Cosa sono le minusvalenze?
Le Minusvalenze sono le perdite derivanti dalla vendita di uno strumento finanziario a un prezzo inferiore rispetto al prezzo di acquisto.
Le minusvalenze sono il contrario delle Plusvalenze che rappresentano, invece, il profitto ottenuto quando vendi uno strumento finanziario a un prezzo superiore al prezzo d’acquisto.
Mentre la plusvalenza origina un debito d’imposta e quindi devi pagare le tasse sul profitto realizzato, le minusvalenze creano un credito d’imposta. Ciò non significa che tu abbia il diritto di ricevere un rimborso di denaro, ma hai la possibilità di recuperare tale credito compensandolo con le plusvalenze generate nello stesso anno e nei quattro anni successivi. In pratica non pagherai imposte sino alla concorrenza delle minusvalenze realizzate.
Ecco che una gestione efficiente della fiscalità riguardante gli strumenti finanziari rappresenta un notevole valore aggiunto per i tuoi investimenti. In pratica riduci le imposte che devi pagare e di conseguenza guadagni di più.
E’ un aspetto a cui noi consulenti finanziari indipendenti attribuiamo particolare rilevanza nella pianificazione finanziaria dei nostri clienti.
Ti spiego i motivi.
Minusvalenze in scadenza: come funziona?
Normalmente quando apri un dossier titoli, salvo che tu non disponga diversamente, la banca applica il regime amministrato. E’ la soluzione più comoda per te, perché la banca fa da sostituto d’imposta e tu non dovrai inserire nulla nella dichiarazione dei redditi. Al momento della chiusura di un’operazione finanziaria si possono verificare i seguenti casi:
- vendi ad un prezzo più alto di quando hai comprato e realizzi una plusvalenza (capital gain).
- vendi ad un prezzo più basso di quando hai comprato e avrai una minusvalenza
Il Fisco italiano stabilisce che le plusvalenze sono tassate (dal 1° luglio 2014) con l’aliquota del 26%, ad eccezione dei titoli di stato ed organismi sovranazionali che sono tassati al 12,50%.
Le minusvalenze originano un credito fiscale che puoi recuperare nello stesso anno e nei quattro anni successivi. Potrai recuperarlo solo se effettuerai future operazioni sul tuo dossier titoli.
La scadenza delle minusvalenze è fissata al 31 Dicembre di ogni anno. Ad esempio, il 31 Dicembre 2024 scadranno le minusvalenze realizzate nel 2020, mentre le minusvalenze realizzate nel 2024 scadranno il 31 Dicembre 2028. Oltre all’anno in cui si verificano hai 4 anni di tempo a disposizione per recuperarle.
Fai attenzione a non perdere il tuo credito fiscale. È assolutamente nel tuo interesse recuperare tutto o, eventualmente, con qualche escamotage contabile, posticipare le minusvalenze in avanti nel tempo.
Altra cosa importante da sottolineare è che con il regime amministrato non puoi compensare guadagni e perdite derivanti da conti in banche diverse. Quindi se hai depositi titoli in più banche sappi che ogni banca opera tenendo conto solo delle operazioni che hai fatto presso di lei.
Come puoi ricostruire la tua situazione fiscale in banca?
La banca produce un documento detto “posizione fiscale”.
Si tratta di un elenco, in ordine di valuta di regolamento, di tutte le operazioni in strumenti finanziari riconducibili a uno stesso soggetto (codice fiscale).
Questo elenco ricomprende sia le operazioni che hanno generato una plusvalenza che quelle che hanno creato una minusvalenza.
Tutte le volte che guadagni la banca applica direttamente la tassazione, mentre quando si verifica una perdita la somma viene accantonata in uno “zainetto fiscale”. I futuri guadagni andranno progressivamente a ridurre e azzerare lo zainetto fiscale.
La differenza tra redditi di capitale e redditi diversi
Tutti i prodotti finanziari consentono di recuperare minusvalenze?
Purtroppo no, come puoi notare dalla tabella sotto. Il fisco italiano fa una distinzione tra prodotti finanziari che creano “redditi di capitale” e strumenti che creano “redditi diversi“.
I redditi di capitale sono i redditi dei quali si ha la quasi “certezza” dell’incasso al momento dell’acquisto. L’esempio tipico è la cedola di un Btp o di qualsiasi obbligazione (a meno di fallimento dell’emittente) ovviamente. Se ne deduce che i redditi di capitale possono essere solo positivi e non possono compensare le minusvalenze.
I redditi diversi sono i redditi che al momento dell’acquisto di uno strumento finanziario non sono “certi”. L’esempio tipico è il guadagno o la perdita derivante della vendita di un’azione. I redditi diversi possono quindi essere sia positivi che negativi.
Quindi la differenza tra le due tipologie di redditi non è solo nozionistica, ma incide direttamente sulla fiscalità, dal momento che le minusvalenze possono essere prodotte da tutti gli strumenti finanziari. Al contrario, possono essere compensate solo con gli strumenti che producono “redditi diversi”. L’esempio tipico è rappresentato dai fondi comuni di investimento e dagli ETF armonizzati. Quando li vendi in perdita crei minusvalenze, ma se li vendi in guadagno realizzi redditi di capitale e non puoi compensare le minusvalenze.
