Certificates: cosa sono, come funzionano e guida all’investimento

I Certificates sono strumenti finanziari che offrono opportunità di investimento e protezione del capitale. Scopri come possono contribuire alla diversificazione del tuo portafoglio.
Cosa trovi in questo post:
investire in certificates

I Certificates sono una scelta sempre più popolare tra gli investitori che cercano di diversificare i propri portafogli e ottimizzare i rendimenti. Offrono una flessibilità unica, consentendo di accedere a una vasta gamma di asset sottostanti.

Cosa sono i Certificates

I Certificates sono strumenti finanziari derivati cartolarizzati che replicano l’andamento di portafogli di opzioni. Sono negoziabili sul mercato secondario, come Sedex di Borsa Italiana e l’EuroTLX (Cert-X).

Non lasciarti spaventare dal termine “derivati”. Questi strumenti derivano il loro valore da asset sottostanti, quali:

  • azioni;
  • panieri di azioni;
  • indici azionari;
  • materie prime
  • valute.

I Certificates sono quotati come le azioni e non richiedono l’apertura di appositi conti, procedura che potrebbe rivelarsi complessa e costosa per l’investitore retail. Sono emessi principalmente da istituzioni finanziarie che si impegnano a effettuare i pagamenti secondo quanto specificato nell’apposito prospetto informativo.

I Certificati sono emessi sottoforma di notes (cioè titoli obbligazionari a breve termine) da emittenti tipicamente bancari che si assumono l’obbligo di:

  • quotazione del prezzo;
  • garantire la liquidità;
  • pagamento dei flussi cedolari dovuti come da prospetto informativo.

Perché investire in Certificates

Investire in Certificates offre diversi vantaggi strategici per gli investitori:

  • Diversificazione del Portafoglio. I Certificates consentono di investire in azioni, indici azionari, materie prime e valute con un unico strumento, migliorando la diversificazione del portafoglio e riducendo il rischio complessivo.
  • Protezione del Capitale. Molti Certificates offrono una protezione parziale o totale del capitale, permettendo agli investitori di limitare le perdite in caso di ribassi dei mercati.
  • Flessibilità e Personalizzazione. Questi strumenti sono altamente personalizzabili, consentendo agli investitori di scegliere tra diversi profili di rischio e rendimento e strategie di investimento complesse, normalmente accessibili solo ai professionisti.
  • Vantaggi Fiscali. I rendimenti dei Certificates sono considerati redditi diversi, permettendo di compensare eventuali minusvalenze accumulate da altri investimenti.
  • Gestione dei Flussi di Cassa. I Certificates possono fornire una cedola periodica (coupon) o un rimborso a scadenza, aiutando nella gestione dei flussi di cassa.

In pratica, replicando una strategia in opzioni, i certificati ti permettono di beneficiare della protezione dai ribassi, di amplificare i rendimenti (grazie all’effetto leva), oppure di conseguire un flusso cedolare. L’utilizzo di Certificates è un modo diverso di investire in Borsa.

Come gli ETF ti consentono un’ampia diversificazione di portafoglio, spesso diminuendone il rischio. Ad esempio in ambito azionario hai un’esposizione al mercato con la protezione del capitale.

In pratica i Certificates hanno una barriera, che può variare in base al certificato (può essere del 30%, 40% o 50%) e se il prezzo si mantiene all’interno di tale barriera al cliente viene comunque rimborsato il 100% del capitale.

Quindi se il Certificates ha una barriera del 30% significa che il titolo sottostante può perdere massimo fino al 30% e ricevi comunque il 100% della somma investita.

Da prodotti di nicchia, riservati quasi esclusivamente agli operatori istituzionali, si sono notevolmente diffusi tra i risparmiatori negli ultimi anni. Infatti puoi investire somme ridotte in aree geografiche o segmenti di mercato altrimenti difficilmente accessibili ai singoli risparmiatori.

Come funzionano i Certificates?

I Certificates funzionano associando uno strike price (prezzo di riferimento) al sottostante al momento dell’emissione. I rendimenti o le perdite vengono calcolati in base alle variazioni del prezzo del sottostante rispetto allo strike price. Questi strumenti hanno una data di scadenza e spesso offrono la possibilità di ricevere un premio aggiuntivo al capitale iniziale.

Caratteristiche Principali

  • Strike Price: il prezzo del sottostante al momento dell’emissione del certificato.
  • Data di Scadenza: la data entro cui il certificato deve essere riscattato o valutato.
  • Cedola o Coupon: un pagamento periodico associato al certificato.
  • Barriere di Protezione, cioè livelli di prezzo che, se raggiunti, possono attivare meccanismi di protezione del capitale.

Le caratteristiche

  1. La possibilità di replicare passivamente il sottostante;
  2. non sono soggetti a commissioni di gestione (a differenza dei fondi comuni e degli Etf);
  3. non distribuiscono dividendi, in quanto questi vengono utilizzati dalla banca emittente per acquistare le opzioni accessorie caratterizzanti il Certificato.
Certificates tipologie
Certificates – tipologie

I certificati non espongono mai l’investitore a una perdita superiore al capitale inizialmente
investito
e si prestano idealmente a strategie di diversificazione di portafoglio, potendo
risultare complementari ai prodotti a reddito fisso o di natura azionaria.

Le tipologie di Certificates presenti sul mercato

Esistono tre macro tipologie di Certificati e cinque categorie:

Le 3 macro tipologie sono:

  • Investment Certificates;
  • Leverage Certificates;
  • Credit Linked Notes.

Gli investment Certificates

Gli investment Certificates sono Certificati idonei per finalità di investimento e si suddividono in

  1. Capitale protetto/garantito;
  2. Capitale condizionatamente protetto;
  3. Capitale non protetto;

I Certificates a capitale protetto offrono la garanzia di ottenere il capitale investito se detenuti fino alla scadenza. Tuttavia, se acquistati sul mercato secondario dopo il collocamento, possono dare la possibilità di aggiungere un’ulteriore a performance minima a scadenza.

I certificati a capitale condizionatamente protetto offrono una protezione parziale del capitale, condizionata al non raggiungimento di determinati livelli barriera stabiliti all’emissione.

La barriera possono essere di due tipi:

  • continua
  • a scadenza.

Il primo caso é più rischioso ed é adatto a investitori esperti. L’evento scatta in qualsiasi momento in cui viene toccata la barriera. Nel secondo caso la verifica dell’evento barriera avviene solo a scadenza.

I certificati a capitale non protetto sono strumenti che replicano fedelmente la dinamica del sottostante senza alcuna protezione del capitale. Sono ideali per investitori che desiderano partecipare pienamente ai movimenti del mercato.

Come puoi notare i Certificates permettono un’elevata flessibilità, in quanto la combinazione di opzioni che si possono usare per costruirli sono infinite. Gli emittenti possono infatti scegliere tra un’ampia gamma di strategie di investimento.

I Leverage Certificates

I Leverage Certificates sono Certificati idonei per finalità di trading o di copertura dei rischi.

I certificati a leva sono strumenti finanziari che offrono un’esposizione più che proporzionale a variazioni di prezzo di un determinato sottostante consentendo di beneficiare, a seconda della tipologia di strumenti, di rialzi oppure di ribassi dello stesso. Sono strumenti che generano gli scambi più elevati tra i certificati, adatti soprattutto ai trader e in presenza di violente discese possono amplificare i ribassi fino ad azzerare il valore.

Credit linked notes

I Credit Linked Certificate (CLC) detti anche Credit linked notes sono strumenti strutturati legati al mondo del credito.

Un Credit Linked Certificate è un certificato costruito con una componente di funding (uno Zero Coupon alla base anche dei classici certificati) e un Credit Default Swap (CDS) incorporato, legato ad una particolare entità di riferimento, tendenzialmente un’obbligazione corporate o governativa.

Le due variabili che determinano il payout del prodotto a scadenza e ne influenzeranno l’andamento del prezzo durante la sua vita sono due: la componente tasso e il CDS. Nella versione bullet, ovvero “classica”, quella più semplice, il prodotto paga una cedola periodica, trimestrale, semestrale o annuale, e rimborsa alla pari alla scadenza a condizione che non si verifichi un evento di credito sull’emittente del CLC o sull’entità di riferimento del sottostante (solitamente un’obbligazione governativa o corporate oppure un indice di obbligazioni).

I rischi dei Certificates

I potenziali rischi a cui vanno incontro i sottoscrittori sono di tre tipi:

  1. Emittente, ossia l’eventualità che chi emette il Certificato (normalmente una banca) non sia in grado di adempiere alle obbligazioni assunte in relazione al prodotto, ad esempio, a causa del fallimento o in caso di avvio di un’azione di risoluzione. I Certificates sono legalmente considerati alla stregua delle obbligazioni senior non garantite, per cui anche gli investitori sopportano il rischio di insolvenza dell’emittente.
  2. Mercato, essendo composti da strumenti derivati, il prezzo dei Certificates è legato alle variazioni che intervengono al valore di mercato delle attività sottostanti.
  3. Liquidità, eventuali difficoltà che possono insorgere all’atto dello smobilizzo prima della scadenza naturale.E’ abbastanza limitato, in quanto i certificati sono quotati al Sedex che è un mercato regolamentato. La presenza di un Market Maker garantisce un prezzo denaro ed un prezzo lettera con spread limitati. Questo permette facilmente la negoziabilità dei certificati.

