I dividendi rappresentano una possibile fonte di guadagno per l’azionista. Nonostante non siano sempre garantiti, sono anche indicatori importanti della solidità finanziaria di un’azienda.
Essi dipendono non solo dall’utile, ma anche dalle scelte strategiche della società. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio cosa sono i dividendi, come vengono distribuiti, il significato del payout, la loro tassazione e come valutarne il rendimento.
In genere, le società italiane sono tra le più generose in termini di rendimento. Nello specifico, il settore finanziario e bancario ha beneficiato del forte rialzo dei tassi, migliorando in maniera sensibile il proprio conto economico.
I dividendi sono un’importante fonte di reddito per chi investe in azioni. Ma se vuoi creare un portafoglio equilibrato e redditizio, è opportuno analizzare le società che li pagano regolarmente, la loro politica di distribuzione degli utili e, soprattutto, il loro potenziale di crescita.
Investire in società che distribuiscono utili più alti è una strategia alla portata di tutti. Può essere un modo intelligente per diversificare il tuo portafoglio azionario, anche se non è detto che sia il modo più efficace per ottenere migliori rendimenti nel tempo.
Di certo è importante selezionare società che abbiano una solida base finanziaria e storie di dividendi stabili e affidabili. In questo modo la possibilità di ottenere buoni rendimento è maggiore e il rischio di possibili perdite in fasi negative del mercato più contenuto.
Che cosa sono i dividendi
I dividendi rappresentano una parte degli utili che una società decide di distribuire ai suoi azionisti. Sono una delle modalità attraverso cui l’investitore può trarre beneficio da un investimento azionario, insieme al guadagno in conto capitale (capital gain).
Non tutte le aziende li distribuiscono. Infatti, le società in fase di crescita tendono a reinvestire gli utili. Al contrario, le imprese mature, come utility, banche e assicurazioni, sono storicamente più generose nel distribuire dividendi.
Nel contesto attuale del 2025, con tassi d’interesse ancora più elevati rispetto al passato recente, la distribuzione di utili torna al centro dell’attenzione degli investitori a caccia di reddito passivo.
Come funzionano i dividendi: date e meccanismo
Il meccanismo di distribuzione di utili segue un calendario ben preciso, fondamentale per capire quando e se si ha diritto al pagamento:
- Data di stacco (ex-dividend date): è il giorno in cui il titolo viene negoziato “ex dividendo”, ovvero senza diritto al dividendo. Dunque, solo chi possedeva l’azione il giorno precedente ha diritto al pagamento.
- Data di registrazione (record date): è il giorno in cui la società verifica l’elenco degli azionisti aventi diritto.
- Data di pagamento (payment date): è il giorno effettivo in cui il dividendo viene accreditato.
La distribuzione di utili può avvenire in contanti (cash dividend) oppure in azioni (stock dividend), a seconda della politica aziendale.
Rendimenti da dividendo: cosa aspettarsi nel 2025
Nel 2025, numerose società italiane offrono rendimenti superiori al 5%, soprattutto nel settore bancario e assicurativo. Di conseguenza, i titoli a dividendo particolarmente interessanti per chi cerca stabilità e flussi ricorrenti.
Per calcolare il dividend yield (rendimento da dividendo), è sufficiente ricorrere alla seguente formula:
Dividend Yield = Dividendo per azione / Prezzo dell’azione
19 maggio 2025: giornata clou per i dividendi di Borsa Italiana
Oggi, lunedì 19 maggio 2025, è uno dei momenti più importanti dell’anno sul fronte dividendi Piazza Affari, con lo stacco cedole di oltre 70 società quotate per un monte complessivo di 15 miliardi di euro.
Finora, il 2025 si è distinto per un monte dividendi record: le società quotate a Piazza Affari distribuiranno complessivamente circa 41 miliardi di euro, in aumento del 13% rispetto al 2024. Nello stesso tempo, il dividend yield medio del mercato italiano si attesta intorno al 4,8%, con alcune blue-chip che superano abbondantemente questa soglia. Tra le migliori per rendimento figurano Monte dei Paschi (10,56%), Banco BPM (9,80%), BPER Banca (7,62%), Saipem (7,5%), Eni (7,4%) e Intesa Sanpaolo (6,85%).
Ecco una selezione delle principali società che distribuiscono utili oggi:

I dividendi saranno pagati il 21 maggio 2025. Invece, i rendimenti sopra riportati sono lordi e calcolati sui prezzi al 15 maggio.
