Investire nell’Intelligenza Artificiale e migliori ETF sull’AI

Perché investire nell'intelligenza artificiale? Sviluppo, futuro, principali società in campo AI e migliori ETF (i 5 più importanti).
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L’intelligenza artificiale (acronimo IA in italiano o AI in inglese) è una delle tecnologie più innovative degli ultimi anni: affascina molti, preoccupa altri. Con il suo rapido sviluppo sta cambiando rapidamente il nostro modo di vivere e di lavorare, portando con sé grandi potenzialità, ma anche questioni etiche e responsabilità riguardo al suo utilizzo.

Nascita dell’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale (IA) ha una data di nascita ufficiale nel 1956, anno in cui si tenne il seminario estivo presso il Dartmouth College, nel New Hampshire. Questo evento è considerato il momento fondativo della disciplina, poiché riunì i principali esponenti dell’informatica e della cibernetica per discutere le potenzialità delle macchine intelligenti e i contributi già sviluppati negli anni precedenti.

Il seminario di Dartmouth fu organizzato da John McCarthy, che coniò il termine “intelligenza artificiale”. Durante questo incontro, un gruppo di ricercatori, tra cui Marvin Minsky, Claude Shannon e Nathaniel Rochester, si propose di sviluppare macchine in grado di simulare ogni aspetto dell’intelligenza umana. Questo evento segnò l’inizio ufficiale della ricerca sull’IA come campo scientifico autonomo.

Definizione di Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale rappresenta un campo di studio dell’informatica che si concentra sulla creazione di sistemi capaci di simulare l’intelligenza umana. Comprende una vasta gamma di tecnologie e applicazioni, dalle più semplici alle più complesse, che mirano a riprodurre abilità cognitive come l’apprendimento, il ragionamento, la pianificazione e la creatività.

Il Parlamento Europeo definisce l’IA come “l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività”. In termini pratici, l’IA utilizza algoritmi e modelli matematici per analizzare grandi quantità di dati (Big Data) e prendere decisioni autonome basate su tali analisi.

IA: una rivoluzione rumorosa ma inarrestabile

Sin dagli albori, l’IA ha suscitato un forte interesse, sia per le sue potenzialità di rivoluzionare il modo in cui affrontiamo problemi complessi, sia per le implicazioni etiche e sociali che il suo sviluppo comporta.

Oggi, l’IA trova applicazione in una vasta gamma di settori, dalla medicina alla finanza, dalla robotica ai trasporti. Aziende come Google e Amazon utilizzano l’IA per automatizzare processi e migliorare l’efficienza operativa, con applicazioni che spaziano dai sistemi di guida autonoma ai software di diagnostica medica. Questo progresso è reso possibile dall’aumento della potenza di calcolo e dalla disponibilità di grandi quantità di dati, che permettono all’IA di apprendere, adattarsi e migliorare nel tempo.

Nonostante i progressi significativi, l’IA è ancora lontana dal raggiungere l’obiettivo dell’intelligenza artificiale generale (AGI), una forma di IA capace di svolgere qualsiasi compito cognitivo che un essere umano potrebbe fare. Mentre l’IA attuale è altamente specializzata in compiti specifici, l’AGI rimane un obiettivo teorico e distante.

Luciano Floridi, filosofo ed esperto di etica digitale, sottolinea l’importanza di mantenere un approccio equilibrato verso l’IA, riconoscendo sia i benefici a medio termine sia i rischi di un eccessivo entusiasmo. Floridi avverte che l’hype attorno all’IA potrebbe portare a grandi delusioni se le aspettative non verranno soddisfatte nel breve termine.

Questa cautela è fondamentale per evitare errori del passato, come l’esuberanza irrazionale che ha preceduto la bolla delle dot-com. Comprendere i limiti attuali dell’IA e focalizzarsi su applicazioni realistiche e utili è essenziale per sfruttare al meglio il potenziale di questa tecnologia, senza cadere in aspettative irrealistiche.

Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale: tra adozione rapida e rischi di bolla

Negli ultimi decenni, ogni grande innovazione tecnologica ha seguito un percorso di adozione graduale che, nonostante il suo potenziale, ha richiesto anni, a volte decenni, per affermarsi su larga scala. Secondo un grafico fornito da BofA Global Research, tecnologie disruptive come la radio, la televisione, l’email e Internet hanno impiegato dai 15 ai 30 anni per raggiungere una diffusione di massa. Tuttavia, BofA suggerisce che l’intelligenza artificiale (AI) potrebbe infrangere questa tendenza, manifestando i suoi effetti in un periodo di soli 1-3 anni.

Lezione dal Passato: lenti progressi, grandi rivoluzioni

La storia ci insegna che ogni innovazione dirompente ha attraversato un ciclo di sviluppo che includeva una fase iniziale di grande entusiasmo, seguita da un periodo di disillusione, prima di raggiungere una piena integrazione nella vita quotidiana. La radio, inventata nel 1890, ha impiegato circa 30 anni per essere adottata su larga scala. Allo stesso modo, la televisione, sviluppata negli anni ’20, non è entrata nelle case fino agli anni ’50. Tecnologie più recenti come l’email e Internet hanno seguito percorsi simili, richiedendo tempo prima di diventare parte integrante della nostra vita e dell’economia globale.

Questi cicli di sviluppo sono spesso accompagnati da bolle speculative, dove il mercato si riempie di aspettative esagerate e investimenti non sempre basati su fondamentali solidi. Anche l’AI sembra seguire questo schema, con un entusiasmo crescente che potrebbe portare a rischi simili.

L’accelerazione dell’Intelligenza Artificiale

Secondo le stime di BofA, l’intelligenza artificiale potrebbe seguire un percorso di adozione molto più rapido rispetto alle tecnologie precedenti. Già oggi, l’AI sta trovando applicazioni in settori come la sanità, la finanza, l’automazione industriale e la logistica, apportando benefici tangibili. Si prevede che nei prossimi cinque anni, i margini operativi delle aziende nell’S&P 500 potrebbero aumentare di 200 punti base, generando risparmi operativi di circa 55 miliardi di dollari all’anno. Tale dato sembra ancora più sconvolgente se si pensa che secondo un sondaggio di dicembre 2024 di GoldmanSachs, solo il 6,1% di compagnie facenti parte dell’Sp500 usano attivamente programmi di calcolo o software con aiuto di IA.

Nonostante questa rapida espansione, vi è il rischio di cadere in una bolla speculativa. La storia recente offre esempi di bolle tecnologiche, come quelle delle dot-com, delle criptovalute e del mercato tecnologico cinese. L’entusiasmo eccessivo può farci perdere di vista le basi economiche necessarie per sostenere un’innovazione a lungo termine. Come avverte il filosofo Luciano Floridi, è cruciale mantenere una visione equilibrata per evitare che l’entusiasmo superi i fondamenti economici.

In conclusione, mentre l’AI rappresenta una svolta tecnologica senza precedenti con un potenziale di adozione rapido, è fondamentale affrontare questa rivoluzione con cautela, evitando gli errori del passato. Il futuro dell’intelligenza artificiale potrebbe essere luminoso, ma richiede una gestione attenta per evitare che si trasformi in una nuova bolla tecnologica.

Opportunità e rischi per un investimento nella IA

Benefici di investimento

L’intelligenza artificiale offre un ampio ventaglio di benefici, soprattutto in termini di efficienza e innovazione. L’automazione dei processi consente alle aziende di migliorare la produttività, ridurre i costi operativi e ottimizzare la gestione delle risorse. Settori come la sanità beneficiano enormemente dell’AI, con diagnostiche più rapide e precise, che riducono gli errori medici. In finanza, l’AI viene utilizzata per analizzare i dati e fare previsioni più accurate, ottimizzando i portafogli e migliorando la gestione del rischio. Le aziende che adottano soluzioni AI possono ottenere un vantaggio competitivo, grazie alla capacità di prendere decisioni più rapide e informate.

Inoltre, l’AI è un motore di innovazione in settori ad alta tecnologia, come la robotica e il machine learning, spingendo il progresso in ambiti come la mobilità autonoma e l’automazione industriale. Aziende che investono in queste tecnologie possono espandere la loro offerta e accedere a nuovi mercati, aumentando la loro competitività globale.

Rischi Associati all’AI

Nonostante i numerosi vantaggi, l’AI comporta alcuni rischi significativi. Un primo aspetto è la sicurezza dei dati e la privacy. Le tecnologie AI spesso richiedono l’elaborazione di grandi quantità di dati personali, sollevando preoccupazioni riguardo la protezione delle informazioni sensibili. Senza adeguate misure di sicurezza, i dati possono essere vulnerabili a furti o abusi. Secondo studi del fondo monetario internazionale risalenti a giugno del 2024, la cybersecurity sta diventando un settore che cresce di pari passo con l’Intelligenza artificiale, questo può essere visto da un aumento di oltre il 23% di attacchi dal 2023 a 2024, che si sono focalizzati sui settori pubblici e finanziari. La società di consulenza Mckinsey & Company specializzata nel tech afferma che il mercato della cybersecurity non è un trend, ma una vera e propria realtà che cresce del 15% annuo e stima di arrivare ad oltre 10,5 trilioni di dollari di capitalizzazione entro il 2025.

Un altro rischio è la disoccupazione causata dall’automazione. Settori come la produzione e i trasporti potrebbero vedere un ridimensionamento dell’occupazione a causa dell’introduzione di sistemi AI che sostituiscono i lavoratori umani. Inoltre, l’adozione massiccia dell’AI potrebbe ampliare le disuguaglianze economiche, concentrando i benefici in poche mani, aumentando il divario tra le classi sociali.

Infine, c’è il rischio di una dipendenza crescente dalle macchine. Se non ben regolata, l’AI potrebbe ridurre la capacità umana di prendere decisioni critiche e di affrontare situazioni impreviste. In contesti sensibili, come i sistemi giudiziari o la finanza, l’uso di algoritmi potrebbe sollevare dubbi etici sulla trasparenza e sulla giustizia delle decisioni prese dalle macchine.

Opportunità di Investimento nell’AI

Nel 2025 l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità di investimento significativa. Circa il 74% delle aziende prevede di investire in IA e IA generativa, con un crescente interesse anche per il settore dei cloud e la cybersecurity. L’espansione della IA stimolerà anche investimenti in infrastrutture e servizi correlati

Le prospettive di crescita sono supportate da investimenti previsti di 100 miliardi di dollari negli Usa 200 miliardi a livello globale.

La grande liquidità in circolazione aiuterebbe le start-up tecnologiche che sviluppano soluzioni innovative in settori come machine learning e robotica che già stanno attirando enormi flussi di capitale. Aziende consolidate, come Google e Microsoft, stanno investendo massicciamente nell’AI, rappresentando opzioni di investimento più sicure.

Tuttavia, è cruciale una diversificazione del proprio portafoglio. Sebbene l’AI abbia un alto potenziale di crescita, comporta anche rischi significativi, tra cui la volatilità e le problematiche etiche. Pertanto, è importante bilanciare gli investimenti in AI con altre asset class per ridurre l’esposizione al rischio.

Come investire nell’intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale (IA) non è solo un trend degli ultimi anni, ma una tecnologia strutturata con il potenziale di trasformare in modo radicale l’economia globale, il mercato del lavoro e l’efficienza operativa delle aziende. Questo concetto è stato più volte sottolineato da figure di spicco della finanza contemporanea, come Ray Dalio e Bill Ackman, che vedono nell’IA una forza di cambiamento epocale.

