I mali dei bancari balzano sempre più agli onori delle cronache.
I mali dei bancari derivano sostanzialmente da alcuni fattori:
- Obiettivi di budget e pressioni commerciali per piazzare prodotti costosi e inadatti a clienti inconsapevoli;
- rischio di rapine;
- contrasti quotidiani con i clienti della banca.
Oggi il bancario è il lavoratore dipendente che abusa di più in psicofarmaci.
Quando ero ancora studente il sogno della maggior parte dei genitori era quello di avere un figlio in banca. Era l’emblema del posto sicuro, vestito bene in giacca e cravatta, sedici mensilità...
Oggi se fate un giro per le banche vedete molto spesso personale demotivato, frustrato e stressato. Lo stipendio non garantisce più un adeguato tenore di vita ed il ruolo di molti bancari è relegato a quello di puro venditore. Piazzista di carte di credito rateali, di obbligazioni strutturate, polizze index e di tutto ciò che serve alla Banca per spremere quanto più possibile il cliente.
In ogni banca un tempo esistevano figure di riferimento su cui poter contare. Oggi le fusioni bancarie hanno portato sconcerto e disorientamento tra i clienti, spesso sballottati tra una filiale e l’altra come pacchi.
Mi riferiva un cliente qualche giorno fa che nel giro di due anni ha cambiato ben 5 referenti in agenzia. Tutte le volte ha dovuto spiegare da zero le sue esigenze, i suoi obiettivi. Il risultato era che quasi sempre doveva interfacciarsi con persone disattente e poco preparate.
In banca, nella maggior parte dei casi, non si fornisce più una preparazione tecnica, basata sulla conoscenza dei prodotti o sulle dinamiche dei mercati. L’importante è erogare corsi basati sulle tecniche di vendita o sul marketing per “intortare” meglio il cliente e fare il budget.
Così di volta in volta si vende il “For You” piuttosto che il derivato, lo strutturato o la gestione “mangiasoldi”.
Meditate gente, meditate… non è questa la qualità del servizio che meriti per valorizzare il tuo patrimonio…
Fabrizio Taccuso
3 Responses
Bravo Fabrizio, leggo con piacere i tuoi interventi e concordo.
Ho un progetto per un portale in cantiere: quando sarà impostato vorrei coinvolgerti.
Ciao
Michele Colosio
Confermo e convengo e concordo, il giro turbinoso dei dipendenti bancari è ormai una cruda realtà. Nella mia banca in qualche anno avranno cambiato la disposizione delle scrivanie ogni tre mesi e di conseguenza le persone che ci lavorano. In generale la banca è distante dal cliente. Finora ho deciso di non cambiare per il fatto che lasciare la strada vecchia per quella nuova non sempre paga… sono sicuro che mi ritroverei punto e a capo.
Il consiglio può essere di parte, ma perchè non prendi in considerazione la consulenza indipendente. Sei seguito da un professionista che ti riduce i costi inutili inserendo solo strumenti efficienti. Tu scegli l’istituto con cui vuoi lavorare che trasmette solo gli ordini da te impartiti