Prodotti finanziari e recupero delle minusvalenze
Generano “redditi di capitale” e quindi non possono compensare minusvalenze:
- gli ETF;
- i fondi comuni di investimento;
- le cedole delle obbligazioni;
- i dividendi delle azioni
Generano “redditi diversi” e, viceversa, consentono di recuperare minusvalenze:
- le azioni;
- le obbligazioni;
- gli Etc e gli Etn;
- i Certificates (su coupon e plusvalenza di prezzo);
- i Derivati (opzioni e futures)
Strumento | Compensazione |
Azioni | SI |
Obbligazioni | SI |
ETC | SI |
Certificates | SI |
Derivati (Opzioni e Futures) | SI |
Ti faccio un esempio pratico per farti meglio comprendere il tutto. Ho comprato 1000 azioni del titolo Alfa a 10 euro, investendo complessivamente 10.000 Euro. Ho rivenduto il titolo a 9 euro (controvalore 9.000 Euro), subendo una perdita (minusvalenza) di 1.000 euro. Pochi giorni fa ho venduto:
- Il Fondo comune Pinco Palla con guadagno di 2.000 Euro;
- l’azione Beta con un guadagno di 1.600 Euro
Minusvalenza e impatto fiscale
Quale impatto hai dal punto di vista fiscale?
Il guadagno derivante dal fondo comune costituisce un reddito di capitale. Pertanto pagherai sempre e comunque il 26% su 2.000 Euro di capital gain, pari ad una tassazione di 520 Euro. Viceversa il capital gain prodotto dall’azione Beta costituisce reddito diverso.
Quindi compenserai la minusvalenza pregressa e pagherai le tasse solo su 600 Euro (1.600 – 1.000).
Da ciò puoi capire l’importanza della diversificazione del Portafoglio anche dal punto di vista della tipologia degli strumenti che lo compongono.
Infatti se hai solo prodotti di risparmio gestito, come i fondi comuni e gli ETF, non riuscirai mai a compensare le minusvalenze pregresse e pagherai l’imposta tutte le volte che guadagni.
Cosa fare con le minusvalenze in scadenza a fine anno?
Per evitare di perdere il credito fiscale derivante dalla chiusura di operazioni in perdita del 2019, entro l’anno, devi generare guadagni (capital gain) derivanti da redditi diversi almeno per lo stesso importo.
A tal fine hai fai due possibilità:
- Vendere titoli in Portafoglio attualmente in guadagno;
- Acquistare strumenti creati ad hoc
Il primo caso è piuttosto chiaro. Se hai 1.000 Euro di Minusvalenze che scadono al 31/12 e hai in Portafoglio le azioni Pinco Palla che guadagnano 2.000 Euro, vendi entro Natale un numero di azioni Pinco Palla tale da compensare interamente la perdita.
Relativamente al secondo caso, negli ultimi mesi dell’anno vengono emessi Certificates della tipologia Maxi-Coupon, proprio con lo scopo di recuperare minusvalenze.
Il Maxi-Coupon è un certificato a capitale condizionatamente protetto con premio periodico che presenta un “maxi-premio”. In pratica prevede un coupon iniziale molto elevato (anche del 20-25%) e tanti premi periodici della stessa entità (nettamente inferiori) per il resto della vita del Certificato.
Si tratta di Certificates che incorporano nella prima cedola gran parte del rendimento potenziale che puoi ottenere durante la vita finanziaria del Certificate.
Negli ultimi anni sono state create ulteriori varianti di Maxi-Coupon con più maxi-premi o con il maxi-premio dopo alcuni mesi dall’emissione.
Se vuoi approfondire la conoscenza dei Certificates ti invito a leggere questo post.
In passato sono stato intervistato anche dal Sole 24 Ore.
Come avviene la compensazione?
Ipotizziamo che tu abbia 2.000 euro in scadenza. Il Certificate XY stacca il 15/12 un coupon del 20%. Tu acquisti il Certificate entro tale data per l’importo di 10.000 euro nominali ed il 15/12 incassi 2.000 euro che ti servono per compensare e azzerare la minus in scadenza.
Va precisato che nessuno ti sta regalando soldi. Lo stesso Certificate dopo lo stacco del coupon varrà esattamente il 20% meno di prima. Questo escamotage fiscale ti consente però di rimandare nel tempo la minusvalenza.
Il trattamento fiscale delle minusvalenze con i Certificates
A questo punto è però opportuno chiarire che non tutte le banche o broker permettono la compensazione delle minusvalenze nello stesso modo.
Alcune, che definirei più efficienti, ti consentono di recuperare immediatamente le minusvalenze, scaricando lo zainetto fiscale come chiarito nell’esempio precedente. Tra queste ricordiamo: Allianz, Azimut, Banca Fideuram, Banca Generali, Banca Sella, Binck, BNL, Che Banca, Credem, Credit Agricole, Directa, Fineco, Intesa San Paolo, Mps.
Altre banche invece seguono una strada diversa: diminuiscono il prezzo di carico del Certificates di un importo pari alla cedola incassata. In questo caso, oltre che generare le plusvalenze devi anche realizzarle. In caso contrario recupereresti la minusvalenza solo alla scadenza del Certificate.
Per ritornare all’esempio precedente ho comprato 10 pezzi del Certificate XY a 1.000. Il 15/12 incasso comunque il Coupon di 2.000 al lordo senza la ritenuta fiscale. La Banca non abbassa lo zainetto fiscale, ma porta il valore di carico a 800 (1.000 pagato all’acquisto meno il 20% incassato dalla cedola del Coupon).
È evidente che in questo caso il beneficio fiscale lo ottengo solo, nel momento di vendita o scadenza del Certificate. Le banche che applicano questa metodologia, che io ritengo discutibile, sono: Banca Carige, Banca Mediolanum, Banco BPM, Bper, Credito Valtellinese, Deutsche Bank, Iw Bank, Ubi, Unicredit, Unipol e We Bank
Compensazione delle minusvalenze: un esempio
Hai comprato 1.000 azioni della società Delta a 5 euro, investendo complessivamente 5.000 Euro. Dopo un mese le rivendi a 4 euro, incassando 4.000 Euro. Hai realizzato una minusvalenza di 1.000 Euro (4.000 – 5.000).
