Per bolla sui mercati finanziari s’intende una fase speculativa di mercato caratterizzata da un aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi di uno o più beni,
Sono in tanti a chiedersi se siamo attualmente in presenza di una bolla speculativa e quando eventualmente tale bolla potrebbe scoppiare.
Facciamo il punto sui mercati. Superata la boa di metà anno i principali indici azionari hanno segnato nuovi massimi storici. L’indice americano S&P 500 ha toccato 1985 punti, +7,80% da inizio anno. Il Dax ha superato il muro dei 10.000 punti, +5% da gennaio. E’ più che lecito formulare dubbi sulla prosecuzione del rialzo, in corso da più di cinque anni, e sulla tenuta dei livelli raggiunti.

Su alcuni elementi è utile soffermare l’attenzione. In primis la volatilità. L‘indice Vix, il cosiddetto indice della paura, è a poco più di 10, livello che non si vedeva dal 2007. Allora aveva toccato un minimo a 9,89, ma con l’S&P 500 che quotava 1560 (oltre 400 punti in meno). Nelle ultime settimana il Governatore della Fed di New York in un intervento pubblico ha fatto notare proprio questo dato come alert da valutare con molta attenzione.
In pratica prendere posizioni rialziste da questi livelli potrebbe risultare particolarmente rischioso.
Nel marzo 2009 l’indice S&P 500 aveva toccato un minimo a 666 punti. D’allora ha messo a segno un rialzo in termini assoluti di oltre 1.300 punti (+195%). E’ addirittura superiore al rialzo di 1.100 punti del periodo 1995/2000.
Tutti sappiamo cos’è successo dopo lo scoppio della bolla del 2000…

Negli ultimi 30 mesi non ci sono mai stati ritracciamenti superiori al 10%, dato statistico che non ha precedenti. In passato ogni 18 mesi ci sono sempre state correzioni importanti.
In pratica da parecchio tempo a questa parte i mercati sono unidirezionali e pressoché insensibili a qualsiasi notizia macroeconomica.
Il vero driver che muove i mercati sono gli stimoli monetari delle Banche Centrali.
La bolla sui mercati finanziari riguarda anche gli asset obbligazionari. L’immensa liquidità presente sui mercati ha portato alle stelle anche gli asset obbligazionari. Storicamente si sono sempre mossi in maniera decorrelata rispetto all’azionario.
Oggi, invece, la ricerca spasmodica di rendimento ha portato a prezzi assurdi anche le obbligazioni governative e corporate. Nella parte di curva da 0 a 10 anni scontano rendimenti nominali lordi tra l’1 ed il 2%.
In questa fase dunque gli investitori sono disposti a prendersi rischi di ogni tipo, alla ricerca di rendimenti.
Un bravo consulente deve rendere i propri clienti consapevoli delle opportunità, ma anche dei rischi che stanno correndo. Caso per caso si dovranno valutare poi le migliori soluzioni da intraprendere.
E’ evidente che prima o poi la bolla sui mercati finanziari scoppierà. E quando succederà saranno in tanti a farsi male…
Fabrizio Taccuso
Una risposta
Comunque caro Fabrizio nel tuo blog non sei solo VINCENTE, ma anche CONVINCENTE, e sono contento di averti conosciuto (anche se sono arrivato a te dopo qualche anno da quando é cominciata la tua carriera), ma va bene così e continua così perché anch’io come un altro commento letto in precedenza mi é venuta a mancare la fiducia necessaria per continuare il rapporto con la banca, quindi il tuo intervento é stato necessario ed efficace, perché con la tua grande professionalità abbiamo affrontato i volponi sanguinari di quella specifica banca. Grazie ancora una volta e buon we, Fulvio.