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Investire in Oro nel 2023: come fare, quotazione e previsioni

Investire in oro rappresenta un modo intelligente per diversificare il proprio patrimonio e ridurre il rischio complessivo del portafoglio.
Cosa trovi in questo post:
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Perché investire in oro?

Investire in Oro è una strategia efficace di diversificazione e riduzione del rischio di portafoglio nei periodi di incertezza politica ed economica.

Nel corso della storia, l’oro è stato usato come strumento per il baratto o il commercio. Risalgono a circa 6000 anni fa le prime estrazioni da parte dell’uomo in Nord Africa, Mesopotamia, valle dell’Indo e nella parte orientale del Mediterraneo.

Il metallo giallo è sempre stato molto apprezzato per le sue proprietà uniche. Il tesoro più antico del mondo risale al 4.600 AC, scoperto in un sito di sepoltura bulgaro a Varna.

Fino al secolo scorso molti Paesi utilizzavano monete d’oro e d’argento come valuta.

Banca d’Italia, con quasi 2.500 tonnellate, detiene la quarta riserva più grande del mondo, dopo Stati Uniti, Germania e Fondo Monetario Internazionale.

L’acquisto di oro come investimento oggi si basa su due motivazioni:

  • sicurezza, perché è universalmente riconosciuto come riserva di valore;
  • tende ad apprezzarsi durante le crisi finanziarie e i ribassi delle Borse

Puoi investire in Oro fisico e Oro finanziario:

Investire in Oro fisico: monete e lingotti d’oro

Per quanto riguarda l’investimento nel bene fisico, le forme più popolari includono:

  • monete da collezione;
  • i lingotti
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Krugerrand

Le monete da collezione sono molto apprezzate, perché oltre al valore intrinseco hanno anche un valore numismatico.

Le monete d’Oro sono emesse sia da Paesi che da aziende commerciali. Gli esempi più popolari sono:

  • il Kruggerand sudafricano;
  • l’Aquila Reale americana;
  • la Britannia.

Le monete si valutano in base al peso e alla purezza.

I lingotti sono il modo più semplice per investire in Oro fisico.

Sono acquistabili in pesi di un grammo, un’oncia, dieci once e un chilo e hanno purezza di 999,9.

Nel caso di acquisto di lingotti i fattori da considerare sono:

  • la quotazione dell’Oro (quanto vale sul mercato);
  • l’affidabilità del venditore (l’Oro che acquisti è certificato?).

Dal Duemila anche in Italia qualsiasi privato può detenere Oro fino, cioè non lavorato.

Puoi reperire facilmente on line la sua quotazione. Ecco il valore dell’oro pubblicato sul sito de Il Sole 24 Ore

Una volta conosciuta la quotazione, per non incappare in truffe e raggiri, devi anche verificare l’affidabilità del venditore. Attraverso il servizio online della Banca d’Italia inserendo i dati del venditore puoi verificare se hai a che fare con un operatore professionale approvato da Banca d’Italia.

Investire in Oro finanziario: ETC, ETF, Fondi comuni di investimento e altro

In questo caso acquisti strumenti finanziari basati sull’Oro. I principali sono:

L’investimento in Oro finanziario ti permette di essere esposto al prezzo (quindi di guadagnare o perdere a seconda del movimento del prezzo del sottostante) senza acquistare il bene fisico. ETC ed ETF sono strumenti a gestione passiva, cioè costruiti in modo da replicare in modo quasi perfetto l’andamento del metallo giallo.

Investire in fondi comuni specializzati in metalli preziosi consente di avere un portafoglio diversificato di aziende legate all’oro, riducendo il rischio associato a singole società.

Poiché l’Oro è quotato in dollari, la performance di Etc ed Etf dipende da:

  • movimento del prezzo del sottostante;
  • cambio Euro/Dollaro.

Quando il dollaro Usa si apprezza nei confronti dell’Euro guadagni. Viceversa se è l’Euro ad apprezzarsi sul Dollaro, il rendimento diminuisce. Alla Borsa Italiana sono quotati anche Etf ed Etc Hedged, ossia con la copertura dal rischio di cambio. 

