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Migliori ETF Energie Rinnovabili e Come Investire

Tutto ciò che c'è da sapere per investire nelle energie rinnovabili attraverso gli ETF: come funzionano e quali sono i migliori.
Cosa trovi in questo post:
etf e come investire sull'energia rinnovabile

Cosa si intende per energia rinnovabile?

L’Energia rinnovabile è una fonte di energia che non si esaurisce nel tempo e che, allo stesso tempo, inquina in misura nulla o minima come acqua, sole, maree e vento.

L’utilizzo di energia rinnovabile è l’unica via percorribile per soddisfare il bisogno energetico mondiale in ottica di risparmio e riduzione dell’impatto ambientale.

Le Conferenze in favore della tutela ambientale

Nel 1972 la Conferenza delle Nazioni Unite di Stoccolma richiamò per la prima volta l’attenzione sul fatto che, per migliorare in modo duraturo le condizioni di vita, occorre salvaguardare le risorse naturali a beneficio di tutti. La Dichiarazione di Stoccolma fu la tappa fondamentale per porre l’accento su uno Sviluppo Sostenibile che avesse a cuore la tutela ambientale e del Pianeta, senza dimenticare aspetti sociali, economici e quelli relativi allo sviluppo.

D’allora seguirono negli anni numerose conferenze etichettate con varie sigle, come CMP17 (Protocollo di Kyoto nel 1997 poi ratificato nel 2013) o CMA4 (Accordo di Parigi, raggiunto nel 2015) fino ad arrivare alla COP27 di Sharm el-Sheikh, conclusasi in questi giorni. Questa doveva rappresentare l’occasione per l’attuazione dei propositi formulati in occasione della COP26 tenutasi a Glasgow lo scorso anno.

La situazione attuale

Peccato che nessuno avesse previsto che, a partire dal 24 febbraio 2022, con l’invasione russa in Ucraina, la situazione geopolitica mondiale sarebbe stata completamente stravolta.

L’imposizione delle sanzioni e il conseguente blocco delle forniture di gas e petrolio ha messo in ginocchio i Paesi che dipendevano dalle risorse che arrivavano proprio dalla Russia. Allo stesso tempo ha anche completamente cambiato il quadro energetico, al punto da ritornare addirittura al carbone per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica.

La situazione poi è complicata ulteriormente ad agosto con la visita a Taiwan di Nancy Pelosi, a seguito della quale la Cina ha sospeso i colloqui con gli Stati Uniti sul cambiamento climatico.

A questo scenario aggiungiamo poi il sabotaggio del Nord Stream 1 e 2. L’esplosione ha provocato un rilascio in atmosfera di circa 14 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Il 2022 é la dimostrazione di come i buoni propositi formulati in occasione delle varie conferenze vengano sistematicamente disattesi. Ciò perché alcuni Paesi non auspicano una trasformazione energetica sostenibile. Per certi versi verrebbe quasi da certificare l’inutilità di questi trattati che hanno come tema la tutela ambientale, ma non è così.

Potremmo pensar male perché ogni qualvolta siamo a un passo dall’abbandonare il petrolio scoppiano guerre o fatti che lo invitano a ricredersi.

In questo c’è molto di vero; ma arrestare il processo in favore di una trasformazione energetica e di una maggiore attenzione all’ambiente è pressoché impossibile.

Il nostro Pianeta ci presenta il conto

Nel 2022 abbiamo avuto condizioni climatiche estreme: siccità, alluvioni, carestie e scioglimento dei ghiacciai. E’ l’effetto dell’innalzamento medio delle temperature, destinate a salire di circa 1,5 gradi tra il 2030 e il 2050. A patto che non ci siano interventi incisivi tali da mutare lo scenario attuale.

Ciò che é accaduto nel 2022, da un punto di vista geopolitico, ha rallentato nel breve il processo in favore di una trasformazione energetica. Ma nel lungo periodo non può che accelerarlo!

Infatti il Mondo, dopo la guerra e i conseguenti blocchi di fornitura, ha provato con mano quanto sia essenziale l’indipendenza energetica da Paesi terzi e soprattutto dal petrolio. Tutto ciò per dire che il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto o della conferenza di Parigi non rappresentano dei costi o degli impedimenti per i singoli Paesi, ma delle grandi opportunità. Gli investimenti da fare miglioreranno il nostro Pianeta e offriranno ritorni economici impressionanti nel lungo periodo.

