Filo Diretto è la rubrica di Plus 24 creata per dare risposte ai dubbi degli investitori.
Liquidità In Attesa Di Fare Stock Picking di Azioni
Colgo occasione di scrivervi direttamente per avere una panoramica di quali secondo voi sono i migliori strumenti in cui investire liquidità al momento. Attualmente nel portafoglio ho: azioni; conto deposito con rendimento 5%; conto corrente con rendimento 4% sulla giacenza media. Per la gestione della liquidità in eccesso stavo pensando di utilizzare sicuramente il c/c, andando poi a fare stock picking su titoli interessanti. Che ne pensate?
Alessio
Risponde Fabrizio Taccuso, consulente finanziario indipendente:
Considerando le attuali incertezze, anche di tipo geopolitico, che influenzano i mercati, la strategia più corretta è quella di aumentare progressivamente l’azionario attraverso piani di accumulo, possibilmente in Etf per una maggior diversificazione. In tal senso aumenterei le posizioni sui Paesi emergenti e sulla tecnologia Usa, in particolare intelligenza artificiale e semiconduttori. Interessanti anche le Mid e Small cap che sono state molto penalizzate negli ultimi mesi dal rialzo dei tassi di interesse e a questi livelli di prezzo presentano un buon rapporto rischio- rendimento.
Geopolitica? Conviene Pianificare Gli Obiettivi
Il mio profilo penso si possa definire prudente: 70% in titoli di Stato (30% BTp, BoT 1, 2, 3, 4, 6 anni; BoT semestrali al 35%; Bund 5% a 4 anni), 15 % polizze di ramo I, 7 % di azioni, 8% in fondi Esg. In questo delicato periodo, il consulente mi ha detto di concentrarmi su una diversificazione ulteriore con fondi obbligazionari o bilanciati, e su diversi mercati con un rating alto del Paese, ovvero su quelli che in questo momento stanno sotto performando. Visto le incertezze internazionali e le preoccupazioni geopolitiche, io sono più propenso per i prossimi 12 mesi di gestire in questo modo quanto attualmente non in perdita: non liquidare tutto ovviamente (parlo del 10/15% del posseduto in alcune gestioni patrimoniali non fruttifere in questo momento), ma smontare l’investimento e posizionarlo temporaneamente, al massimo per un anno su: a) BoT semestrali italiani, b) liquidità su conti correnti con remunerazione al 3% ciascuno per 1 anno (vedi Bbva Banca). Questo con lo scopo di rimanere molto corto nelle scadenze con una parte del patrimonio, sfruttando al massimo i flussi cedolari brevi (finché durerà) con tassi a 6 mesi. Il resto in liquidità al massimo rendimento, fino a gennaio 2025.
S.M.
Risponde Fabrizio Taccuso, consulente finanziario indipendente:
La domanda del lettore mi dà lo spunto per una premessa doverosa. Qualsiasi investitore, prima di compiere scelte finanziarie, dovrebbe partire da una pianificazione che tenga conto dei propri obiettivi e progetti di vita e, soltanto dopo, costruire l’asset allocation adatta a tali scopi. Quando investiamo dobbiamo concentrarci su ciò che è sotto il nostro controllo e non su ipotetici eventi o previsioni che quasi mai si avverano. In questi casi, l’incompletezza delle informazioni in nostro possesso e l’emotività ci portano a fare scelte sbagliate. Le stesse banche centrali hanno dimostrato negli ultimi mesi di cambiare spesso la loro visione e le loro dichiarazioni. Dal momento che il profilo del lettore è prudente, la strategia migliore è quella di costruire una diversificazione di tipo obbligazionario con scadenze però non solo nel breve termine, ma anche nel medio e lungo periodo, per bloccare i rendimenti attuali nel tempo e beneficiare del rialzo delle quotazioni. Eliminerei sicuramente le gestioni patrimoniali, che quasi mai portano valore aggiunto a chi le sottoscrive considerando i costi di gestione ricorrenti e mi concentrerei su titoli di Stato ed Etf obbligazionari governativi europei e statunitensi per la maggior parte, ma anche corporate ed emergenti. Non trascurerei comunque la parte azionaria da aumentare progressivamente attraverso piani di accumulo mensili in Etf. La storia insegna che i mercati hanno superato qualsiasi crisi e sono sempre andati nel tempo a segnare nuovi massimi storici.
Consulente Finanziario Indipendente
Fondatore di Consulenza Vincente, il progetto di consulenza indipendente che ho creato per aiutare sportivi, imprenditori, liberi professionisti e famiglie a valorizzare, tutelare e proteggere il loro patrimonio.
Nel 2007 ho scelto di fare di una passione una professione e di diventare uno dei primi consulenti finanziari indipendenti in Italia, pagato solo a parcella dai clienti. Non lavoro per nessuna banca, non colloco prodotti e non ho budget da raggiungere.
Credo molto nell’educazione finanziaria, collaboro con Il Sole 24 Ore, Radio 24 e altre riviste specializzate di finanza.
Sono socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo di ANCP – Associazione Nazionale Consulenti Patrimoniali.
Sono socio fondatore e membro di InformaPMI – Associazione di professionisti che ha lo scopo di supportare e far crescere le piccole e medie imprese italiane.
Fabrizio Taccuso è stato premiato nel 2023 come Miglior Consulente Finanziario Indipendente per la Regione Lombardia dal Fee Only Summit, il più importante evento annuale sulla Consulenza Finanziaria Indipendente, organizzato da Consultique SCF (società leader nel settore della finanza indipendente).
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