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ETF Obbligazionari: Tipologie, Vantaggi e Come Scegliere i Migliori nel 2024

Gli ETF obbligazionari sono gli strumenti ideali per chi vuole diversificare e valorizzare il proprio portafoglio con rischi contenuti. Attraverso la nostra guida potrai avere tutte le informazioni che ti servono per comprenderne i vantaggi e capire come scegliere i migliori.
Cosa trovi in questo post:
ETF obbligazionari

Cosa sono gli ETF obbligazionari e le principali caratteristiche

Gli ETF obbligazionari sono strumenti finanziari che investono in un paniere diversificato di bond e replicano la performance di un indice obbligazionario specifico.

Sono quotati in tutte le principali piazze finanziarie globali, compresa la Borsa Italiana e sono caratterizzati normalmente da livelli di liquidità elevata.

Essendo fondi passivi replicano in modo fedele l’andamento del mercato di riferimento. La caratteristica che ha decretato il loro successo è rappresentata dai costi contenuti che li rende preferibili di gran lunga rispetto ai fondi comuni di investimento.

Come funzionano gli ETF Obbligazionari:

Gli ETF obbligazionari sono strumenti finanziari gestiti passivamente e negoziati sulle principali Borse Valori, in modo simile agli ETF azionari. Ti consentono di ottenere un’esposizione al mercato delle obbligazioni attraverso un prodotto che replica fedelmente un indice. Questi indici possono essere basati su diverse categorie di obbligazioni, come i titoli di stato, i corporate bonds, le inflation-linked, le high yield.

L’obiettivo principale di un ETF obbligazionario è replicare l’andamento dell’asset class di riferimento, offrendo agli investitori un modo semplice per investire in una gamma diversificata di obbligazioni senza doverle acquistare singolarmente.

Un aspetto fondamentale degli ETF obbligazionari è la loro capacità di accumulare gli interessi maturati dalle obbligazioni detenute nel fondo. Questi interessi vengono successivamente redistribuiti agli investitori (nel caso di fondi a distribuzione) sotto forma di dividendi, che possono essere erogati con cadenza trimestrale, semestrale o annuale, in base alle specifiche del fondo.

Tale meccanismo consente agli investitori di beneficiare di un flusso di reddito regolare, oltre a poter trarre vantaggio da un eventuale apprezzamento del capitale dovuto all’aumento del valore dei titoli in portafoglio nel caso di un ribasso dei tassi di mercato.

La differenza tra investire in singole obbligazioni ed ETF obbligazionari

La differenza principale tra obbligazioni ed ETF obbligazionari consiste nel modo in cui sono strutturati. Quando acquisti una singola emissione obbligazionaria stai acquistando uno specifico titolo di debito emesso da uno stato o da una società. Gli ETF obbligazionari, invece, sono strutturati come fondi comuni di investimento, ma sono negoziati in borsa durante tutto il giorno.  

Da ciò scaturiscono ulteriori differenze tra cui la diversificazione, la liquidità, la scadenza, l’importo minimo investibile, la gestione e il prezzo di mercato.

Investire in un ETF obbligazionario significa possedere indirettamente una frazione di ogni obbligazione presente nel fondo con un’esposizione a una varietà di emittenti e scadenze, quindi di diversificare in modo corretto il tuo investimento.

La liquidità delle singole obbligazioni dipende da fattori quali la dimensione della specifica emissione obbligazionaria, il rating creditizio e le condizioni di mercato prevalenti. Gli ETF obbligazionari forniscono invece liquidità intraday, consentendo agli investitori di acquistare o vendere azioni durante la giornata di negoziazione ai prezzi di mercato. 

Le singole obbligazioni hanno una scadenza fissa e a quella scadenza ti viene rimborsato l’importo nominale. Pertanto, più ti avvicini alla scadenza più il prezzo si avvicina al valore nominale. Gli ETF obbligazionari, salvo qualche eccezione, non scadono e in genere cercano di mantenere la stessa duration (durata finanziaria). Di conseguenza, vengono continuamente acquistate e vendute obbligazioni aggiuntive per mantenere costante la scadenza del portafoglio.  

Acquistare una singola emissione obbligazionaria richiede, in genere, un investimento iniziale maggiore, mentre se compri un ETF obbligazionario investi una somma più contenuta poiché il prezzo è basato sul valore di mercato dell’ETF. 

Se detieni singoli bond sei responsabile della loro selezione e gestione del rischio di credito nel tempo. Se invece possiedi ETF obbligazionari puoi gestirli passivamente dopo che hai scelto l’indice obbligazionario specifico che ti interessa. 

