo quindi possibili conflitti di interesse. In questo modo, possiamo offrirti un supporto basato solo sui tuoi obiettivi e sul tuo profilo di rischio.
Il percorso con un consulente finanziario indipendente inizia con un’analisi completa del tuo patrimonio, dei tuoi obiettivi finanziari, del tuo orizzonte temporale e di altri aspetti rilevanti. In seguito, valuta i rischi associati al tuo patrimonio e alla tua persona, suggerendo strategie per gestirli al meglio.
Se necessario, il consulente può indicarti come integrare la tua pensione futura con un fondo pensione. Infine, ti proporrà una strategia di investimento ben strutturata, basata su un’asset allocation chiara e personalizzata.
In breve, il consulente finanziario autonomo ti fornisce un piano finanziario a tutto tondo, progettato esclusivamente sulle tue necessità, in completa indipendenza.
Consulente autonomo o consulente finanziario indipendente?
I due termini spesso si usano in modo intercambiabile, ma nel contesto italiano “consulente finanziario autonomo” è il termine tecnico e giuridico corretto. La legge italiana identifica con “consulente finanziario autonomo” quel professionista che offre consulenze personalizzate senza vendere prodotti finanziari di terzi o percepire commissioni da banche, assicurazioni o altre istituzioni. È autonomo proprio perché non dipende da un intermediario finanziario
Il termine autonomo, a mio modo di vedere, non ha comunque senso! Il termine più corretto è consulente finanziario indipendente. L’indipendenza è infatti la caratteristica che meglio definisce e qualifica la mia figura professionale.
In altri Paesi in cui le lobbies non sono così forti e trasversali ai partiti politici come in Italia, si parla, come è corretto che sia di “consulente finanziario indipendente”, proprio per indicare una figura che opera senza vincoli commerciali e senza conflitto di interessi.
Perché é meglio rivolgerti a un consulente finanziario iscritto all’Albo?
Il consulente finanziario, iscritto all’albo Unico è vigilato da OCF, l’Organismo di controllo dei consulenti. Dobbiamo attenerci a regole di comportamento e standard di consulenza e sottoporci ogni anno a corsi di aggiornamento professionali.
Siamo i professionisti più indicati a cui rivolgerti per capire come fare una pianificazione finanziaria e programmare a breve, medio e lungo termine le migliori soluzioni in linea con i tuoi obiettivi e progetti di vita.
Considerazioni finali
L’Albo Unico dei Consulenti Finanziari è uno strumento fondamentale per garantire la professionalità e la trasparenza nel settore della consulenza finanziaria in Italia. Se stai cercando un consulente finanziario, assicurati che sia iscritto all’Albo e operi nel rispetto delle normative vigenti.
Vuoi saperne di più su come scegliere un consulente finanziario qualificato? Contattami per una consulenza personalizzata
Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente