In fatto di conoscenze finanziarie gli italiani sono agli ultimi posti tra i Paesi più evoluti e, anche se ci sono segnali di miglioramento, c’è tanta strada ancora da fare. Il nuovo piano dell’Unione Europea per la Capital Market Union rimarca, infatti, la necessità di innalzare le competenze finanziarie degli investitori retail.
Nel frattempo gli intermediari finanziari, come riportato da Milano Finanza, sembrano più attenti al loro conto economico che a tutelare gli interessi finanziari dei loro clienti.
Che cosa si intende per parcella occulta?
La parcella occulta è la quantificazione di tutte le spese e commissioni che gli italiani sostengono ogni anno, senza esserne consapevoli, quando sottoscrivono i prodotti proposti dagli intermediari finanziari.
Il rapporto annuale sulle scelte di investimento delle famiglie italiane
Dall’ottavo rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane relativo al 2022, emerge che l’80% degli intervistati ritiene complessa la gestione delle finanze personali.
In particolare solo il 35% è consapevole che la consulenza è un servizio a pagamento, mentre il 57% dichiara di non essere disposto a pagare per questo servizio.
E così la maggior parte degli italiani, pensando che la consulenza agli sportelli delle banche e degli uffici postali sia gratuita, finisce con sottoscrivere polizze assicurative, gestioni patrimoniali, fondi comuni di investimento che non portano alcun valore aggiunto, anzi.
Gli intermediari non vendono consulenza allo sportello, ma vendono prodotti finanziari, seguendo le logiche commerciali delle loro direzioni centrali e sfruttando l’asimmetria informativa e la fiducia che, nonostante tutto, la gente ancora ripone in loro.
I collocatori di tali prodotti sono i bancari, i dipendenti delle poste, gli ex promotori finanziari (ribattezzati consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede) gli agenti assicurativi. Queste figure operano in conflitto di interesse in quanto sono remunerati dall’intermediario al quale sono legati da vincoli contrattuali (dipendenti o agenti).
Dal momento che la loro remunerazione è in funzione del prodotto venduto, i loro consigli non sono imparziali rispetto al prodotto. Nella pratica queste figure commerciali consigliano i prodotti presenti nel “catalogo” dell’intermediario che li paga. E’ quindi piuttosto evidente che l’interesse del cliente non è prioritario. Prima vengono gli interessi dell’intermediario che sta a monte (banca, Sgr, Poste italiane, assicurazione).
Quali sono i costi e le spese occulte?
Tutti i giorni riceviamo mail dai nostri lettori che vogliono capire meglio l’origine di tali costi. In molti casi rappresentano un vero e proprio salasso che incide in modo rilevante sul rendimento dei prodotti proposti dagli intermediari.
Parliamo di parcella occulta perché non si tratta di costi o spese esplicitati nell’estratto conto mensile o trimestrale. Si tratta di commissioni “caricate” a vario titolo sui prodotti venduti allo sportello. Mi riferisco a:
- costi di sottoscrizione;
- commissioni di gestione;
- commissioni di performance;
- penali di riscatto anticipato
A scopo esemplificativo riporto la tabella che riassume i costi annui sostenuti mediamente da un investitore in banca, alla posta o presso il promotore finanziario di fiducia.
Il costo di ogni prodotto finanziario si può desumere dai prospetti informativi, Kiid e schede sintetiche che devono essere consegnati al momento della sottoscrizione dei prodotti finanziari.
Il totale annuale dei costi, invece, si evince dal rendiconto Mifid che ogni intermediario deve inviare al cliente entro i primi mesi dell’anno. Nel caso del rendiconto Mifid spesso la sommatoria annuale dei costi si confonde tra decine di fogli inseriti volutamente per confondere o spostare l’attenzione. Il risultato è che l’investitore non li legge o non li capisce.
Ai costi occulti dovresti aggiungere anche il mancato rendimento per non avere acquistato strumenti più trasparenti ed efficienti aventi lo stesso grado di rischio.
Quali sono i prodotti più costosi?
Ecco un elenco dei prodotti più costosi:
- Polizze assicurative di tipo Unit Linked;
- Fondi Comuni d’investimento e Sicav;
- gestioni Patrimoniali;
- hedge Funds;
- private equity;
- piani integrativi pensionistici (PIP)
L’incidenza dei costi sul capitale investito
La somma di tutti questi oneri costituisce la “parcella occulta”. Anno dopo anno incide pesantemente sui tuoi investimenti.
Se non gestisci in autonomia il tuo denaro anche tu, più o meno, sostieni tali costi che impattano sul rendimento del tuo patrimonio.
