Il massimo precedente degli ultimi due anni era molto più basso, al 19%, a metà dicembre 2017. La correlazione media di lungo periodo è negativa dell’1%, ha mostrato in un’analisi Nick Colas, uno dei primi strateghi di Wall Street.
Il Bitcoin è salito del 2.000% nei 12 mesi fino a dicembre, superando i 19.000 dollari. Tutto ciò aiutato da un aumento di interesse da parte degli investitori e da speculazioni derivanti da una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. La più grande borsa a termine al mondo, il CME, e il suo concorrente, Cboe, hanno lanciato entrambi i futures sul Bitcoin a dicembre. In questo modo hanno reso più facile per l’acquisto della principale criptovalutaagli investitori istituzionali.
Guardando i grafici del Bitcoin e S&P 500, si può notare una somiglianza interessante.
Il mercato azionario stava crescendo rapidamente fino a raggiungere nuovi record. Persino Donald Trump aveva twittato di come fosse salito del 20 percento dalla sua elezione. Poco prima, il 17 dicembre anche il Bitcoin è salito al massimo storico di $ 20.000.
Entrambi i mercati hanno quindi iniziato a precipitare. Prima il Bitcoin, il cui prezzo è sceso sino a 6.000 $ (5.480 Euro) dove ha arrestato il calo.
Anche il mercato azionario, dopo un rialzo infinito, è sceso rovinosamente in un modo simile. Il Dow Jones Industrial Average, ad inizio Febbraio, ha visto il suo più grande calo (in termini assoluti di punti indice) e l’S&P 500 ha avuto il suo peggior giorno dal 2011. Tanti si sono quindi chiesti se esistesse o meno una correlazione tra beni molto diversi.
Uno dei punti di forza degli investimenti in criptovalute è stato, sino a poco tempo fa, la mancanza di correlazione con i mercati finanziari globali consolidati.
Il coefficiente di correlazione è un numero compreso tra 1 e -1.
Indica quanto è forte è la tendenza di due titoli, di un titolo ed un indice o di due indici, ecc. a muoversi nella stessa direzione. Un coefficiente di correlazione uguale a +1 indica due titoli che crescono e scendono assieme, amplificando il movimento sia di rialzo che di ribasso. Ciò aumenta però il rischio, smorzando l’effetto della diversificazione.
“L’attrazione del Bitcoin per gli investitori istituzionali potrebbe aumentare la correlazione”, ha detto l’analista azionario di Morgan Stanley James E. Faucette in una nota.
“Le nostre conversazioni con gli investitori certamente danno peso a questa visione – il che solleva una domanda chiave: se la correlazione dei Bitcoin con il mercato più ampio si concretizza completamente, ciò limita il suo vero potenziale?”
È troppo presto per dire se il Bitcoin può essere un bene di investimento sostenibile nel tempo. La Normativa che lo riguarda è ancora molto incerta; inoltre la Criptovaluta ha una natura fondamentalmente diversa rispetto alle risorse tradizionali.
Altri analisti suggeriscono che, se per ora esiste una correlazione con le azioni, le Criptovalute come il Bitcoin potrebbero rappresentare un indicatore dell’appetito per attività rischiose come le azioni. Infatti nel 2017 c’è stato un rialzo inarrestabile delle Borse e di tutte le Criptovalute, Bitcoin in primis. Ma quando la Volatilità è tornata a salire improvvisamente, il sentiment degli investitori non è rimasto un fattore isolato alle Borse, ma si è trasferito prontamente anche alle Criptovalute.
Quindi fai attenzione da qui in avanti: fare soldi facili in un trend sempre al rialzo sarà difficile!
Probabilmente dovremo abituarci ad oscillazioni dei mercati molto più ampie di quelli che abbiamo visto negli ultimi anni, in un senso e nell’altro…
Fabrizio Taccuso