Dopo due mesi compri 10.000 azioni Gamma a 2 Euro, investendo 20.000 Euro. Le rivendi dopo un anno a 2,50 Euro, incassando 25.000 Euro. In questo modo hai realizzato un guadagno di 5.000 Euro. Se non avessi minusvalenze da recuperare pagheresti l’imposta sui capital gain pari a 1.300 Euro che è il 26% del guadagno di 5.000 (25.000 – 20.000. Siccome però hai una minusvalenza da recuperare di 1.000 Euro, pagherai l’imposta del 26% solo su 4.000 (5.000 è la plusvalenza – 1.000 minusvalenza).
Voglio ricordarti che i Certificates sono strumenti complessi pertanto ti invito a prestare molta attenzione!
Soprattutto ti consiglio di evitare di acquistarli in fase di sottoscrizione. Le banche tradizionali te li propongono solo in sottoscrizione perché guadagnano elevate commissioni (mediamente dal 3 al 5%, con picchi anche al 10%).
Noi di Consulenza Vincente abbiamo creato un’importante partnership nella gestione dei Certificates.
Nello scenario attuale di mercato ritengo che sia strategico investire in questi strumenti una quota non superiore al 20% del tuo Portafoglio.
Per approfondire l’argomento e avere maggiori informazioni, contattami. Se hai minusvalenze che non hai ancora recuperato e scadono entro l’anno, è il momento di accelerare i tempi. Se invece scadranno nei prossimi anni, prepararti comunque per tempo per recuperarle senza ansia.
Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente
Domande frequenti sulle Minusvalenze
Come si recuperano le minusvalenze?
Le minusvalenze possono essere recuperate nell’anno in cui si verificano e nei quattro anni successivi. Le minusvalenze scadono alla fine di ogni anno solare; pertanto il 31 Dicembre 2024 scadranno le minusvalenze maturate nel 2020.
Tutti gli strumenti finanziari, se realizzo perdite, creano minusvalenze, ma non tutti gli strumenti finanziari mi consentono di recuperarle.
Infatti il Fisco italiano distingue tra redditi di capitale e redditi diversi.
Appartengono ai redditi di capitale interessi, utili e proventi derivanti da un impiego stabile del capitale. Di questa categoria fanno parte:
- le cedole di obbligazioni;
- i dividendi di azioni;
- gli interessi di conto corrente;
- i proventi distribuiti da fondi, etf e sicav;
- il guadagno derivante dalla vendita di fondi comuni, Etf e sicav
- i redditi derivanti da polizze di investimento e contratti assicurativi
Appartengono ai redditi diversi quei redditi di natura finanziaria relativi ad eventi incerti. In questa categoria rientrano i guadagni derivanti dalla compravendita di:
- azioni;
- obbligazioni;
- certificates;
- Etc
- Derivati (futures e opzioni)
Dove inserire le minusvalenze nel 730?
Qualora un investitore scelga il regime dichiarativo, le minusvalenze sono riportabili in diminuzione di eventuali plusvalenze della medesima categoria di prodotti realizzati nei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto anno. Devono essere riportate nella colonna 5 del rigo RT94.
Come compensare le minusvalenze da ETF?
Nel momento in cui realizziamo una perdita (minusvalenza) derivante dalla vendita di un Etf, il fisco italiano ha reso impossibile la compensazione con altri proventi di Etf successivi (sia in termini di interessi che di plusvalenze)
Il legislatore ha distinto tra redditi diversi e redditi di capitale. Pertanto potrò compensare le minusvalenze di Etf nell’anno in cui si verificano e nei quattro anni successivi solo con:
- azioni;
- obbligazioni;
- certificates;
- Etc;
- Derivati (futures e opzioni).
Come compensare minusvalenze da fondi?
Per il fisco italiano le minusvalenze e le plusvalenze dei fondi comuni hanno una natura fiscale diversa. Le minusvalenze sono considerate redditi diversi, mentre le plusvalenze sono considerate (stranamente) redditi da capitale. Pertanto non sono compensabili tra loro. Potrò quindi compensare le minusvalenze nell’anno in cui si verificano e nei quattro anni successivi solo con altri redditi diversi.
Tali redditi diversi possono derivare dalla compravendita di azioni, obbligazioni, certificates, Etc e strumenti derivati (futures e opzioni).
Come compensare le minusvalenze da azioni?
Le minusvalenze su azioni fanno parte della categoria dei redditi diversi. Per tutti coloro che si avvalgono del regime amministrato possono essere compensate nell’anno in cui si verificano e nei quattro anni successivi. Pertanto entro il 31 dicembre 2024 si potranno recuperare le minusvalenze maturate nel 2020 con eventuali plusvalenze.
Le minusvalenze di azioni possono essere recuperate con le plusvalenze generate dalla compravendita di altri strumenti finanziari che generano redditi diversi, quindi con altre azioni, obbligazioni, certificates, Etc e derivati (futures e opzioni).
89 Responses
Ho generato circa 100.000 euro di minusvalenza, non so come fare per recuperare, in portafoglio non ho piu nulla
Buongiorno ho avuto minusvalenze per un totale di oltre 6000 euro nei 4 anni precedenti in una piattaforma di trading online. Io non le ho mai dichiarate sul 730 queste minusvalenze ma in questo anno ho avuto plusvalenze per circa 10000 euro. Il prossimo anno con la dichiarazione dei redditi posso sottrarre queste minusvalenze per pagare le tasse o dovevo dichiararle prima e sono perse? Grazie per l’attenzione e buona giornata.