Inoltre chi non riuscirà a tenersi al passo sul tema ambientale e della trasformazione energetica sarà destinato inevitabilmente a un impoverimento economico, del quale dovrà rendere conto ai propri cittadini da un punto di vista politico e sociale.

Dalla riunione della COP27 di Sharm el-Sheikh è emersa una certa delusione e questo riflette lo strascico della situazione vissuta nel corso del 2022. Nel documento, tuttavia, si evidenzia la necessità della transizione a un sistema basato sull’energia rinnovabile e l’importanza di ridurre (e non eliminare) l’utilizzo dei combustibili fossili.

Il processo verso maggiori risorse in favore dell’ambiente è irreversibile.

La spesa pubblica e privata destinata agli investimenti in tale materia sarà destinata a incidere sempre più per le ragioni suddette. Nel grafico a fianco possiamo vedere come in Europa la spesa in favore della tutela ambientale veda una crescita costante in proporzione al Pil, con un’accelerazione dopo gli accordi di Parigi.

Nel mese di agosto negli Stati Uniti è stata approvata l’Inflation Reduction Act, ossia la legge sul clima che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni del 40% entro il 2030. Gli investmenti nella transizione energetica e climatica ammonteranno a più di 300 miliardi dollari. E’ il più grande investimento federale nell’energia pulita nella storia degli Stati Uniti.

La legge infatti include 60 miliardi di dollari da investire nella crescita delle infrastrutture legate all’energia rinnovabile, in particolare nella produzione di pannelli solari e turbine eoliche. Infine, include diversi crediti d’imposta rivolti a quei cittadini che sceglieranno i veicoli elettrici e renderanno le proprie case più efficienti dal punto di vista energetico.

Da qui possiamo capire come in ottica di Macro-Trend i settori Environment e Renewable Energy saranno fra quelli che incideranno maggiormente sulla crescita economica.

Consumo di energia per fonte

In questo grafico puoi notare la crescita del consumo di energia nel Mondo e la rispettiva ripartizione delle fonti utilizzate. Nei primi anni 2000 l’apporto di energia rinnovabile derivante dall’eolico e dal solare era praticamente inesistente, ma negli ultimi cinque anni la quota é aumentata. Lo stesso dicasi per l’energia idroelettrica.

Utilizzo delle fonti rinnovabili

In questo grafico invece puoi vedere le proiezioni fino al 2050, dal quale si evince come la quota delle fonti rinnovabili aumenterà decisamente. Biomasse e solare sono le fonti energetiche che avranno i tassi di crescita più importanti.

Come investire sulle energie rinnovabili

Quando parliamo di tutela ambientale e fonti rinnovabili, abbracciamo un campo talmente vasto al punto che è difficile identificare un settore ben preciso.

Per fare un esempio, la produzione di un pannello solare non coinvolge solo la ditta che vende il prodotto chiavi in mano. Riguarda tutta la filiera che contribuisce alla sua produzione, da chi estrae la materia prima come il silicio a chi invece fornisce i processori o gli apparecchi per la gestione dello stoccaggio energetico. Inoltre potremmo ricomprendere anche chi costruisce case munite di pannelli fotovoltaici o chi magari un domani fabbricherà auto a energia solare e così via. Come noterai si tratta di un settore estremamente ampio.

Migliori ETF sull’energia rinnovabile

Tuttavia al fine di semplificare ci atteniamo ad osservare i principali Etf che abbiamo estrapolato in materia.

ETF sulle energie rinnovabili

La lista comprende sia Etf specializzati nel settore dell’energia rinnovabile che Etf che investono in società che rispettano i requisiti richiesti per la tutela ambientale. Tra queste le società con basse o zero emissioni di Co2.

Di seguito elenchiamo le principali società divise per area:

Principali società che investono con criteri ambientali e nelle rinnovabili

Detto ciò il settore legato all’ambiente e all’energia rinnovabile avrà un tasso di crescita superiore alla media. Per questo motivo è opportuno considerarlo nella composizione di un portafoglio.

Tuttavia, data la sua complessità, l’acquisto di qualsiasi strumento finanziario non può mai prescindere da una corretta pianificazione finanziaria. Deve altresì far parte di una efficace ed efficiente diversificazione del Portafoglio. Il consiglio é sempre di rivolgerti al tuo consulente finanziario, naturalmente indipendente. Se vuoi ulteriori approfondimenti ti invito a contattarmi.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente

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