Il testamento è il solo strumento che la legge prevede per poter disporre dei propri beni e delle proprie volontà dopo la morte.
“Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse.”
Questa è la definizione dell’articolo 587 del codice civile.
La libertà e la revocabilità sono dunque due caratteristiche essenziali del testamento.
Nella mia attività di consulente patrimoniale in alcune situazioni aver fatto una corretta pianificazione attraverso il testamento ha consentito di non pregiudicare la continuità aziendale e di evitare litigi tra gli eredi. Per questo motivo ho deciso di scrivere questo articolo, in modo che possa essere utile anche a molti lettori.
Nonostante tutti sappiamo cosa sia un testamento, il suo utilizzo in Italia è piuttosto limitato. Secondo i dati raccolti dall’Ufficio centrale degli Archivi Notarili, nel 2018 solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione tramite un testamento.
L’importanza di fare testamento è evidentemente sottovalutata dagli italiani per una serie di motivi legati a paura, pigrizia, superstizione, pregiudizi, forse anche perché si crede di essere immortali.
Qualcuno ritiene, a torto, che fare testamento sia una prerogativa solo dei ricchi, eppure è un atto estremamente utile che semplifica tante situazioni. In particolare aiuta a:
- prevenire contrasti tra gli eredi;
- ottenere un risparmio fiscale
Scrivere le proprie volontà è un gesto importante di responsabilità che consente di disporre al meglio del proprio patrimonio, a prescindere dalle dimensioni. Lo scopo principale è quello di tutelare i propri cari e consentire di realizzare ciò in cui si è sempre creduto.
Perché è importante fare testamento?
Tutti sappiamo che la famiglia tradizionale ha avuto negli ultimi anni una profonda trasformazione. Oggi abbiamo molti matrimoni senza figli, matrimoni con figli di primo e di secondo letto, abbiamo le unioni civili e poi ci sono le separazioni e i divorzi. Quindi esistono situazioni molto eterogenee.
Pertanto, per semplificare le cose a chi rimarrà dopo di noi, per evitare di disperdere il patrimonio o impedire che vada a persone indesiderate, fare testamento è una scelta oculata.
Per evitare che un patrimonio rimanga senza titolare, la legge ha istituito un istituto giuridico denominato successione a causa di morte (in latino successione mortis causa) in modo da garantire a determinati soggetti di subentrare nella titolarità dei beni lasciati dal defunto (detto de cuius).
Possiamo quindi distinguere due tipi di successione:
- legittima;
- testamentaria
Si parla di successione legittima quando la persona deceduta non ha lasciato nessuna disposizione testamentaria; oppure quando quando il testamento non è valido o non esaustivo di tutti i beni del de cuius.
Si parla invece di successione testamentaria quando la persona deceduta ha redatto appunto il testamento.
In mancanza di di testamento i beni vengono ripartiti tra gli eredi legittimi, secondo quanto previsto dall’art. 565 del codice civile nel seguente ordine:
- coniuge;
- discendenti (figli);
- ascendenti (padre, madre, nonni);
- collaterali (fratelli o sorelle);
- parenti sino al sesto grado;
- lo Stato in assenza di tutti questi soggetti.

Successione senza testamento
Nel caso di successione testamentaria la legge ha previsto una particolare categoria di eredi che, in virtù di uno stretto legame di sangue con il de cuius, non possono essere esclusi dalla successione. Si parla in questo caso di eredi legittimari e sono:
- il coniuge o la persona unita civilmente;
- i figli;
- gli ascendenti nel caso di assenza dei figli

Successione con testamento
La quota di legittima o di riserva è la quota di patrimonio ereditario che deve essere necessariamente destinata ai legittimari, anche contro la volontà del de cuius.
Oltre alla quota di legittima, abbiamo la quota disponibile, ossia quella parte di patrimonio ereditario che il testatore può lasciare a chiunque, compresi gli eredi che hanno già beneficiato della quota di legittima.
Nel prossimo articolo parlerò delle varie tipologie di testamento e di alcune casistiche in cui la redazione di un testamento è decisamente consigliabile. Stay tuned!
Fabrizio Taccuso