Buonasera Sig. Alfonso se nella piattaforma di trading on line si avvale del regime amministrato, ha la possibilità di recuperare le minusvalenze nell’anno in cui si è verificata e nei 4 anni successivi. In caso contrario Le consiglio di contattare un suo fiscalista di fiducia.
come recupero le minusvalenze 2015 al 31 12 2019 sul regime risparmio amministrato. grazie
Buonasera Rosella,
mi contatti telefonicamente che valutiamo il da farsi.
Salve la banca mi ha comunicato che ho accantonato circa 2000 euro di minusvalenza relativa agli ultimi 5 anni.Ma oggi non ho più investimenti, quindi cosa mi accade?
Salve la banca mi ha comunicato che ho accantonato circa 2000 euro di minusvalenza relativa agli ultimi 5 anni.Ma oggi non ho più investimenti, quindi cosa mi accade? Sono per caso a debito con la banca?Mi spiegate? .Vu ringrazio anticipatamente.
Buongiorno Gabriella, le 2.000 euro di minusvalenze significa che lei ha un credito verso il fisco e può recuperarlo nell’anno in cui si verificano le minusvalenze e nei quattro anni successivi. Qualora i suoi investimenti non maturino, successivamente alla realizzazione delle minusvalenze, dei guadagni, lei perde questo credito nei confronti del fisco. Ma se non effettua più investimenti lei non ha nessun debito da saldare
Complimenti
Quali possono essere i titoli sui quali investire per recuperare minusvalenze generate nel 2016? Grazie
Buonasera Matteo, come già detto in precedenza ad altre persone che mi hanno scritto, io faccio il consulente finanziario indipendente. Mi occupo di gestire il patrimonio dei miei clienti, da un punto di vista finanziario e non solo. La normativa vigente impone di fare la cosiddetta profilatura del cliente prima di dare raccomandazioni personalizzate. Giustamente non è corretto dare input operativi senza conoscere in modo approfondito la conoscenza del cliente, la sua esperienza, il profilo di rischio, obiettivi ecc. ecc. Cordiali saluti
Lei suggerisce l’acquisto di “CERTIFICATES” (prodotto finanziario che non conosco bene) per recuperare le minusvalenze, ma per poter valutare la convenienza, ho bisogno di conoscere:
– quanto rendono i “certificates”;
– quanto costa la sua consulenza.
Grazie.
Vittorio
Sig. Vittorio, mi contatti pure al mio cel. Il tutto va valutato caso per caso. Non si può dire quanto rendono i certificates! Ne esistono migliaia ed il rendimento dipende da un sacco di variabili. Il costo della consulenza dipende dall’importo del patrimonio oggetto di consulenza e dalla sua complessità.
Buonasera Vittorio, mi contatti in pvt che ne parliamo. E’ impossibile sintetizzare in una risposta un universo complesso come quello dei Certificates. La nostra gestione, da inizio anno, ha un rendimento positivo a doppia cifra.
salve, ma in caso di regime dichiarativo le minusvalenze come possono essere recuperate? Detraendole dalle eventuali tasse da pagare tipo irpef ecc.? grazie
E’ una domanda che è bene girare ad un fiscalista (commercialista). Io sono un consulente finanziario. Il regime fiscale va scelto entro la fine dell’anno, pertanto scelto il regime dichiarativo è possibile compensare tutto a fine anno (minusvalenze e plusvalenze), al contrario di ciò che avviene nel regime amministrato in cui la contabilizzazione fiscale avviene nel momento in cui si effettua l’operazione. Pertanto se vendo in guadagno mi viene addebitata l’imposta sul capital gain (se non ho minus pregresse).
Buongiorno,posso recuperare delle minusvalenze con BTP ITALIA?
Buongiorno Fiorenza, certamente sì. Tutti gli strumenti che generano una plusvalenza in conto capitale vanno a ridurre minusvalenze pregresse. Quindi anche il BTP Italia
Ho circa 17mila euro di minusvalenze fiscali per delle perdite su MTA. Scadono a fine 2020, come posso agire per recuperare qualcosa?
Buonasera Alessando, mi contatti in pvt che ne parliamo. Cordiali saluti.
Grazie ai vostri consigli sono riuscita a recuperare interamente le mie minusvalenze che mi angosciavano. Ottima la gestione in Certificates! Ha risolto tutti i miei problemi. Meno male che ci sono i consulenti finanziari indipendenti bravi!
Grazie Patrizia, sono contento che abbia avuto modo di apprezzare la nostra gestione in Certificates. Dall’inizio dell’anno ha un rendimento positivo a doppia cifra!
salve ho una minusvalenza di 1.562,264 EUR accumulata tra 2016 e 2017 e ho appena venduto un ETF ( 10000 pezzi) a 0.81 € comprato a 0.6214. quindi 8100 contro 6214 €.
Recupererò qualcosa? se si quanto e come? grazie 1000
scusate è un ETC. Ripeto il quadro complessivo 1.562,264 EUR di minusvalenza. Venduti 10000 ETC a 0.81 contro 0.6214 di acquisto. Recupero? in che modo e importo?