Infine il prezzo di mercato di una singola obbligazione può fluttuare, ma è in genere influenzato dalle variazioni dei tassi di interesse e dalla solvibilità dell’emittente. Tuttavia, se detieni l’obbligazione fino alla scadenza riceverai il valore nominale. Ciò non accade per gli ETF, in cui il prezzo di mercato è determinato dalla domanda e dall’offerta nel mercato secondario. Può essere scambiato a premio o a sconto rispetto al suo valore patrimoniale netto, o NAV. 

Le principali tipologie di ETF obbligazionari

Gli ETF obbligazionari possono essere classificati in diverse categorie in base a specifiche caratteristiche come la durata delle obbligazioni, l’esposizione geografica o il tipo di obbligazioni su cui si vuole investire.

Vediamo alcuni esempi:

  • Etf obbligazionari aggregate: hanno il compito di replicare la performance di un ampio indice del mercato obbligazionario. Consentono un’esposizione molto diversificata a titoli di Stato, obbligazioni societarie, titoli garantiti attività e da ipoteche. Sono ideali per chi vuole investire con un unico strumento nel mercato obbligazionario nel suo complesso.
  • Etf obbligazionari governativi: investono in titoli di stato a breve, media o lunga scadenza (1-30 anni) e sono generalmente considerati a basso rischio.
  • Etf obbligazionari corporate: investono in obbligazioni emesse da aziende, con scadenze variabili. Poiché comportano un rischio di credito più elevato rispetto ai titoli di stato, i rendimenti attesi sono più elevati.
  • Etf high yield: il loro focus è in obbligazioni ad alto rischio, emesse da aziende con un rating “spazzatura” (junk bonds). Offrono rendimenti molto elevati per compensare il rischio maggiore. Vanno valutati con attenzioni in quanto gli emittenti di tali obbligazioni sono più soggetti al rischio default e quindi a insolvenza.
  • Etf inflation-linked: si utilizzano come protezione contro l’aumento dell’inflazione. Il loro tasso di interesse è direttamente legato all’andamento dell’inflazione. Questi strumenti sono stati particolarmente utili durante il picco di inflazione del 2022.
  • Etf obbligazionari mercati emergenti: offrono esposizione a obbligazioni emesse da paesi in via di sviluppo. Presentano un rischio maggiore, ma con possibilità di rendimento più elevate. Sono attraenti in un contesto di tassi d’interesse in calo e di aspettative di crescita economica superiore rispetto ai paesi sviluppati.

Il funzionamento degli ETF Obbligazionari

Gli ETF obbligazionari sono strumenti finanziari che permettono agli investitori di ottenere esposizione al mercato delle obbligazioni attraverso un prodotto che replica fedelmente un indice. Questi indici possono essere basati su diverse categorie di obbligazioni, come le inflation-linked, le high yield, i titoli di stato o le corporate bonds. L’obiettivo principale di un ETF obbligazionario è replicare l’andamento dell’asset class di riferimento, offrendo agli investitori un modo semplice per investire in una gamma diversificata di obbligazioni senza doverle acquistare singolarmente.

Un aspetto fondamentale degli ETF obbligazionari è la loro capacità di accumulare gli interessi maturati dalle obbligazioni detenute nel fondo. Questi interessi vengono successivamente redistribuiti agli investitori (nel caso di fondi a distribuzione) sotto forma di dividendi, che possono essere erogati con cadenza trimestrale, semestrale o annuale, in base alle specifiche del fondo. Questo meccanismo consente agli investitori di beneficiare di un flusso di reddito regolare, oltre a poter trarre vantaggio da un eventuale apprezzamento del capitale dovuto all’aumento del valore dei titoli in portafoglio nel caso di un ribasso dei tassi di mercato.

In pratica gli ETF obbligazionari combinano i vantaggi della diversificazione e del reddito fisso con la flessibilità e la liquidità del mercato azionario, rendendoli un’opzione molto versatile per gli investitori.

I vantaggi degli ETF obbligazionari

Gli ETF obbligazionari offrono diversi vantaggi. Ecco i principali:

  • Liquidità
  • Diversificazione
  • Costi molto contenuti
  • Copertura contro i tassi di interesse.

Analizziamo questi aspetti un po’ più nel dettaglio.

La quotazione sui mercati ufficiali è uno degli aspetti che caratterizzano gli ETF obbligazionari. In pratica puoi acquistare o vendere le loro quote in tempo reale durante l’orario di apertura dei mercati. Ciò facilita la gestione della posizione in risposta a eventuali cambiamenti delle condizioni di mercato, come un rapido aumento dei tassi di interesse o una necessità improvvisa di liquidità.

