Stock picking è il termine usato tra gli operatori di Borsa con cui si intende un approccio all’investimento basato sulla accurata selezione delle singole azioni da detenere in portafoglio.
Letteralmente significa scelta dei titoli; viene effettuato attraverso lo studio dei bilancio e delle singole storie societarie. Questo tipo di approccio si differenzia da altre tipologie di strategie di grande portata rispetto agli investimenti. Non focalizza la sua attenzione su parametri quali i settori, le aree geografiche o altri.
Proprio lo stock picking riteniamo che sia una strategia premiante in questa fase di mercato. Dopo un mese di agosto decisamente negativo, la scorsa settimana c’è stata una bella reazione sui listini azionari. Da alcuni mesi a questa parte il trend primario di fondo è laterale e questo impone una strategia di investimento dinamica e pronta a cogliere le rapide oscillazioni dei mercati.
E’ evidente che una strategia di Asset allocation statica con strumenti che ingessano il portafoglio non porta nessun valore. Anzi, i costi di gestione annua di prodotti come i fondi, le gestioni patrimoniali o le unit linked incidono pesantemente sulla performance del portafoglio.
Cosa fare dunque in questa fase di mercato?
Nei mesi scorsi abbiamo privilegiato la prudenza, attraverso investimenti obbligazionari sulla parte lunga della curva dei tassi e in fondi specializzati in Paesi Emergenti. Questo ci ha decisamente premiato ed ora abbiamo iniziato a prendere gradualmente profitto. La presenza costante ed assidua durante tutto il mese di agosto ci ha permesso di chiudere positivamente anche operazioni su titoli azionari italiani.
Hanno dato valore alcune operazioni chiuse su Etc che investono su Oro, Zucchero e sul Mais. In questi giorni sono arrivate belle soddisfazioni anche da operazioni “short” sul Bund.
In fasi di mercato particolarmente nervose e volatili come queste, solo l‘operatività basata appunto sullo stock picking e su strumenti flessibili e quotati può fare la differenza, Questo porta un indiscusso valore aggiunto al Portafoglio dei clienti.
Sono sempre più numerosi i risparmiatori che ci richiedono un check up del Portafoglio. Tanti, ormai, hanno capito che l’operatività tradizionale delle banche è ormai penalizzante e poco attenta alle esigenze dei risparmiatori.
Fabrizio Taccuso