Dunque, il calendario dividendi 2025 si conferma ricco e concentrato tra maggio e giugno. In particolare, spiccano gli utili distribuiti dalle banche, con MPS, Banco BPM e Intesa Sanpaolo che offrono rendimenti superiori al 6%, confermandole tra le migliori azioni italiane per remunerazione utili nel 2025.
Tassazione dividendi 2025: cosa sapere
Di norma, i dividendi percepiti da persone fisiche residenti in Italia sono tassati con una ritenuta a titolo d’imposta del 26%. Infatti, la tassazione è alla fonte e l’investitore riceve l’utile netto già decurtato dell’imposta.
Dividendi esteri: doppia imposizione?
Per i dividendi da azioni estere (es. Apple, Coca-Cola, Nestlé) può esserci una ritenuta fiscale nel Paese di origine. In molti casi (es. USA 15%, Svizzera 35%) è possibile richiedere il recupero parziale grazie alle convenzioni contro la doppia imposizione.
Ad esempio, se la remunerazione da un titolo USA subisce il 15% alla fonte americana e il 26% in Italia, si può compensare in parte questa doppia tassazione, in base alla convenzione Italia-USA.
EFT a distribuzione di dividendi
Se cerchi diversificazione e semplicità, puoi valutare gli ETF a distribuzione, che raccolgono azioni ad alto dividendo:

Sono strumenti ideali per un piano di rendita da dividendi o come parte di un portafoglio bilanciato e diversificato.
Perché il dividendo non è una certezza
È importante comprendere che il dividendo non rappresenta un diritto assoluto.
Anche in presenza di un utile positivo, la società può decidere di non distribuire l’utile aziendale, preferendo destinarlo ad altre finalità strategiche. Tale scelta riflette l’obiettivo di rafforzare la posizione finanziaria dell’azienda e di sostenere la crescita futura.
In alcuni casi, ad esempio con azioni privilegiate, possono essere previste delle eccezioni, garantendo un minimo di distribuzione anche in assenza di altri diritti, come quello al voto.
La politica dei dividendi di un’azienda nel 2025
Le aziende che distribuiscono utili sono in genere quelle che hanno maggiori flussi di cassa e possono gestire in modo efficace il reinvestimento per ottenere alti rendimenti.
Aziende giovani e in forte crescita tendono a distribuire meno dividendi perché preferiscono investire i profitti nella crescita dell’azienda. Questo è un modo indiretto per remunerare gli azionisti quando l’investimento contribuisce a far crescere l’azienda e il suo valore di mercato.
Nel momento in cui l’azienda avrà raggiunto maggiori dimensioni e produrrà profitti in modo stabile allora deciderà di remunerare gli azionisti distribuendo parte degli. Si intuisce quindi facilmente che le aziende che pagano dividendi sono aziende ormai consolidate.
L’andamento di un titolo azionario è influenzato dalla politica di remunerazione degli utili adottata dalla società.
In genere quando la società annuncia la distribuzione di un utile alto, il prezzo dell’azione inizia a crescere perché tanti investitori vogliono acquistarla. Dopo lo stacco del dividendo il prezzo del titolo tende a scendere perché il patrimonio della società è diminuito per effetto della distribuzione degli utili.
Capire queste dinamiche e governarle nel modo giusto può aiutarti a ottimizzare la tua strategia di investimento ed evitare di incorrere in perdite.
Vantaggi e rischi dei dividendi
Vantaggi dei dividendi nel 2025
- Rendimento stabile e ricorrente.
- Possibilità di reinvestimento automatico.
- Riduzione della volatilità di portafoglio.
Rischi dei dividendi nel 2025
- I dividendi non sono garantiti: le aziende possono ridurli o sospenderli.
- Alcuni titoli ad alto dividendo possono essere value trap.
- Tassazione potenzialmente elevata per dividendi esteri.
Perché considerare le cedole azionarie nel 2025
Nel 2025, i dividendi si stanno confermando un pilastro della strategia di investimento. Infatti, aiutano a generare reddito, proteggono il potere d’acquisto e rafforzano la disciplina di lungo periodo. Dunque, che tu sia un investitore orientato alla crescita o alla stabilità, i dividendi possono essere un valido alleato.
Hai bisogno di costruire un portafoglio orientato ai dividendi o vuoi integrare ETF ad alto rendimento nella tua strategia?
Contattami per una consulenza indipendente. Posso aiutarti a scegliere strumenti adatti al tuo profilo, ottimizzare la fiscalità e creare una strategia di reddito sostenibile nel tempo.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente