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Le previsioni dei sedicenti guru

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Fine anno, tempo di bilanci anche per la finanza, con un occhio già rivolto al 2009, che non si presenta di certo facile. Non c’è giornale che non contenga oroscopi di maghi e fattucchiere; anche la finanza non sfugge alla moda di fare previsioni.

La cosa strana è che tutti noi guardiamo le previsioni future, senza mai verificare a posteriori se chi le fa ci azzecca. O se, come quasi sempre avviene, prende “lucciole per lanterne”. Siccome ho l’abitudine di tenere un archivio di ciò che leggo, ecco un elenco delle sciocchezze che da inizio 2008 analisti, banchieri strapagati, economisti e premi Nobel dell’Economia hanno scritto  sull’andamento mercato. A queste si aggiungono le altre ‘castronerie’ che ogni anno si trovano su riviste specializzate, siti internet e quotidiani finanziari.

Non c’è bisogno di un computer prodigioso per calcolare cosa sarebbe accaduto a chi incautamente in questi anni avesse replicato le indicazioni degli esperti.

Chi avesse comprato azioni oggi avrebbe accumulato perdite di oltre il 65-70% su tutto il patrimonio.

Ecco un condensato di alcune previsioni fatte nel corso del 2008:

  • Gennaio: la liquidità fornita dalla Fed, combinata a una maggiora trasparenza sui mercati dei prestiti interbancari, dovrebbe stimolare una ripresa nel corso del 2008’. Keith Wade, capoeconomista di Schroders.
  • Febbraio: “Entro la fine del 2008 l’indice Dow Jones arriverà a 15.000 punti, perché adesso è sottovalutato del 25%, secondo il mio modello basato sui profitti aziendali e sui tassi di interesse. Anche sugli utili delle società Usa prevalgono le buone notizie: finora circa la metà dei componenti l’ indice S&P500 ha annunciato i risultati del quarto trimestre 2007 e fra le società non finanziarie ben il 73% ha battuto le aspettative. Quando la paura se ne andrà via, Wall Street si riprenderà”’ – Wesbury Brian, consulente accademico della Federal Reserve Bank di Chicago.
  • Marzo: “‘Ora impieghi sicuri. Dall’estate si può tornare sulle azioni, magari quelle delle banche ripulite’” Maria Fiorini Ramirez, proclamata migliore Financial Advisor del mondo e consulente della Banca del Giappone.
  • Marzo: “Wall Street quest’anno non chiuderà in rosso, proprio perché hanno vinto i Giants, una delle squadre «originali» della National Football League. La Borsa invece va male quando vince una delle squadre entrate nella Lega dopo la sua fusione con l’ American Football League, come i Patriots”. – Robert Stovall, della società di gestione Wood Asset Management.
  • Aprile: “La crisi in Europa sarà attenuata” –  José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea.
  • Aprile: “Macché recessione. I risparmiatori non devono farsi incantare dalla propaganda dei candidati alla Casa Bianca e devono invece cogliere le opportunità della Borsa americana che, ad eccezione del settore finanziario, è oggi molto attraente per il livello scontato delle quotazioni e le buone prospettive di crescita dei profitti” –  Donald Luskin, fondatore e chief investment officer di Trend Macrolytics, una società di consulenza economica per investitori istituzionali.
  • Maggio: “Il peggio è alle spalle, la banca è solida, non ci sarà alcun aumento di capitale” Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit.

  • Maggio: “Mutui subprime, il peggio è alla spalle” –  Paul Krugman, premio Nobel per l’Economia 2008.
  • Giugno: “Il peggio potrebbe essere passato. Siamo più vicini alla fine che al principio della crisi finanziaria. È indubbio che oggi la situazione sia migliore, molto migliore che a marzo”. – Henry Paulson , ministro USA del Tesoro.
  • Giugno: “Il peggio è probabilmente alle spalle’” – Dominique Strauss Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
  • Giugno: “Sono convinto che i minimi assoluti dei listini siano stati toccati nel marzo scorso. E’ molto difficile che le Borse possano scendere al di sotto delle soglie di resistenza raggiunte tre mesi fa” –  Nigel Bolton, responsabile del team azionario Europa di BlackRock, uno dei dei colossi americani del risparmio gestito.
  • Luglio: “Mi riempirei di azioni al 100%». So bene che lo scivolo non è finito. I mercati potrebbero perdere un altro 10%». E la dico anche più grossa: andrei anche a leva, utilizzando i derivati per superare il limite del 100%. Perché a questi prezzi in Borsa non compreremo più per parecchi anni”. – Pietro Giuliani, amministratore delegato di Azimut.
  • Luglio: “Quando i mercati scendono perde chi non investe”. – Ennio Doris, presidente di Mediolanum.
  • Luglio: “Aumentare il peso delle grandi azioni americane, non sottovalutare i mercati ad alta crescita e cavalcare le materie prime come investimenti di lungo termine” – Bob Doll , responsabile azionario di BlackRock.
  • Agosto 2008: “Per General Motors il peggio dovrebbe essere ormai passato”. –  Rick Wagoner, amministratore delegato di General Motors.

Penso che ci siano elementi sufficienti per avere la prova definitiva che le previsioni di mercato dei presunti “guru” finanziari in giacca e cravatta, valgono praticamente zero.

Le previsioni sull’andamento dei mercati non portano dunque valore aggiunto.

E’ meglio sempre partire da una corretta pianificazione finanziaria basata sui propri obiettivi di vita.

Una volta definita la strategia, il monitoraggio periodico delle posizioni mantiene gli investimenti sulla rotta tracciata con gli opportuni aggiustamenti tattici.

Fabrizio Taccuso  

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