Infine è possibile investire in azioni di aziende che si occupano dell’estrazione mineraria del metallo giallo.

In questo caso i rischi sono maggiori, dal momento che entrano in gioco due variabili, ossia la volatilità intrinseca e fattori aziendali. Ci riferiamo a:

  • solidità dell’azienda;
  • diffusione geografica dei progetti minerari;
  • i costi della società, i margini, la redditività, la solidità del bilancio, il debito;
  • qualità della gestione ecc.

Tra le principali aziende citiamo: Newmont Goldcorp, Barrick Gold e Franco-Nevada.


Conviene investire in oro fisico o finanziario? Pro e Contro

Investire in Oro fisico, lingotti, monete d'oro
Vantaggi e svantaggi di investire in oro fisico
Investire in Oro finanziario, ETC, azioni aurifere
Vantaggi e svantaggi di investire in Oro finanziario

Quanto oro tenere in portafoglio?

Non esiste una regola precisa. Il buon senso suggerisce di investire una quota tra il 5 ed il 10% del patrimonio.

L’Oro non stacca dividendi, non paga cedole, né interessi.

Quindi se decidi di acquistarlo, guadagnerai solo nel momento della vendita (ovviamente se il prezzo sarà maggiore all’acquisto). L’investimento in Oro é da considerare un investimento di medio e lungo periodo.

Investire in Oro nel 2023: quotazione e previsioni fra 10 anni

Nonostante il valore teorico reale a 10 anni scenda leggermente rispetto a sei mesi fa, le quotazioni del metallo giallo hanno violato in questi giorni la soglia dei 2000 punti.

L’oro ha segnato un importante minimo di periodo a dicembre 2015 a quota 1063 dollari. Tale livello, da allora non è mai stato più raggiunto, mentre la prima fase rialzista, completatasi nel 2017 ha permesso di formulare un’estrapolazione di lungo periodo (teoria Elliott-Fibonacci) che vedeva un target di 1980/1985. Il target in questione non solo è stato raggiunto nel 2020 durante la pandemia, ma è stato anche momentaneamente superato, segnando un massimo a 2070.

Dopo una prima correzione, avvenuta nel 2021 con un minimo di 1650, a febbraio del 2022 si è ripetuta la fotocopia vista nel 2020, a causa dell’invasione da parte russa dell’Ucraina. Anche in questo caso, una volta eguagliato il massimo di 2070, le quotazioni dell’oro sono scese fino ad avvicinarsi lentamente al minimo di 1650, senza metterlo tuttavia in discussione.

Alla luce di quanto ormai visto dal 2020, possiamo tranquillamente affermare che l’oro si muove da oltre due anni, all’interno di un contesto laterale, ben compreso tra 2070 (doppio massimo importante) e 1650.

Applicando la teoria di Gann sia al ciclo di lungo (rialzista dal 2015) che a quello di medio (laterale dal 2020), possiamo estrapolare la presenza di importanti set-up. In analisi tecnica i set-up sono dei livelli temporali sui quali vi è un’altissima probabilità di un “reset” del trend.

Ebbene a cavallo del periodo che va dal 25 luglio a fine settembre del 2022 abbiamo avuto due set-up molto ravvicinati tra loro che, almeno per il momento rappresentano la formazione di un minimo di periodo. Ciò lascerebbe intuire che il movimento laterale iniziato nel 2020 è prossimo a terminare per lasciare il posto ad una nuova fase.

Quanto vale oggi in termini reali l’oro?

Secondo i calcoli che abbiamo fatto nel 2019 in base alla dinamica dell’inflazione storica, fin dai tempi in cui veniva quotato in dollari, l’oro esprimeva un valore teorico reale di 1430. A Febbraio 2023, adeguando questo prezzo alla dinamica del Consumer Price Index avvenuta negli ultimi tre anni, possiamo tranquillamente affermare che il valore teorico reale dell’oro ammonta a 1680, che guarda caso corrisponde alla parte bassa del movimento laterale degli ultimi due anni.