Buona sera Paolo, gli Etc consentono sempre di recuperare minusvalenze pregresse. La banca fa da sostituto d’imposta e calcola in automatico la plusvalenza che viene portata in diminuzione dalle minusvalenze passate. Nel Suo caso (0,81-0,6214)= 0,1886×10000= 1.886 Euro. Dai 1.886 euro porta in detrazione interamente le minus (1.562,264) e va pagare il 26% esclusivamente sulla differenza: (1.886 – 1.562,264) = 323,736×26% = 84,17 Euro
buongiorno posso trasformare minusvalenze in regime amministrato in regime dichiarativo? se si le scadenze per il recupero quali sono? grazie cordiali saluti
Buonasera Sig. Paolo, è possibile passare da regime amministrato a regime dichiarativo, ma la variazione ha effetto solo dal 01/01 dell’anno successivo. A tal fine chiuderà il deposito in regime amministrato e la banca rilascerà la certificazione delle minusvalenze con le relative date di scadenza (il c.d zainetto fiscale) che potrà essere utilizzato in dichiarazione dei redditi a compensazione delle plusvalenze. Le consiglio comunque prima di parlare con il suo commercialista. Cordiali saluti
buongiorno ho letto sul sito dell’agenzia delle entrate che in base alla circolare del n 72 del 2-9-2016 per i privati che guadagnano più di 50000 euro da compravendita di bitcoin devono pagare le tasse. questo dovrebbe valere anche per chi perde più di 50000 euro da compravendita di bitcoin. io vorrei recuperare una perdita che metterò come minusvalenza nel mio 730 di circa 50000 euro si può fare con i certificates? o in altra maniera? grazie
Ho avuto comunicazione da Bancoposta di una minusvalenza generata da fondi in regime amministrato devo dichiarala e come?Grazie
Gentile Sig.ra Giovanna, non deve dichiarare la minusvalenza generata dal fondo di Bancoposta. Bancoposta, come le banche fa da sostituto d’imposta: significa che trattiene per conto suo l’imposta sul capital gain se e quando guadagna. Allo stesso modo deve anche certificare le eventuali minusvalenze nel momento in cui si dovessero verificare. Venendo al Suo caso specifico, Lei non deve inserire la minus nella dichiarazione dei redditi, ma ha tempo l’anno in cui si è verificata e i quattro anni successivi per recuperare la perdita realizzata. Per fare ciò però non deve investire in altri fondi; infatti la fiscalità su questi argomenti è penalizzante e tutte le volte che dovesse guadagnare paga il 26% sull’utile a prescindere da minusvalenze realizzate in precedenza. Capisco che risulta un po’ complicato, ma se ha bisogno di ulteriori chiarimenti La invito a contattarmi telefonicamente.
Salve posso recuperare anche minusvalenze su titoli quotati nella borsa Usa ???
Buon pomeriggio, pubblico integralmente la Risoluzione N. 71/E/2016 del 2 Settembre relativa ad Operazioni di trading online: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Nelle operazioni di trading online, i broker esteri non rientrano tra i soggetti previsti dalla normativa sul risparmio amministrato che possono agire come sostituti d’imposta in Italia, pertanto il contribuente deve indicare i redditi diversi derivanti dai rapporti con tali broker nel quadro RT, denominato “Plusvalenze di natura finanziaria” , sezione II, righi da RT 21 a RT 30, di UNICO PF 2016. Invece le eventuali quote residue delle minusvalenze risultanti dalla sezione II devono essere riportate nel rigo RT93, colonna 5. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 71/E del 2016.
Con la risoluzione n. 71/E del 2016, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito all’applicazione della normativa sul risparmio amministrato nell’ambito delle operazioni di trading online.
Nello specifico l’interpello chiedeva indicazioni circa la legittimità della deducibilità delle perdite,
mediante l’indicazione dell’importo totale delle stesse, con la relativa conservazione delle dichiarazioni rilasciate dai vari Direzione Centrale Normativa broker, ove si evince l’investimento iniziale e la somma eventuale riscossa per l’operazione di trading, ovvero, nel caso di mancata riscossione rispetto l’investimento effettuato, la perdita subita.
Inoltre l’istante chiedeva la legittimità di richiedere ai broker presso i quali intrattiene i rapporti, l’applicazione regime del risparmio amministrato, e le formalità da rispettare per non incorrere in irregolarità di carattere fiscale nel caso in cui tale regime venisse applicato da broker situati in paesi UE o Extra UE e, in particolare, in paesi a fiscalità privilegiata.
La soluzione delle Entrate
Partendo da un’analisi della natura civilistica dei contratti Forex e delle Operazioni Binarie, l’Agenzia arriva a sostenere che, in entrambi i casi, ai fini del calcolo dell’imponibile, trova applicazione l’art. 68 TUIR , secondo cui i redditi sono costituiti dalla somma algebrica dei differenziali positivi o negativi, nonché degli altri proventi od oneri, percepiti o sostenuti, in relazione a ciascuno dei rapporti indicati.
In ragione di ciò, il contribuente deve indicare tali redditi nel quadro RT del modello UNICO PF e autoliquidare l’imposta eventualmente dovuta. Mentre, l’eventuale eccedenza delle minusvalenze risultante nel medesimo quadro RT potrà essere portata in deduzione delle plusvalenze realizzate nei quattro periodi d’imposta successivi.
Quanto invece alla richiesta specifica di applicazione del risparmio amministrato, afferma l’Agenzia che può essere esercitata soltanto in presenza di uno stabile rapporto di mandato, di deposito, custodia o amministrazione presso banche, società di intermediazione mobiliare, società fiduciarie e società di gestione del risparmio residenti in Italia, nonché presso stabili organizzazioni in Italia dei medesimi soggetti non residenti, Poste Italiane S.p.A. e agenti di cambio.
