La quarta emissione del Btp Valore arriva in un momento di mercato in cui i tassi sono tornati a scendere. Le dichiarazioni più accomodanti da parte di Powell al termine del meeting della Federal Reserve hanno tranquillizzato i mercati. Le Borse hanno recuperato e anche lo spread tra il nostro Btp decennale e il Bund è sotto controllo attorno a 130 punti base.
Ricordiamo che a novembre 2023 l’agenzia di rating Moody’s ha aggiornato il giudizio sull’Italia confermando il Rating Baaa3 e migliorando l’outlook da negativo a stabile.
Le tre precedenti emissioni del Btp Valore hanno ottenuto un buon successo. L’ultima emissione di Marzo si è chiusa con una raccolta complessiva di poco superiore a 18 miliardi di euro. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti non ha mai nascosto di fare affidamento sul risparmio degli Italiani, dal momento che la BCE sta progressivamente riducendo l’acquisto dei titoli di Stato.
Che cosa sono i BTP?
I BTP o Buoni del Tesoro poliennali sono titoli di debito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro (Ministero dell’Economia e delle Finanze) che hanno cedola fissa posticipata pagata semestralmente. Attualmente, le scadenze dei Btp variano da 18 mesi a 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni.
Possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra. Sono adatti a risparmiatori ed investitori che amano avere flussi cedolari e desiderano programmare entrate regolari durante tutto l’arco dell’anno.
Va evidenziato che i forti rialzi dei tassi degli ultimi due anni hanno fatto diventare più appetibili i BTP. Infatti, come sappiamo, l’aumento dei tassi riduce il valore delle obbligazioni quotate sul mercato secondario. Attualmente, nonostante le aspettative di ribasso dei tassi da parte delle Banche Centrali, le scadenze più lontane quotano a valori molto inferiori rispetto al prezzo di emissione.
Nell’ambito dei BTP, le emissioni del BTP Valore costituiscono la nuova famiglia di titoli di Stato riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (retail). Sono titoli di stato a medio-lungo termine, annunciati per la prima volta dal Ministero dell’Economia e delle finanze (Mef) l’8 Maggio 2023.
La differenza rispetto ai Btp tradizionali è costituita dal fatto che le cedole sono crescenti e calcolate sulla base di tassi prefissati che aumentano nel corso della vita del titolo, secondo il meccanismo cosiddetto step up e da un premio fedeltà finale per gli investitori che lo acquistano in emissione e lo tengono sino a scadenza.
Le tre emissioni precedenti del Btp Valore
La prima emissione è stata il BTP Valore Giugno 2027 (Isin IT0005547408) a giugno 2023. La durata è di quattro anni con scadenza a giugno 2027. I risparmiatori che lo manterranno sino alla scadenza naturale riceveranno un extra premio finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito (e non indicizzato al PIL). Le cedole, periodiche e calcolate in base a tassi prefissati crescenti nel tempo, saranno del 3,25% per i primi due anni e del 4% per i successivi due.
La seconda emissione è stata il BTP Valore Ottobre 2028 (Isin IT0005565400) a ottobre 2023. La durata è di cinque anni con scadenza a ottobre 2028. Anche questo prevede il premio fedeltà dello 0,5% del capitale investito e cedole periodiche, ma con cadenza trimestrale, così suddivise: 4,10% per il 1°, 2° e 3° anno; 4,50% per il 4° e 5° anno.
Infine la terza emissione, il BTP Valore Marzo 2030 (Isin IT0005583478) emessa a fine febbraio. La durata è di sei anni, sempre con cedole pagate ogni tre mesi e rendimenti con il meccanismo “step up” di 3+3 anni, e un extra premio finale di fedeltà pari allo 0,7 per cento. Nei primi tre anni, il tasso minimo garantito è del 3,25% all’anno, dal quarto al sesto anno è del 4%.
Le caratteristiche del BTP Valore Maggio 2030
Il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunicato le caratteristiche della quarta emissione:
- Investimento minimo di 1.000 Euro. Non sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo facoltà da parte del Ministero di chiudere anticipatamente l’emissione.
- Periodo di sottoscrizione da lunedì 06 Maggio a venerdì 10 Maggio (fino alle ore 13.00), salvo chiusura anticipata.
- A differenza dei Btp tradizionali le cedole saranno trimestrali, calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo (il cosiddetto meccanismo step up). Il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunicato che i tassi cedolari minimi garantiti sono del 3,35% per i primi tre anni e 3,90% per i successivi tre anni. I tassi cedolari definitivi saranno fissati alla chiusura del collocamento e potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato.
- La durata sarà di 6 anni con scadenza appunto Maggio 2030.
- Premio fedeltà pari allo 0,8% del capitale investito per coloro che sottoscriveranno il BTP Valore nei giorni del collocamento e deterranno il titolo sino alla scadenza.
- Il collocamento avviene alla pari sulla piattaforma MOT (Mercato telematico delle obbligazioni) di Borsa Italiana, senza vincoli né commissioni e con prezzo uguale a 100.
- L’emissione è riservata ai piccoli risparmiatori, i cosiddetti investitori retail.
Come puoi sottoscrivere il Btp Valore Maggio 2030?
Potrai acquistare il BTP Valore attraverso il tuo home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendoti alla tua banca o all’ufficio postale presso cui possiedi un conto corrente e il deposito titoli.
