Btp Italia 2023: cos’è, come funziona e rendimento

Il Btp Italia è un titolo obbligazionario emesso dallo Stato italiano, il cui rendimento è indicizzato all’inflazione italiana.
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Cos’è e come funziona il BTP Italia?

Il Btp Italia è un titolo obbligazionario emesso dallo Stato italiano, il cui rendimento è indicizzato all’inflazione italiana. Offre rendimenti crescenti al crescere del tasso di inflazione nazionale. Quindi ha la funzione di preservare il potere di acquisto di cittadini e famiglie italiane.

Rendimento BTP Italia

Qualche giorno fa l’Istat ha reso noto che nel mese di febbraio l’indice nazionale dei prezzi al consumo NIC, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento del 0,3% su base mensile e del 9,2% su base annua (contro il +10% del mese precedente). In pratica oggi l’inflazione italiana è ancora alta, ma leggermente in discesa rispetto alle ultime rilevazioni.

Da questo dato si può iniziare a valutare la convenienza del nuovo BTP Italia che compie 11 anni. E’ stato lanciato per la prima volta nel 2012 e siamo arrivati alla diciannovesima emissione, la prima del 2023.

La precedente emissione del BTP Italia. emessa dal Tesoro a novembre 2022, ha raccolto circa 12 miliardi di euro, con il tasso minimo della cedola al 1,6%. Il prezzo alla chiusura di venerdì 3 Marzo è di 96,34, quindi sotto il prezzo di collocamento.

Il nuovo BTP Italia sarà collocato in due fasi:

  • la prima da lunedì 6 a mercoledì 8 Marzo, salvo chiusura anticipata, riservata ai risparmiatori individuali, il cosiddetto mercato retail;
  • la seconda dalla mattina di giovedì 9 Marzo riservata agli investitori istituzionali
BTP Italia – Le emissioni precedenti

BTP Italia 2023: tutte le caratteristiche della diciannovesima edizione

  • Durata 5 anni con scadenza 14 Marzo 2028;
  • tasso cedolare minimo garantito del 2% annuo, a cui va aggiunta l’eventuale rivalutazione della cedola legata all’inflazione calcolata nei 6 mesi di osservazione;
  • premio fedeltà del 0,8% (8 per mille) del capitale nominale, pagato a scadenza, per chi acquista in emissione e lo detiene sino a scadenza;
  • cedola semestrale;
  • capitale garantito a scadenza;
  • tassazione agevolata del 12,50% analoga a tutti i titoli di Stato;
  • nessuna commissione di collocamento;
  • taglio minimo acquistabile di 1.000 Euro;
  • investimento non vincolato nel tempo;
  • garanzia per il pubblico retail di veder soddisfatta l’intero lotto richiesto

Il tasso cedolare minimo garantito, comunicato venerdì 3 Marzo, e fissato al 2% potrà essere confermato o rivisto al rialzo, in base alle condizioni di mercato.

Il tasso di inflazione preso come riferimento è l’indice FOI, ossia l’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi.

Come sottoscrivere il BTP Italia

Puoi sottoscrivere il BTP Italia ovunque tu abbia già un deposito titoli, quindi in banca o in Posta, ma anche direttamente online attraverso il tuo home banking, se è abilitato alla funzione di trading-online.

Il collocamento avverrà sulla piattaforma MOT, il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di stato di Borsa Italiana. Il codice Isin del titolo è IT0005532715.

Conviene sottoscrivere il BTP Italia 2023?

Le obbligazioni indicizzate all’inflazione hanno un rendimento variabile, con una cedola fissa minima del 2%, a cui si andrà a sommare una parte parametrata all’inflazione rilevata dall’Istat. Quindi il rendimento sarà tanto più generoso quanto più sarà alta l’inflazione in futuro.

Gli economisti stimano che l’inflazione scenderà al 6,3% nel corso di quest’anno, per poi scendere e collocarsi in media al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025.

Pertanto, se pensi che l’andamento dei prezzi si manterrà alto e che gli economisti siano troppo ottimisti, il BTP Italia può rappresentare una valida opportunità.

Per essere il più oggettivi possibile, è corretto fare alcune considerazioni di carattere generale e confrontare il BTP Italia con i BTP tradizionali di analoga scadenza attualmente in circolazione.

In questo momento un BTP a tasso fisso con scadenza a 5 anni rende il 3,84% netto. Quindi, in caso di aspettative di inflazione in calo, il BTP tradizionale potrebbe offrire un rendimento più elevato.

Attualmente potrebbe sembrare più remunerativo sottoscrivere il BTP Italia. L’inflazione è alta, e per tornare al target di inflazione del 2% medio voluto dalle Banche Centrali, serviranno ancora diversi mesi o forse anni. Ma i conti si faranno alla fine. Oggi è impossibile ipotizzare con certezza ciò che accadrà da qui a cinque anni.

Il fatto che l’inflazione sia oggi elevata non rende automaticamente il BTP indicizzato all’inflazione una scelta migliore. L’inflazione è già salita parecchio; ben diverso sarebbe stato scommettere sul rialzo dell’inflazione nel 2021. A quel tempo però il Tesoro emetteva BTP a tasso fisso con la cedola a zero. Oggi, invece, che il termine inflazione è sulla bocca di tutti il Tesoro colloca titoli legati all’inflazione; non credo che abbia così a cuore gli interessi finanziari di noi italiani; semplicemente ha fatto un calcolo di convenienza…

Va ricordato inoltre, e ciò vale sia per il BTP Italia che per i BTP a tasso fisso, che si tratta di scadenze a 5 anni, con una duration non brevissima. Di conseguenza sono esposti potenzialmente a un effetto negativo derivante da ulteriori rialzi dei tassi che penalizzerebbero il prezzo delle obbligazioni stesse.

Negli ultimi mesi i prezzi dei BTP già in circolazione, a seguito del repentino rialzo dei tassi, hanno avuto un vero e proprio crollo e oggi ci sono ottime opportunità di rendimento.

Di certo non ha proprio senso lasciare troppa liquidità parcheggiata sul conto corrente perché giorno dopo giorno il nostro denaro perde potere d’acquisto. In questo caso è bene investirne una parte nel BTP Italia.

Una valutazione più ampia

Ogni valutazione in merito all’acquisto o meno del BTP Italia, a prescindere dalle aspettative future di inflazione, non può essere avulsa da considerazioni di più ampio respiro. Mi riferisco, in particolare, a una diversificazione efficiente ed efficace del tuo patrimonio finanziario.

Va sottolineato che lo Stato italiano ha un debito pubblico elevato e quindi la parte obbligazionaria del portafoglio non va concentrata solo sull’Italia. E’ corretto prendere in considerazione anche Etf che investono in titoli di stato europei, americani e di Paesi Emergenti per creare portafogli più equilibrati.

Ti invito a contattarmi per approfondire meglio questo argomento.

E’ importante fare sempre scelte di investimento che rientrino all’interno di una pianificazione finanziaria. Prima é opportuno definire i tuoi obiettivi finanziari e progetti di vita e poi scegliamo la strategia e gli strumenti finanziari più funzionali a raggiungerli.

In questo modo anche le fasi più delicate, dal punto di vista finanziario, come il 2022 possono essere superate con maggiore serenità. Anzi, spesso, creano importanti opportunità per gli anni a venire, come è sempre accaduto in passato.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente

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