Il mondo della consulenza ha un ruolo strategico in questa delicata fase della nostra vita.
Il mondo della consulenza può contribuire a migliorare la tua salute finanziaria che ha notevoli implicazioni sul benessere fisico e psicologico.
La trasmissione ” Due di denari”, in onda su Radio 24, condotta da Debora Rosciani e Mauro Meazza, ha sempre cercato di rendere più comprensibile a tutti il mondo della consulenza e della finanza in generale. Tra le varie iniziative, in questi giorni sta dando spazio ai consulenti finanziari indipendenti con “pillole” giornaliere per rendere più consapevoli i risparmiatori.
Poiché ho sempre creduto che l’educazione finanziaria sia strategica in un Paese evoluto, ho dato la mia disponibilità a partecipare. Il mio intervento è andato in onda nella puntata di giovedì 2 Aprile; qui riporto il podcast (la mia pillola al minuto 25).
Oggi le persone hanno paura. Paura di ammalarsi in primis, ma anche la paura di perdere i soldi accumulati in una vita di lavoro o che qualcuno ha lasciato in eredità . Immaginiamo lo stato d’animo di chi oggi ha un’attività o un’azienda. Non sa quando potrà riaprire, non sa quanti clienti perderà e se chi rimane riuscirà a pagarlo. Il consulente finanziario deve essere pro-attivo, stare vicino ai clienti, anticipare le loro telefonate, spiegare come stanno le cose e supportarli dal punto di vista emotivo. Contestualizzare l’attuale scenario di mercato aiuta a mantenere la barra dritta verso i nostri bisogni ed obiettivi di vita.
La chiave consiste in una corretta pianificazione finanziaria basata proprio su bisogni ed obiettivi di vita.
Ricordare i motivi per cui abbiamo investito (lo studio dei figli, un viaggio, l’acquisto dell’auto, l’integrazione pensionistica) è fondamentale. Serve a riportare il focus su ciò che per noi è davvero importante. Gli obiettivi che abbiamo pianificato sono avanti nel tempo rispetto ad oggi. Nel giro di poco tempo o qualche mese al massimo, il Coronavirus passerà e torneremo a vivere come prima. Per questo è opportuno evitare scelte di pancia, scelte emotive ed irrazionali non coerenti con i nostri bisogni ed obiettivi.
Non dobbiamo investire in funzione del rendimento, perché il rendimento non è un obiettivo, è semmai la conseguenza del raggiungimento delle nostre priorità di vita
Tutti sappiamo che i cali, e talvolta anche i crolli, fanno parte dell’andamento dei mercati. Chi come me ha tanti anni di esperienza ed ha vissuto tutte le precedenti crisi, è consapevole che proprio durante i grandi cali si creano i presupposti per i guadagni futuri, ma soprattutto per il raggiungimento dei nostri obiettivi futuri.
Fabrizio Taccuso