Tale opzione può essere esercitata anche in relazione ai redditi appartenenti a quelli della stessa categoria di oggetto di interpello con l’ulteriore condizione che i predetti soggetti intervengano in tali rapporti come intermediari professionali o come controparti.
Questo regime comporta l’applicazione e il versamento dell’imposta sostitutiva del 26% sui predetti redditi da parte degli intermediari abilitati e, conseguentemente, solleva i contribuenti dall’obbligo di includere i redditi diversi di natura finanziaria nella propria dichiarazione dei redditi.
Nel caso di specie, tenuto conto che i broker esteri non sono uno dei soggetti previsti dalla norma che possono agire come sostituti d’imposta in Italia, si ritiene che il contribuente debba indicare i redditi diversi derivanti dai rapporti in oggetto nel quadro RT (denominato “Plusvalenze di natura finanziaria”), sezione II, righi da RT21 a RT30, di UNICO PF 2016.
Le eventuali quote residue delle minusvalenze risultanti dalla sezione II devono essere riportate nel rigo RT93, colonna 5.
Ai fini del calcolo delle plusvalenze/minusvalenze, il contribuente si deve avvalere delle certificazioni rilasciate dai broker esteri, che devono essere conservate dal contribuente ai fini di un eventuale riscontro richiesto dagli organi dell’Amministrazione Finanziaria.
Si fa presente, inoltre, che i rapporti che il contribuente detiene con i broker esteri rientrano tra i contratti derivati e altri rapporti finanziari stipulati al di fuori del territorio dello Stato, pertanto tali rapporti devono essere indicati nel quadro RW della propria dichiarazione annuale dei redditi, in quanto tali rapporti sono suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia; e inoltre sono assoggettati all’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero.
Buonasera, nel 2014 ho dovuto vendere delle azioni nel 2014 subendo una minusvalenze di circa € 9.000,00, e sono in regime di tassazione amministrato.
Adesso con un’altro operatore ho la possibilità di potere vendere delle azioni e recuperare quasi la metà delle minus che stanno per scadere. La domanda è : come posso compensare? la banca attuale può verificare le mie minusvalenze subite da un altro operatore? o devo farmi rilasciare una certificazione dalla vecchia banca?
La ringrazio anticipatamente
Marcello
Buonasera Sig. Puglisi, domanda interessante che riguarda sicuramente molti altri lettori. Per poter recuperare le minusvalenze realizzate ha due strade:
1) trasferisce le azioni in guadagno nella banca in cui ha realizzato in precedenza le minusvalenze;
2) Si fa certificare le minusvalenze dalla banca in cui sono maturate e se le fa caricare nella banca in cui ha le azioni in guadagno. Per fare ciò, però, il deposito in cui ha realizzato le minus deve essere vuoto e deve essere estinto. In caso contrario deve seguire il punto 1.
Cordiali saluti
Buonasera e complimenti!
Ho comprato delle obbligazioni a 100 ed ora valgono 104, se le vendo realizzando una plusvalenza, posso compensarla con delle minusvalenze pregresse che ho in zainetto?
Grazie per un suo aiuto
Buonasera Sig. Nicola, certamente la plusvalenza realizzata va prima a compensare le minusvalenze pregresse. Solo quando saranno azzerate inizierà a pagare il capital gain. Cordiali saluti
Attualmente ho minus valenze per circa 10 mila euro.
Per poter utilizzare queste minus valenze intenderei prima della fine dell’anno vendere, e il giorno dopo ricomprare, il btp decennale in mio possesso per una quantità di 320 mila euro, che ora vale 360.300 euro.
Il prossimo anno 2020 mi si profilano altre minus valenze per la scadenza di obbligazioni in try e in zar, che mi genereranno minus valenze per presumibili 30-40 mila euro.
Ora chiedo quanto segue:
Nell’effettuare ora questa citata vendita e poi riacquisto del btp decennale, per massimizzare i vantaggi devo vendere e riacquistare tutti i 320 mila, o farlo su una quantità minore per esempio solo un terzo?: in modo da utilizzare le minus valenze anche per il prossimo anno.
– Mi conviene aspettare la fine dl prossimo anno o è indifferente?
Io ora farei l’operazione solo per la parte di Btp che Le consente di azzerare le minusvalenze in scadenza. Ciò allo scopo di limitare il costo delle commissioni di negoziazione in vendita ed in riacquisto del Btp (ovviamente qualora siano calcolate in %).
Un mio cliente ha avuto una minusvalenza nella propria posizione titoli.
Vorrebbe poter compensare tale minusvalenza con l’utile derivante dalla distribuzione di riserve della propria società (è socio di S.r.l.).
E’ forse possibile? grazie
Non è possibile, salvo che la minusvalenza si sia verificata in un deposito con regime dichiarativo
Salve, ho venduto un titolo in perdita, ha generato le minusvalenze, sono in regime amministrativo e il deposito è vuoto, come posso recuperarli, sono in bancoposta.
Buongiorno, deve prima chiudere il deposito titoli e farsi certificare la minusvalenza. Una volta che Bancoposta le ha rilasciato tale certificazione può farla caricare sul dossier titoli di una nuova banca. Li’ avrà 5 anni di tempo per recuperare le minus dall’anno in cui si sono realizzate.
Salve, intanto complimenti per il suo livello di professionalità. Avevo delle minusvalenze pari a 16600 euro che scadono a dicembre 2023 (prodotte nel 2019). Da giugno 2022 ne ho recuperate 10mila solo tramite azioni. In portafoglio ora sono arrivato ad avere 50mila euro di azioni suddivise tra una 25ina di azioni e se il.mercato continua ad andare bene potrei recuperare tutto ma nn e detto.Il mio amministrato e in intesa Paolo.