La diversificazione è un’altra caratteristica importante. Investire in un ETF obbligazionario significa esporsi a un portafoglio più ampio, riducendo il rischio di default di singole emissioni (vedi in passato Lehman Brothers, Argentina, Parmalat solo per citare qualche esempio) e aumentando nel contempo le probabilità di rendimento positivo nel tempo. Inoltre puoi scegliere tra diverse tipologie di bond che possono variare per scadenza (maturity) e quindi per sensibilità ai cambiamenti dei tassi d’interesse.

Gli ETF sono prodotti semplici ed efficienti, con un costo di gestione relativamente basso e in certi casi addirittura nullo. La commissione di gestione annua (Ter) varia tra 0,05% e 0,20% al massimo. Ciò è possibile perché la maggior parte di questi strumenti è a gestione passiva. In pratica seguono un benchmark (indice di riferimento) ma non c’è la presenza di un gestore. Un costo inferiore incide positivamente sulle performance. Non ha quasi mai senso acquistare un fondo comune di investimento obbligazionario perché le spese elevate (oscillano tra 0,90% e 1,50% annullano i rendimenti e limitano la possibilità di ottenere guadagni più consistenti nel lungo termine.

Puoi scegliere tra un’ampia gamma di strumenti che espongono a diverse durate (duration). La duration o durata finanziaria indica la sensibilità dell’investimento alla variazione dei tassi di mercato. Ad esempio avere un ETF con una duration lunga è vantaggioso per amplificare le variazioni di prezzo delle obbligazioni detenute in portafoglio e massimizzare i ritorni in caso di ribasso dei tassi. La possibilità di scegliere tra più scadenze ti consente quindi di affrontare meglio repentini cambiamenti dei tassi di interesse e scegliere esposizioni a posizioni più speculative nel portafoglio.

In sintesi gli ETF obbligazionari offrono un’interessante opportunità per diversificare il portafoglio, riducendo i costi di gestione e gestendo l’esposizione alle fluttuazioni dei tassi d’interesse. Grazie alla loro flessibilità e all’ampia gamma di durate disponibili, questi strumenti ti consentono di adattare la tua strategia a seconda del contesto economico e delle tue esigenze, ottimizzando il rendimento e il controllo del rischio.

Migliori ETF Obbligazionari e andamento medio

Come accennato, gli ETF sono strumenti finanziari legati a un sottostante, che nel nostro caso sono le obbligazioni. Questa asset class è stata del tutto trascurata nel decennio caratterizzato da tassi a zero.

Ora, però, è tornata a essere strategica nella costruzione di un portafoglio dopo le politiche restrittive attuate dalle Banche Centrali nel biennio 2022/2023.

Infatti, dopo aver raggiunto i livelli più alti degli ultimi 22 anni, i tassi di interesse hanno finalmente iniziato a scendere. Nel 2024 i bond stanno ottenendo performance anche a doppia cifra in diverse sotto-categorie.

E con un rischio relativamente basso potrai ottenere da qui in avanti rendimenti ancora interessanti.

Riportiamo nella tabella qua sotto alcuni tra gli ETF obbligazionari più trattati.

DISCLAIMER:
Precisiamo che nessuna informazione contenuta in questo articolo può essere interpretata come offerta, raccomandazione di acquisto o invito a sottoscrivere gli strumenti menzionati. Pertanto qualsiasi decisione di investimento è di esclusiva responsabilità dell’investitore.

Osservando le performance, possiamo dire che a ottobre 2024 le migliori asset class legate ai bond sono gli high yield (derivati dal loro elevato livello di rischio rispetto ai bond governativi), seguiti da bond corporate nei mercati emergenti, corporate USA, e infine dai titoli governativi con scadenze medie o lunghe (10-20 anni).

L’importanza della pianificazione finanziaria e di una guida esperta

Nell’attuale contesto finanziario e geopolitico piuttosto complesso, gli ETF obbligazionari hanno riconquistato centralità nelle scelte di portafoglio. Grazie alla possibilità di diversificazione e di coprire diverse aree geografiche, rappresentano una scelta strategica per chi desidera investire nel mercato obbligazionario, proteggendosi dall’inflazione e cercando opportunità di rendimento.

Tuttavia, investire in obbligazioni anche attraverso ETF, non è privo di difficoltà, specialmente per chi non è esperto del settore. I prodotti variano molto a seconda dell’emittente e dell’indice di riferimento.

Per questo motivo, affidarti a un professionista diventa essenziale. Solo con una guida esperta, ovviamente indipendente, puoi diversificare al meglio il tuo portafoglio e cogliere appieno le opportunità offerte da questo mercato, evitando rischi inutili e ottimizzando i risultati.

E’ importante ricordare anche che qualsiasi scelta di investimento non può essere avulsa da una corretta pianificazione finanziaria che tenga conto delle tue esigenze e obiettivi di vita.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente

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