Investire nelle piccole e medie aziende italiane si è rivelata una scelta vincente nella prima parte dell’anno.
Investire nelle piccole e medie aziende significa puntare su società che operano spesso in mercati di nicchia in crescita, con un management dinamico e capacità in termini di innovazione. In molti casi, queste società sono gestite dai loro stessi fondatori, che tendono a essere più prudenti nel ricorrere all’indebitamento poiché è in gioco il loro stesso patrimonio.
Nei mesi scorsi abbiamo scritto diversi articoli parlando del segmento Star e di una linea di investimento che abbiamo creato per i nostri clienti. In queste ultime settimane stiamo notando una evidente sotto performance delle società di piccole e medie dimensioni (segmenti Mid Cap e Star) rispetto alle società a grande capitalizzazione (l’indice principale FTSE MIB40).
Nel grafico sottostante (a candele giornaliere) abbiamo confrontato l’indice Ftse Italia Star e l’indice Ftse Mib40 dai primi giorni di giugno 2017 ad oggi.
Come potrai notare il grafico “tende” verso il basso. Questo può avere due significati: il primo indice (Ftse Italia Star) guadagna meno, oppure perde di più rispetto al secondo indice (Ftse Mib40). Nel nostro caso, nel periodo indicato tutti e due gli indici hanno perso terreno, ma il Ftse Italia Star ha perso di più rispetto all’indice principale Ftse Mib40.
Cosa possiamo dedurre da questo comportamento dei mercati?
La risposta è relativamente semplice. I grandi operatori (le “mani forti” che muovono il mercato per capirsi) hanno deciso che è arrivato il momento di passare alla “cassa”. Quindi monetizzano i guadagni ottenuti investendo nelle piccole e medie aziende (Ftse Italia Star e Ftse Mid Cap). Per fare questo vendono titoli in loro possesso parcheggiando il denaro in liquidità, in attesa che i prezzi diventino più conveniente per rientrare. Nel frattempo parte della liquidità viene investita, seguendo una rotazione periodica, in società di grandi dimensioni (Ftse Mib40), meno “volatili” delle prime.
Questo spiega l’attuale fase che vede tecnicamente il Ftse Italia Star entrare in Tendenza Ribassista. Contestualmente il Ftse Mib40, pur non brillando, tiene “botta” lateralizzando ed evitando di effettuare nuovi minimi.
A livello fondamentale (utili, fatturato, ricavi etc.) invece, da un mese a questa parte, non è cambiato nulla per tantissime aziende Mid e Small Cap Italiane che continuano a godere di ottima salute.
Vediamo ora l’andamento dei rapporti di forza tra il Ftse Italia Star (l’eccellenza italiana delle Mid e Small cap) e il Ftse Mib40 (che rappresenta le Large cap) in periodi più lunghi. Prenderemo in considerazione l’ultimo decennio suddividendolo in 2 periodi grafici di analisi: 2007-2011 e 2012-oggi.
Grafico 1 – Periodo 2007-2011.
Allargando la nostra visione nel quinquennio in analisi, i rapporti di forza sono praticamente sempre a favore del Ftse Italia Star. Il grafico del rapporto dei due indici (Ftse Star/Ftse Mib40) tende infatti a salire.
Ciò conferma che investire nelle piccole e medie aziende italiane a Medio e Lungo periodo è più conveniente. Ovviamente è opportuno selezionare un paniere ben diversificato.
A patto, però, di saperne accettare la maggior volatilità dei prezzi nei brevi periodi.
Da sottolineare che il rapporto di forza favorevole alle Mid & Small Cap non è “lineare”, ma soggetto a periodici ritorni di forza delle Large Cap (Ftse Mib40). Esse sono rappresentate nel grafico dalle candele rosse, che non hanno mai invertito la tendenza di forza di “fondo”, rimasta sempre favorevole alle Mid & Small Cap dal gennaio 2008. L’unico periodo veramente sfavorevole alle Mid Cap lo registriamo nel secondo semestre 2007. Tale periodo è configurabile come la parte iniziale di una della più grandi crisi della storia dei mercati finanziari, sfociata nel 2008 con i Mutui Sub-Prime Usa. Questo ci insegna che solo nelle fasi veramente critiche per i mercati azionari le Mid & Small Cap possono perdere valore in modo molto consistente nei confronti delle Large Cap.
Grafico 2 – Periodo dal 2012 ad oggi
Negli ultimi cinque anni (dal 2012 ad oggi) la tendenza di forza “di fondo” non cambia e rimane sempre favorevole al Ftse Italia Star.
Il grafico del rapporto dei due indici (Ftse Star/Ftse Mib40) tende infatti a salire anche in questo quinquennio ed è un ulteriore conferma che nel Medio/Lungo periodo è più conveniente investire in piccole e medie aziende sempre a patto di diversificare e di sapere accettare la maggior volatilità dei prezzi. Come nel quinquennio precedente il rapporto di forza favorevole alle Mid & Small Cap non è “lineare” ma soggetto a periodici ritorni di forza delle Large Cap (Ftse Mib40).
Da questo grafico possiamo trarre un ulteriore insegnamento: la tendenza “di fondo” rimane sempre favorevole alle Mid & Small Cap (Ftse Italia Star).
Diventano particolarmente “interessanti” subito dopo i temporanei e relativamente brevi periodi di perdita di forza rispetto alle Large Cap (Ftse Mib40).
In ultima analisi vediamo le performance dei rispettivi indici partendo dal 2007, praticamente il punto più sfavorevole per l’inizio di qualsiasi investimento azionario.
Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento ricordiamo la nostra linea Mid & Small Cap Italia.
Investire nelle piccole e medie aziende italiane rappresenta un’ottima opportunità di investimento ed una valida diversificazione all’interno del Portafoglio. Stay tuned!
Fabrizio Taccuso