Il Decreto Liquidità consiste in una serie di prestiti di cui lo Stato si farà garante anche fino al 100%.
Il Decreto Liquidità, composto da 44 articoli, è specificatamente indirizzato alle piccole e medie imprese.
Si basa su un’iniezione di liquidità pari a 400 miliardi di euro. Il governo Conte ha deciso dunque di ampliare il piano di misure di sostegno all’economia, dopo i provvedimenti a favore di autonomi e partite Iva. Il Decreto Liquidità prevede 2 canali di accesso ai prestiti garantiti dallo Stato:
- la società Sace (grandi imprese);
- il Fondo di garanzia per le Pmi fino a 499 dipendenti.
I prestiti garantiti non sono ancora operativi: manca l’autorizzazione Ue, l’aggiornamento di alcune procedure interne di banche e Sace e l’aggiornamento della piattaforma informatica del Fondo di garanzia.
Per quanto riguarda Sace (numero verde: 800 020 030) si prevedono 3 fasce:
- garanzia statale che copre il 90% del prestito per imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e valore del fatturato fino a € 1,5 miliardi;
- garanzia all’80% per aziende con fatturato tra € 1,5 e 5 miliardi o con più di 5.000 dipendenti in Italia;
- al 70% per imprese con fatturato oltre € 5 miliardi.
L’ importo del prestito garantito non potrà essere superiore al maggior di questi due elementi:
- 25% del fatturato 2019;
- il doppio dei costi del personale dell’impresa relativi al 2019, come da bilancio o da dati certificati (se l’impresa è nata dopo il 31.12.2018 si fa riferimento ai costi del personale attesi per i primi 2 anni di attività).
Ci sono dei vincoli: l’impresa beneficiaria (o altre imprese del medesimo gruppo) non potrà distribuire dividendi o riacquistare proprie azioni nel corso del 2020. Inoltre l’azienda sarà chiamata ad assumere l’impegno a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali. Dovrà inoltre rispettare una clausola made in Italy, cioè dovrà usare il finanziamento solo per attività localizzate in Italia.
Costi e durata. I prestiti vanno restituiti in 6 anni, con pre-ammortamento possibile fino a 2 anni.
Le commissioni sono differenziate:
- per le Pmi, in rapporto all’importo garantito, sono pari a: 0,25% il 1° anno; a 0,5% il 2° e 3°anno; al 1% dal 4° al 6° anno;
- per le imprese più grandi sono invece pari a 0,5% dell’importo garantito il 1° anno, al 1% nel 2° e 3° anno, al 2% dal 4° al 6° anni.
Procedure. Per la prima fascia, sotto € 1,5 miliardi di fatturato, la procedura è la seguente: domanda alla banca, che in caso di delibera positiva richiede la garanzia alla Sace. Quest’ultima processa la richiesta ed emette un codice del finanziamento, che la banca poi eroga. Per le imprese più grandi, la procedura è più complessa e occorrerà un decreto Mef–Mise.
Nel caso del Fondo di garanzia, la garanzia di base sarà del 90%, per importo massimo garantito di € 5 milioni.
I finanziamenti avranno durata massima di 6 anni con un importo limitato.
La garanzia sale al 100% per finanziamenti fino a € 25.000 e comunque entro il 25% dei ricavi, destinati non solo alle imprese fino a 499 dipendenti ma anche ai lavoratori autonomi. Per questa categoria di prestiti non c’è valutazione del merito di credito: basta un’autocertificazione sui ricavi. La restituzione è in 6 anni con inizio del rimborso non prima di 2 anni.
Ricavi fino a € 3,2 milioni: garanzia al 90% che può arrivare al 100% se l’ulteriore 10% è garantito da Confidi. Possono accedere solo imprese fino a 499 dipendenti, che abbiano ricavi fino a € 3,2 milioni e comunque entro il 25% del fatturato, quindi entro un prestito di € 800.000. Serve un’autocertificazione che attesti i danni da Covid 19.
Costi e durata: per tutte le operazioni del Fondo, fino al termine del 2020, l’accesso è gratuito.
Per i prestiti fino a € 25.000 è previsto un tasso di interesse, rapportato al Rendistato con una maggiorazione dello 0,2% (si può stimare un valore tra 1,2 e 2%).
Per aziende fino a 3,2 milioni di ricavi, il testo del Decreto Liquidità non prevede invece un tasso minimo, né una durata massima del rimborso prefissata.
Procedure: per i prestiti fino a € 25.000, come detto, non ci sarà valutazione del merito di credito. Per le altre categorie (prestiti al 90% o prestiti al 100% Stato più Confidi) ci sarà un’istruttoria bancaria alleggerita: si valuterà solo la struttura economica-finanziaria dell’azienda (esclusa la valutazione andamentale relativa agli ultimi 6 mesi).
Assieme al team di esperti dell’Associazione In forma PMI, sono a tua disposizione per supportarti nel modo migliore.
Fabrizio Taccuso