Per tale motivo è sempre più sentita da parte di investitori e risparmiatori l’esigenza di rivolgersi ad un professionista di fiducia: il Consulente Finanziario Indipendente.
Non è legato a budget o alla vendita di prodotti e pertanto non ha nessun conflitto di interesse. Consiglia solo soluzioni trasparenti e adatte a obiettivi e progetti di vita del cliente.
L’intervento del consulente finanziario indipendente comporta sempre e comunque un sensibile risparmio di costi che abbatte la parcella occulta sino ad un 70%, ogni anno! Se consideri i benefici della capitalizzazione composta, nel tempo avrai notevoli vantaggi.
Quanto costa la consulenza finanziaria indipendente?
Come suggerisce la Nafop, la principale associazione di categoria, la remunerazione del consulente finanziario indipendente è in genere parametrata al patrimonio oggetto di consulenza. Tale costo può variare da consulente a consulente in base alla complessità del servizio richiesto e anche all’importo del patrimonio. Per patrimoni di dimensioni elevate la percentuale applicata tende a calare sino a diventare un importo fisso.
Riassumendo le diverse tipologie di parcella sono:
- variabile in base al patrimonio oggetto di consulenza;
- fissa, con un importo stabilito a forfait;
- performance fee, in cui l’ammontare è commisurato ai guadagni realizzati;
- costo orario
La scelta di quale parcella da applicare è stabilita all’atto della stipula del contratto annuale di consulenza ed é condivisa tra il consulente ed il cliente.
Il notevole risparmio dei costi
A prescindere dal tipo di remunerazione pattuita, l’intervento del consulente finanziario indipendente comporta sempre un beneficio per il cliente sia in termini quantitativi (risparmio di costi) che qualitativi (strumenti più efficienti e quindi più performanti).
Contattami se vuoi sapere come fare per risparmiare…
Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente
8 Responses
Buon giorno . Io sto acquistando casa di un valore di 115.000.00 euro e io vi volevo chiedere quando gli devo dare al consulente bancario . CHe lui si è occupato delle pratiche bancarie. Lui mi ha chiesto 3000.00 euro io credo che sia troppo. Voi che consiglio mi date.grazie e buona giornata
Buongiorno Sig. Osvaldo, non ho elementi per risponderle. Bisognerebbe sapere quante ore ha lavorato la persona che l’ha supportata, che cosa ha fatto concretamente. In ogni caso il consiglio è di farsi fare sempre un preventivo prima di iniziare il lavoro. Cordiali saluti.
Buongiorno sig. Taccuso
al di là della chiarezza sul costo occulto, che sembrerebbe non riguardarla, il suo articolo non risponde al quesito del titolo, rendendo inutile la domanda iniziale.
Potrebbe essere più preciso sulla parcella del consulente indipendente?
Buonasera Sig. Caporello, ho risposto in privato alla Sua cortese domanda. Cordiali saluti.
Buonasera e complimenti per l’articolo.
Sarei interessato come il Sig. Gianluca a conoscere più nel dettaglio gli aspetti della parcella.
Il nostro servizio non è standardizzato, ma è basato sui bisogni e gli obiettivi del cliente. Sarebbe come chiedere ad un sarto quanto costano i suoi vestiti. E’ impossibile indicarlo a priori senza sapere esigenze e gusti del cliente. Per dare un termine di misura la parcella viene determinata in % sul patrimonio oggetto di consulenza. Ed è sempre molto inferiore a quanto il cliente sta pagando (molto spesso senza saperlo) presso la propria banca o il promotore di fiducia. Ad un notevole risparmio di costi si aggiunge un netto miglioramento nella qualità degli strumenti utilizzati. Quindi riassumendo minori costi a fronti di un servizio qualitativamente superiore.
Ho investito 200000 con un consulente Fideuram investenti diversificato però non sono contento del guadagno di 260/280 mese ho consultato altri consulenti che mi dicono che dovrei prendere il doppio e possibile
Grazie
Buongiorno Sig. Gastaldello, è impossibile dirle se sta guadagnando poco o tanto senza conoscere lo strumento o prodotto finanziario in cui sta investendo. Se vuole contattarmi direttamente alla mail info@consulenzavincente.it e inviarmi gli strumenti su cui ha investito potrò darle una risposta esauriente. Quando investiamo dobbiamo in primis stare attenti ai costi che abbassano il rendimento potenziale e sapere che, nel tempo, a un maggior rischio corrisponde normalmente un maggior rendimento, mentre se vogliamo maggior sicurezza rinunciamo a maggiori rendimenti.