Nonostante le sue promettenti applicazioni, le prospettive future dell’IA rimangono ancora incerte. Da un lato, c’è chi teme che l’entusiasmo attorno a questa tecnologia possa portare a una sopravvalutazione delle aziende che la sviluppano o la utilizzano. Dall’altro lato, figure influenti come il CEO di NVIDIA, leader di mercato nel settore dei semiconduttori e dell’IA, suggeriscono che siamo solo agli albori di una nuova era. Una fase in cui l’IA non solo migliorerà il comfort personale attraverso innovazioni in robotica e mobilità, ma faciliterà anche le operazioni aziendali, aumentando la redditività e l’efficienza in molteplici settori.

Per gli investitori, cogliere le opportunità offerte dall’espansione dell’IA richiede strumenti finanziari adeguati.

Ecco una panoramica delle modalità più comuni per investire in questo settore in forte crescita.

Azioni di Società di AI

Investire in azioni di aziende che sviluppano tecnologie AI è una delle opzioni più dirette. Tra le principali società includiamo includono:

  • Nvidia (NVDA): leader nella produzione di chip per il machine learning.
  • Palantir (PLTR): si distingue per le sue piattaforme di analisi dei dati. Offre soluzioni altamente personalizzate che attraggono investitori orientati alla qualità.
  • Broadcom (AVGO): fornitore si semiconduttori. Ha un portafoglio diversificato che include prodotti essenziali per l’infrastruttura AI
  • Microsoft (MSFT): Investimenti significativi in AI attraverso la sua piattaforma Azure e collaborazioni con aziende come OpenAI.
  • Google (Alphabet) e Amazon: Entrambe utilizzano l’AI in molteplici aspetti del loro business.
  • C3.ai (AI): si concentra sulla fornitura di software per applicazioni AI aziendali.

Fondi comuni di investimento specializzati

Esistono fondi d’investimento che si concentrano esclusivamente sull’AI. Rispetto all’investimento in singole società consentono una maggiore diversificazione e di conseguenza una riduzione del rischio. Non è tuttavia la soluzione che noi consigliamo.

ETF (Exchange-Traded Funds)

Gli ETF offrono un modo conveniente per ottenere l’esposizione a un paniere di aziende nel settore dell’AI. E’ la soluzione che noi preferiamo e consigliamo.

Il principale vantaggio consiste nell’offrire un’ampia diversificazione di aziende coinvolte nell’IA con forte potenziale di crescita. La diversificazione riduce il rischio associato all’acquisto di singole società (stock picking).

Inoltre gli ETF hanno altri vantaggi:

  • Minori costi di transazione e gestione.
  • Maggiore liquidità.
  • Maggiore trasparenza.

In sintesi, mentre l’IA continua a evolversi, gli ETF rappresentano lo strumento efficiente e flessibile per partecipare a questa trasformazione, offrendo un equilibrio tra rischio e rendimento in un settore dalle prospettive molto promettenti, ma ancora in fase di sviluppo.

I migliori ETF per investire in Intelligenza Artificiale

Il mercato offre un’ottima scelta di ETF con esposizione al settore dell’intelligenza artificiale.

Considerando parametri come performance, costi di gestione, masse gestite e soprattutto benefici di diversificazione abbiamo selezionato 5 ETF.

Si differenziano dagli altri per i bassi costi di gestione e per una esposizione molto variegata al settore. Inoltre offrono un buon rapporto fra diversificazione e performance.