Domande: 1) cosa farebbe x aumentare possibilità di recuperare tutto?
2) certificates non conosco il prodotto e nn mi fido. Su intesa quale certificates consiglia (possibilmente con Isin o nome esatto in modo da non sbagliarmi)
Grazie e rinnovo i miei complimenti.
Riccardo
Buongiorno Sig. Riccardo, la normativa fa assoluto divieto di consigliare strumenti finanziari a investitori se prima non è stato fatto il questionario Mifid e la cosiddetta profilatura. Le consiglio pertanto di contattarmi direttamente qualora voglia consigli personalizzati. Cordiali saluti
Posso compensare minus vsl maturate anni 2017 18 19 da borsa con plus da vendita oro fisico fattutato 2020…grajv
Buongiorno, è possibile compensare le minus realizzate solo se in banca aveva scelto il regime dichiarativo. Non è possibile se aveva optato, come è probabile, per il regime amministrato.
Buonasera, innanzi tutto le faccio i complimenti per l’articolo. E’ tutto molto chiaro. Volevo sottoporle la mia situazione. Mia moglie con fideuram ha circa 65.000€ investiti in fondi attivi e ceritificati che oggi valgono circa 53.000€ (con la crisi di quest’anno). Siccome voglio vendere tutto per investire in strumenti più efficienti. Quando venderà, se non ho capito male, verranno generate 12.000€ di minusvalenze (se non scendono ancora di valore). Per recuperare devo generare delle plusvalenze con azioni, etc o certificati sempre con fideuram. La mia domanda è: se le commissioni di trading di fideuram fossero troppo alte, posso trasferire le minusvalenze su Directa per operare tramite quel broker? Sono entrambi in regime amministrato. Immagino che il conto su Directa debba essere intestato a lei. La ringrazio per l’eventuale risposta.
Buongiorno e grazie per i complimenti. Una volta venduti tutti i prodotti presenti su Fideuram dovrà chiudere il deposito e richiedere la certificazione fiscale alla banca. Tale certificazione dovrà poi farla caricare sul nuovo dossier intestato a sua moglie. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti
Buonasera,
Ho realizzato una minusvalenza coi dei BTP un mese fa’, posso compensarla vendendo entro l’anno un azione che ho in gain?
Buonasera, certamente sì. La minusvalenza può essere recuperata con azioni, Etc e Certificates.
Buonasera
Chiedo gentilmente se avere un titolo azionario in portafoglio dichiarato fallito, po’ essere usato per avere delle minusvalenze.
Buona serata.
Buongiorno Sig. Mario, le minusvalenze fiscalmente detraibili sono esclusivamente quelle generate dalla vendita di titoli in perdita. Non ha senso, ma ad oggi la Normativa non consente di recuperare le perdite derivanti da titoli società fallite.
Cordiali saluti
Buonasera sig Taccuso, come faccio a calcolare quanti Buoni fruttiferi comprare per compensare 4500 euro di minus ? E soprattutto qual è la procedura? devo dichiarare il mio minus alle poste?
Buongiorno, l’intermediario fa da sostituto d’imposta, di conseguenza in automatico “tiene in memoria” la sua posizione fiscale e le consente di recuperare le minus nell’anno in cui si realizzano e nei quattro successivi. Ciò premesso per recuperare le minus può utilizzare: azioni, etc e Certificates. Con i tassi attuali, prossimi allo zero, non recupererà mai 4.500 Euro acquistando altri Buoni Fruttiferi.
Sig. Taccuso buonasera.
Ho contattato l’Agenzia delle Entrate per chiedere come recuperare il credito di imposta delle mie minus-valenze (che non posso recuperare in banca).
Mi hanno suggerito di allegare al mio 730, il modello Redditi PF 2020.
Ma ho visto che ci sono 3 fascicoli, 1, 2 e 3, ciascuno con varie sezioni.
Quale dei 3 devo usare da allegare al 730 e quali sezioni dovrò compilare?
Grazie
Buonasera, dovrebbe rivolgersi ad un commercialisti. Io faccio il consulente finanziario e mi occupo della fiscalità degli strumenti finanziari, ma non di dichiarazione dei redditi. Cordiali saluti
Salve, volevo sapere se avendo delle minusvalenze date da prodotti derivati (azioni comprate su etoro e che quindi risultano essere derivati) queste possono essere compensate da plusvalenze effettuate negli anni successivi. Inoltre volevo sapere in quale dei quadri della dichiarazione dovrei indicare queste minusvalenze effettuate su etoro.
Grazie mille
Le minusvalenze originatesi in regime dichiarativo possono essere compensate da plusvalenze realizzate in anni successivi su altre banche che applicano il regime dichiarativo. Per tutto ciò che riguarda la compilazione della dichiarazione dei redditi è bene che si rivolga al Suo commercialista.
Buongiorno, se io ho delle minusvalenze con Degiro e delle azioni in guadagno con una banca tradizionale, posso chiedere di passare in regime dichiarativo con la banca, l’anno prossimo vendere in guadagno quelle della banca e co pe sare le minus di Degiro? Grazie mille
Buongiorno Sig. Parmigiani, non è possibile compensare plusvalenze e minusvalenze create con regimi fiscali diversi. Però a fine anno può chiedere alla banca che attualmente applica il regime amministrato di passare al regime dichiarativo. In questo modo nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno potrà dare al suo commercialista tutta la documentazione per poter compensare le minusvalenze realizzate tramite Degiro.