Variabili e impatto dei Certificates

  • I dividenti attesi durante la vita del Certificate; tanto più alti sono i dividendi attesi a cui si rinuncia, tanto maggiore è la parte che può essere utilizzata per l’acquisto di opzioni.
  • La volatilità del sottostante; un’alta volatilità rende più care le opzioni classiche e più convenienti le opzioni a barriera.
  • Il fattore del tempo; il trascorrere del tempo, a parità di condizioni, determina una riduzione della probabilità associata a variazioni del sottostante e della volatilità. La presenza di barriere consente di essere esposti positivamente al passare del tempo.
  • La dinamica dei tassi di interesse; quando i tassi scendono è più difficile emettere prodotti a capitale protetto.
  • La variazione delle valute in cui sono espressi i prezzi del sottostante;
  • La correlazione fra i sottostanti, in caso di Certificates “Multi-basket”. Il sottostante di alcuni strumenti può essere costituito da una pluralità di titoli/indici, piuttosto che da un singolo basket. Quindi una variabile importante da considerare è il legame lineare che caratterizza i movimenti dei rendimenti dei vari sottostanti presenti all’interno del basket.

La fiscalità

L’agenzia delle entrate considera tutti i flussi generati dai Certificati redditi diversi, con l’applicazione di un’aliquota del 26% sul capital gain.

Sono da considerarsi redditi diversi quei redditi derivanti da rapporti attraverso cui possono essere
realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto.

Come è noto, la particolare classificazione di reddito diverso consente di poter utilizzare le minusvalenze, la cui scadenza è prevista al quarto anno successivo alla loro realizzazione, registrate nello zainetto fiscale per la compensazione delle plusvalenze generate. Ciò rappresenta uno dei principali motivi per cui i Certificates sono tra gli strumenti più efficienti dal punto di vista fiscale.

In pratica puoi recuperare le perdite realizzate su tutti gli altri strumenti finanziari. Quindi le plusvalenze dei Certificates ti consentono di compensare le minusvalenze maturate su azioni, fondi ed ETF. E questo è un grande vantaggio. 

I Certificates hanno grande appeal verso gli investitori anche per la distribuzione di cedole periodiche (coupon). Negli anni scorsi, con i tassi a zero, ciò ha rappresentato per tanti investitori un aspetto da non trascurare.

E’ opportuno evitare l’acquisto dei Certificates in fase di collocamento.

Pur ritenendo i Certificates un valido strumento da inserire in Portafoglio, è bene evitare l’acquisto di tali strumenti nella fase di sottoscrizione o collocamento. La banca e chi colloca questi prodotti applica commissioni che arrivano al 5% e anche oltre. Ciò significa che paghi 100 ciò che in realtà vale 95 o meno. E’ dunque meglio attendere il momento della quotazione al Sedex o al Cert-X, con un prezzo ufficiale di negoziazione.

Certificates e diversificazione del Portafoglio

Rappresentano una valida diversificazione del Portafoglio. Il loro peso complessivo all’interno di un Portafoglio dovrebbe variare tra un minimo del 10% ed un massimo del 20-25%. Trattandosi di strumenti complessi è preferibile evitare l’investimento “fai da te”.

Consulenza Vincente ha creato una gestione in Certificates con un obiettivo di rendimento medio annuo tra il 5 e 8% in un orizzonte temporale di 3 anni. Ad oggi l’obiettivo è stato sempre raggiunto e anche superato.

Un’evoluzione importante dei Certificates è costituita dagli Actively Managed Certificates o Amc. Ti consigliamo la lettura dell’articolo dedicato a tali strumenti.

Se ti fa piacere approfondire l’argomento e vuoi saperne di più ti invito a contattarmi.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente

Domande frequenti sui Certificates

Cosa si intende per Certificates?

I certificates sono strumenti finanziari costituiti da strategie in opzioni, emessi in genere da banche di investimento per offrire strumenti flessibili e idonei a soddisfare diverse esigenze di investimento in vari scenari di mercato.

Dove sono quotati i Certificates?

Sono quotati al mercato Sedex della Borsa italiana e sui mercati regolamentati europei, dove possono essere comprati e venduti entro la scadenza. I certificates sono accessibili e negoziabili durante gli orari di apertura del mercato.

Verifica subito la salute dei tuoi investimenti

Scegliere un consulente finanziario indipendente di tua fiducia significa avere un partner con cui ti puoi confrontare costantemente. Un professionista che ti aiuta a fare scelte informate, razionali e soprattutto consapevoli.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

4 risposte

  1. Ciao Fabrizio, complimenti per il blog che é di facile lettura e comprensione, tranne qualche parola (almeno per me) ma so che hai fatto del tuo meglio. Comunque ci sentiamo prossimamente per approfondire il discorso che mi interessa e piace. Grazie per queste informazioni, ti auguro un buon we, Fulvio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I lettori hanno approfondito questo argomento con:

Iscriviti alla newsletter di Consulenza Vincente ™

Inserisci il tuo indirizzo email per rimanere aggiornato sui consigli relativi a pianificazione finanziaria, investimenti finanziari e patrimoniali, previdenza complementare e tutto ciò che riguarda il risparmio.