Ad oggi pertanto le quotazioni presentano una sopravvalutazione del 20% che a livello storico è da considerare medio-alta.

In passato l’oro ha oscillare attorno al valore reale entro un range percentuale del +10 e -10, con punte massime di oscillazione tre +30 e -30 in casi eccezionali che sono rientrate molto velocemente. Pertanto se dovessimo applicare il range medio storico al valore reale di oggi potremmo dire che il margine di oscillazione attuale è compreso tra 1510 e 1850.

Quale sarà il valore reale dell’oro fra dieci anni?

Sei mesi fa abbiamo fatto questa estrapolazione applicando il tasso di inflazione medio atteso a 10 anni (che era del 2,55%) al valore reale del momento. Questo ci dava un valore reale a 10 anni di 2130 con range minimo/massimo compreso tra 1915 e 2340.

A distanza di sei mesi il tasso di inflazione medio a 10 anni è sceso al 2,25. Applicando questo tasso al valore reale attuale di 1680 otteniamo un prezzo di 2098. Pertanto il range minimo/massimo, tenendo conto dello scostamento del 10% sarebbe situato tra 1888 e 2307, ossia un valore inferiore a quello stabilito 6 mesi fa che era di 1915/2340.

In sostanza investire in Oro oggi ci darebbe un tasso di interesse annuo dello 0,38%, ossia un rendimento reale negativo dell’1,87%.

Oggi infatti, come abbiamo detto precedentemente ci troviamo difronte a una sopravvalutazione dell’oro di circa il 20%, considerata una soglia già pericolosa se guardiamo al passato.

Sei mesi fa dicevamo:

“Eventuali incrementi infatti andrebbero considerati in due casi specifici:

  1. Raggiungimento di area 1520/1500. In tal caso si verrebbe a creare una sottovalutazione in grado di ripagare abbondantemente l’investitore in ottica di lungo periodo.
  2. Rottura di 1850. Questo segnale arriverebbe solo in caso di variabili quali una nuova accelerazione dell’inflazione o un avvitamento economico-finanziario in grado di destabilizzare il quadro”.

I set-up citati in precedenza si sono rivelati fatali in quanto al raggiungimento di quei livelli sembrano essersi create le basi di un importante minimo (area di accumulazione), mentre l’improvvisa ripartenza avvenuta da ottobre ha tutta l’area di un movimento utile all’uscita rialzista del range degli ultimi tre anni.

Le cause del rialzo dell’oro

I motivi del rialzo sono da ricercare nel punto 2, ossia nel verificarsi di eventi che hanno messo sotto stress il sistema finanziario, in primis l’ormai noto “bank run”. Negli ultimi 6 mesi i depositi presso le banche sono diminuiti di oltre 1 trilione di dollari solo in Usa. Ciò ha portato alcuni istituiti di credito come SVB o Credit Swisse ad alzare bandiera bianca. Questo fenomeno è a tutt’oggi in corso e sembra essere lontano dall’arrestarsi in quanto la fiducia dei correntisti è stata in qualche modo intaccata.

Altri catalizzatori che stanno influendo positivamente sull’oro sono:

  1. Inizio di una probabile recessione. I dati che economici che stanno uscendo sembrano risentire dell’alto livello dei tassi; mentre l’effetto bank run sta peggiorando visibilmente le condizioni di credito. La Fed è dovuta intervenire nuovamente stampando denaro per soccorrere il sistema bancario.
  2. Diminuzione dei tassi: sei mesi fa eravamo nel pieno di una politica monetaria decisamente restrittiva. I tassi a breve sono saliti da agosto a febbraio di circa un punto percentuale attestandosi al di sopra del 5%. Oggi la Fed sembra vicina a terminare il rialzo dei tassi, mentre il mercato ha anticipato questo scenario a tal punto che i tassi di breve stazionano oltre mezzo punto ai massimi. I tassi a dieci anni addirittura sono passati da un massimo del 4,20 a circa il 3,30.
  3. Dedollarizzazione: come sappiamo, la forza del Dollaro è stata sempre quella di rappresentare la moneta di riferimento del commercio internazionale. Ciò ha permesso di mantenere una forte sopravvalutazione nonostante un deficit commerciale Usa cronico. Da alcuni mesi la Cina, che da tempo è diventato il secondo importatore di beni al Mondo, sta cercando di imporre lo Yuan (battezzati petroyuan) come controparte per l’acquisto di petrolio e materie prime. Il tutto con il benestare di molti paesi come Arabia Saudita, Russia e altri asiatici. Questo processo secondo molti esperti, anche se lento, porterà ad un deprezzamento del Dollaro.

Oro verso una fase di apprezzamento

Questi fattori potrebbero rappresentare le cause principali per giustificare un periodo di sopravvalutazione dell’oro anche oltre il 20% attuale. Come detto infatti, in casi estremi la soglia di sopravvalutazione è stata addirittura del 30%, il che significherebbe un Oro intorno a 2200.

Ovviamente i 4 punti citati sono in piena evoluzione; pertanto eventuali estrapolazioni possono essere fatte esclusivamente attraverso la lettura dei flussi, come l’analisi quantitativa.

Grafico Oro

Come puoi osservare dal grafico, le quotazioni dell’oro hanno superato da qualche giorno la resistenza/obiettivo di lungo di quota 1985. Si sta avvicinando una fascia temporale decisamente importante, compresa tra il 13 di aprile e il 12 di maggio. La definitiva rottura di 1985 darebbe luogo ad un’estrapolazione di lungo periodo fino a quota 2500 dollari.

Lo scenario sarebbe compatibile con un ulteriore peggioramento della situazione finanziaria/bancaria ed economica internazionale. Ciò comporterebbe effetti a cascata con ribasso dei tassi e debolezza del biglietto verde.

A differenza delle volte precedenti, durante le quali l’oro è rientrato velocemente al di sotto di 1985, oggi il trend sembra più favorevole ad una rottura del famoso doppio massimo di 2070.

Anche osservando la forza comparativa nei confronti dei mercati azionari l’oro sembra avere molte carte in regola per il proseguimento del rialzo in atto.

Nel grafico abbiamo messo a confronto le fasi più importanti in termini di forza (negativa e positiva) dell’oro con l’indice SP500. Balza all’occhio che spesso a una fase di forza dell’oro abbia corrisposto la debolezza del mercato azionario.

L’oro come strumento di de-correlazione nel portafoglio

L’oro rappresenta uno strumento valido di correlazione per ridurre il rischio derivante da altri investimenti più legati al ciclo economico.

Detto ciò crediamo che, al momento, ci siano valide motivazioni per aumentare la percentuale di oro in portafoglio, ovviamente in un contesto di diversificazione complessiva degli asset.

In sintesi l’investimento in Oro dovrebbe far parte della tua pianificazione finanziaria e costituire una diversificazione efficace dei tuoi attivi patrimoniali.

Contattami per scegliere insieme la migliore strategia da utilizzare per il tuo Portafoglio.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente

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2 Responses

  1. L’oro fisico deve essere considerato un bene da investimento contro i peggiori scenari economico finanziari, una sorta di riserva finanziaria come viene anche utilizzata dai governi stessi attraverso le riserve auree nazionali.
    L’oro finanziario è un investimento relativamente sicuro che assomiglia molto ad altri asset presenti sui mercati azionari che comunque potrebbe essere a rischio in relazione a gravi default inanziari che coinvolgessero le stesse istituzioni.

    1. Condivido la Sua osservazione relativamente relativamente agli scenari apocalittici. In tutte le altre situazioni avere oro finanziario, quotato su mercati regolamentati è decisamente da preferirsi, avendo un prezzo chiaro e trasparente ed essendo possibile negoziarlo su mercati ufficiali.

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