Analizziamo i cinque ETF focalizzati sull’intelligenza artificiale e la robotica:

  • Xtrackers Artificial Intelligence & Big Data UCITS ETF 1C (XAIX)
  • Amundi MSCI Robotics & AI ESG Screened UCITS ETF Acc (GOAI)
  • WisdomTree Artificial Intelligence UCITS ETF USD Acc (WTAI)
  • L&G Artificial Intelligence UCITS ETF (AIAI)
  • Global X Robotics & Artificial Intelligence UCITS ETF USD Acc. (BOTZ)

Le principali caratteristiche degli ETF AI

Xtrackers Artificial Intelligence & Big Data UCITS ETF 1C si distingue per la forte performance negli ultimi anni, registrando rendimenti superiori rispetto agli altri ETF. Questo può essere attribuito alla sua esposizione verso aziende leader nei settori dell’intelligenza artificiale e dei big data, che hanno beneficiato di una rapida crescita e innovazione tecnologica. Tuttavia, una maggiore performance è spesso accompagnata da una volatilità più elevata, un fattore che gli investitori devono considerare attentamente.

Amundi MSCI Robotics & AI ESG Screened UCITS ETF Acc, sebbene con una performance più moderata, integra un filtro ESG nei suoi criteri di selezione. Questo approccio non solo allinea il fondo ai principi di investimento sostenibile, ma può anche ridurre la volatilità a lungo termine, rendendolo una scelta interessante per gli investitori attenti alla sostenibilità.

WisdomTree Artificial Intelligence UCITS ETF USD Acc ha mostrato una performance relativamente più bassa rispetto a Xtrackers, ma offre una diversificazione più ampia nel settore dell’intelligenza artificiale. Questo può ridurre il rischio specifico di singole aziende, pur mantenendo un’esposizione significativa a questo mercato in crescita.

L&G Artificial Intelligence e Global X Robotics & Artificial Intelligence forniscono ulteriori opportunità di diversificazione. Il primo si concentra su un ampio spettro di aziende globali attive nell’intelligenza artificiale, mentre Global X ha un forte focus sulla robotica e l’intelligenza artificiale, beneficiando delle sinergie tra questi due settori.

Riassumendo, la scelta tra questi ETF dipende dalle preferenze personali degli investitori in termini di performance, volatilità, e considerazioni ESG.

Mentre Xtrackers offre un potenziale di rendimento elevato con una maggiore volatilità, Amundi fornisce un approccio più bilanciato e sostenibile. WisdomTree, L&G, e Global X completano l’offerta con ulteriori opzioni di diversificazione e focus settoriale, permettendo agli investitori di personalizzare la loro esposizione in base alle proprie strategie di investimento e tolleranza al rischio.

Nel grafico, tratto da Tradingview, è possibile visualizzare l’andamento degli Etf che abbiamo selezionato.

Considerazioni Finali

Nei giorni scorsi, subito dopo il suo insediamento, anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato investimenti per miliardi di dollari nell’IA, collaborando con le principali aziende hi-tech americane.

Il 2025 si profila come un anno cruciale per l’intelligenza artificiale, con potenzialità enormi ma anche possibili rischi. Gli investitori dovrebbero adottare un approccio equilibrato, diversificando i portafogli e monitorando attentamente le tendenze del mercato e le condizioni macroeconomiche. La capacità di adattarsi alle dinamiche in evoluzione sarà fondamentale per capitalizzare le opportunità offerte dall’IA, mentre si navigano le sfide associate a questo settore in rapida crescita.

Come precisiamo sempre, tale articolo ha una finalità puramente informativa e non costituisce in alcun modo un consiglio di acquisto o una sollecitazione d’investimento.

Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento devi considerare la tua esperienza in materia di strumenti finanziari, analizzare il tuo profilo di rischio e soprattutto avere ben chiari i tuoi obiettivi di investimento.

Data la sua complessità, l’acquisto di qualsiasi strumento finanziario non può mai prescindere da una corretta pianificazione finanziaria. Deve altresì far parte di una diversificazione di portafoglio efficace ed efficiente.

Proprio per questo ti consiglio di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente. Se vuoi ulteriori approfondimenti contattami.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente

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