Il codice ISIN “speciale” del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005594491.
Successivamente a questa fase il codice verrà sostituito dal codice Isin regolare, utilizzato durante la compravendita sul mercato secondario. Ciò per distinguere i possessori che hanno sottoscritto il Btp Valore in fase di collocamento da coloro che lo acquisteranno successivamente. Infatti solo i primi avranno diritto al bonus fedeltà di 0,80%.
I vantaggi del nuovo BTP Valore: tasso e durata
Il tasso cedolare minimo garantito sarà del 3,35% per i primi tre anni e del 3,90% per i successivi 3 anni. Il tasso definitivo sarà annunciato alla chiusura del collocamento, cioè venerdì 10 Maggio. In ogni caso non potrà essere inferiore al tasso cedolare minimo garantito.
Rispetto alle edizioni precedenti il premio del tasso minimo garantito confrontato con i BTP di pari durata già quotati su mercato secondario è più favorevole. Passa da 15-20 punti base delle edizioni precedenti ad almeno 30 punti base, forse anche di più.
Infatti, se facciamo la media dei rendimenti dei primi tre anni e dei successivi tre, otteniamo un rendimento di 3,65%. A ciò aggiungiamo 0,133% (ossia il premio fedeltà di 0,80% suddiviso sui 6 anni che spetta a chi mantiene il titolo sino alla scadenza) e otteniamo 3,78%, il tasso annuo finale lordo. Tale rendimento è superiore di circa 30 centesimi rispetto ai Btp già quotati. Ciò in seguito al movimento dei tassi di mercato scesi negli ultimi giorni proprio dopo l’annuncio da parte del Tesoro del tasso minimo garantito,
Tra i vantaggi va evidenziato che i titoli di Stato godono di una tassazione agevolata del 12,5%, più conveniente rispetto alla ritenuta del 26% applicata su conti correnti e conti deposito.
Inoltre i titoli di Stato sono esenti da imposte di successione.
L’ulteriore novità, come previsto dalla legge di bilancio per il 2024, è l’esclusione dal calcolo ISEE. Quindi il Btp Valore Maggio 2030 sarà escluso dall’indicatore di situazione economico-patrimoniale a partire dal 2025, con il completamento dell’iter di attuazione della misura.
I rischi della nuova emissione del BTP Valore (e più in generale del debito pubblico italiano)
Quali potrebbero essere i rischi derivante dalla sottoscrizione di titoli di stato?
In primis, il debito pubblico italiano è cresciuto negli ultimi anni. Attualmente è pari al 140 % del Pil. Siamo il secondo Paese più indebitato d’Europa. Peggio di noi solo la Grecia. Difficile ipotizzare a breve termine un’inversione di rotta.
La nostra situazione è delicata per tanti fattori:
- crescita economica asfittica;
- crisi demografica;
- spesa pensionistica eccessiva;
- alta evasione fiscale
Quando un Paese è molto indebitato, in caso di recessione economica, andrebbe in difficoltà e di conseguenza i titoli di stato potrebbero essere sotto pressione. Ciò significherebbe dover alzare ulteriormente i rendimenti, con una spesa maggiore in conto interessi. Maggiori interessi sul debito producono, brutalmente, ancora più spesa pubblica: una spirale tossica dalla quale si farebbe fatica ad uscire.
In un eventuale contesto particolarmente negativo potrebbe diventare inevitabile anche una ristrutturazione del debito pubblico. Più volte in passato si è parlato anche di un’imposta patrimoniale per riequilibrare i conti pubblici. Se il debito pubblico fosse detenuto solo dagli italiani un’eventuale ristrutturazione diventerebbe più “facile”.
Ricordiamo le clausole CACS, acronimo di “clausole di azione collettiva”. Sono clausole che, in casi estremi, danno la possibilità allo stato che ha emesso un’obbligazione di:
- posticipare la scadenza;
- posticipare, variare o annullare le cedole;
- decurtare il rimborso;
- modificare il metodo di pagamento degli interessi;
- cambiare la valuta.
Considerazioni
Riassumendo la nuova emissione del debito pubblico italiano non è né buona né cattiva. Il singolo strumento, quindi in questo caso il Btp Valore, non è mai la soluzione, ma un mattoncino utile a costruire un portafoglio e di conseguenza il nostro benessere finanziario.
L’importanza di una corretta pianificazione finanziaria
Come diciamo sempre ai nostri clienti, un investimento non deve mai rappresentare una scommessa che può pregiudicare l’andamento dell’intero portafoglio. Deve piuttosto inserirsi in una corretta diversificazione basata sui tuoi obiettivi e progetti di vita.
Se hai molta liquidità ferma sui conti correnti o hai sottoscritto nella tua banca prodotti poco efficienti, investire in obbligazioni in questa fase può rappresentare una buona opportunità, dal momento che nei prossimi mesi i tassi sono destinati a scendere.
Ma diversificazione non significa sottoscrivere solo emissioni del debito pubblico italiano. La parte obbligazionaria deve essere composta anche da altri tipi di obbligazioni. E quindi ti suggeriamo Etf che investono in titoli governativi di altri Paesi europei, titoli di stato Usa, bond corporate e dei Paesi emergenti.
L’attuale scenario rappresenta un’ottima occasione per accumulare posizioni nel mondo bond. Ti invito a contattarmi per scoprire la migliore strategia.
Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente