Il rischio nei portafogli è cambiato perché non è sempre valida la correlazione tra alto rischio e alto rendimento atteso.
Di rischio nei portafogli si è parlato nel numero di Plus 24 del Sole 24 Ore dello scorso weekend. Sono stato intervistato dopo il pesante storno avvenuto nei giorni scorsi sui titoli di sovrani. La simultanea flessione di azioni e bond impone di rivedere le scelte tradizionali anche per gli investitori prudenti.
Non basta più distinguere tra bond e azioni per aver un approccio prudente o aggressivo. Nelle ultime settimane, infatti, oltre alle flessioni dell’equity c’è stato un pesante calo dei bond. Avere un portafoglio di obbligazioni, con duration elevate, può esporre a una volatilità superiore a quella dei titoli azionari. Diventa quindi prioritario assumere uno stile di investimento coerente con questo nuovo scenario.
L’approccio corretto del consulente finanziario indipendente consiste nel dare un’interpretazione più evoluta e adeguata ai tempi.
Ciò, ovviamente, si deve sposare con il profilo dell’investitore, come previsto dalla Normativa Mifid. L’enorme liquidità immessa sui mercati dalle Banche Centrali ha mutato le correlazioni storiche, pertanto viene fortemente ridimensionata la classica diversificazione basata su azioni e bond.
Il ruolo dei professionisti diventa sempre più importante nella scelta degli strumenti finanziari idonei, soprattutto per i risparmiatori meno evoluti. Noi di Consulenza Vincente utilizziamo strumenti innovativi che fanno gestione attiva.
E’ importante distinguere tra prodotti flessibili in senso classico e strumenti total return.
I primi spesso sono dei semplici fondi bilanciati che variano solo il rapporto di investimento tra azioni e bond. Mentre gli strumenti total return puntano, invece sul rendimento assoluto, utilizzando tecniche long short su azioni, bond, commodities e valute.
Adottano dunque strategie simili a quelle degli hedge fund, ma sono accessibili anche al piccolo risparmiatore.
In questa fase di mercato, in cui il rischio nei portafogli è mutato, il valore aggiunto del consulente finanziario indipendente nella costruzione dell’asset allocation, diventa decisivo sia per grandi investitori che per i risparmiatori meno evoluti.
Fabrizio Taccuso