Buongiorno,
ottimo articolo! Ho una semplice domanda, esiste in Italia la cosiddetta “wash sale rule”? Ossia ad esempio vendo un’azione in perdita e la riacquisto subito dopo al solo fine di generare una minusvalenza. La minusvalenza è lecita? (in USA no ma è difficile trovare informazioni per l’Italia). Grazie!
Buongiorno Daniele. è possibile creare una minusvalenza vendendo ad esempio oggi e riacquistando in un giorno diverso. La cosa è perfettamente lecita e si fa in genere quando non si hanno minusvalenze pregresse e si ha, ad esempio, in portafoglio un’azione in guadagno e un titolo in perdita. Per non pagare tasse si vende prima il titolo in perdita e successivamente l’azione in guadagno. In questo modo posso compensare il tutto. Poi l’indomani ricompro il titolo che ho venduto in perdita al solo scopo di generare la minusvalenza.
Grazie per la veloce risposta, vale anche se vendo e riacquisto nello stesso giorno?
No, è importante che ci sia almeno un giorno di stacco tra vendita e riacquisto dello stesso strumento finanziario.
Buonasera,
è possibile compensare minusvalenze (derivate da fondi d’investimento) con plusvalenze derivate da criptovalute?
Buongiorno Giuliana, se ha strumenti che replicano l’andamento delle Criptovalute (si chiamano ETP) tali strumenti consentono di recuperare le minusvalenze in quanto producono redditi diversi. Sono strumenti però non acquistabili sulle banche tradizionali ma negoziabili su piattaforme come Fineco.
Per approfondimenti La invito a contattarmi a info@consulenzavincente.it
Buongiorno,
premettendo di essere in regime fiscale dichiarativo, mi pare di aver capito che non è possibile, nonostante si tratti di redditi diversi, compensare minus derivanti da azioni con plus derivanti da criptovalute pure (no etp ecc) Corretto?
La delega fiscale appena approvata prevede l’armonizzazione tra i vari tipi di redditi e delle relative minus e plus. Dunque, quanto sopra, dovrebbe decadere e permettere la compensazione?
Grazie
La regolamentazione riguardante le criptovalute è, al momento, ancora alquanto nebulosa e presta il fianco ancora a parecchie interpretazioni. Le consiglio pertanto di rivolgersi a degli esperti fiscali in materia.
Buongiorno , se ho capito bene se vendo un titolo azionario “A” su cui ho una minusvalenza di 10.000 e pochi minuti dopo vendo un altro titolo “B” su cui ho una plusvalenza di 9000 non pago capital gain ? Se voglio però tenermi comunque in portafoglio il titolo “A” lo devo necessariamente riacquistare il giorno dopo , rischiando però un aumento di prezzo ?
Grazie
Buongiorno Domenico, la sua osservazione è corretta! La maggior parte delle banche ormai consente la vendita nello stesso giorno ai fini della compensazione (a patto che prima si venda il titolo in perdita e solo dopo il titolo in guadagno).In altri casi, residuali, è necessario vendere il titolo in guadagno il giorno successivo. E’ chiaro che il titolo che si è venduto solo per creare la minusvalenza va ricomprato almeno il giorno successivo. Ovviamente ciò comporta il rischio di ricomprarlo più alto (ma anche l’opportunità di ricomprarlo più basso).
Buongiorno, ho una minusvalenza derivante dalla vendita di fondi a settembre 2023 pari a 1200 €. Ho nel mio ptf delle azioni in guadagno di circa 4000€ , mi conviene vendere tutti i 4000€ o solo parte del guadagno? É possibile recuperare tutti i 1200€ di Minus o solo in parte? Grazie
Buongiorno Alice, per compensare le minusvalenze dei fondi venduti è sufficiente vendere un numero di azioni tale da recupere l’importo delle minusvalenze. In caso di vendita di tutte le azioni andrebbe a pagare il capital gain del 26% sulla differenza tra (4.000-1.200) quindi su 2.800.
Perfetto nella forma,nella sostanza,nella completezza della trattazione.Complimenti.
Grazie mille, Sig. Giuseppe
Buongiorno dott. Taccuso, si possono compensare minusvalenze su azioni con plusvalenze da bot? Grazie
Certamente sì, ma l’impatto delle plusvalenze da Bot incide per meno della metà, essendo tassati i titoli di Stato al 12,50, mentre le azioni sono tassate al 26%.
Buongiorno sig Fabrizio, nell’anno 2023 ho plusvalenze di circa €. 14.000 in conto amministrato per gestione di azioni italiane, di cui mensilmente la banca ha detratto il relativo Capital gain. Attualmente nel pacchetto investimenti ho in gestione alcune azioni in positivo ed altre azioni in negativo. Posso recuperare tali plusvalenze procedendo alla vendita delle azioni in negativo per l’importo di €. 14.000 a titolo di compensazione ? Oppure può consigliarmi un metodo alternativo per recuperare tali Capital gain pagati sulle plusvalenze. Grazie per ogni consiglio in merito.
Buongiorno Sig. Natale, una gestione attenta della fiscalità porta sicuramente valore aggiunto, per cui prima di pagare imposte sul capital gain è meglio creare minusvalenze vendendo i titoli in perdita e solo successivamente i titoli in guadagno. Una volta compensato il tutto ed evitata la tassazione può ricomprare i titoli venduti in perdita allo scopo di creare le minus.
Buongiorno, se trasferisco i titoli da una banca che applica il regime amministrato ad un’altra che può applicare il regime dichiarativo, le minusvalenze trasferite possono anch’esse essere utilizzate con la nuova banca in regime dichiarativo?
Grazie Gianni
Buongiorno Sig. Gianni, è possibile utilizzare le minusvalenze realizzate in un conto deposito in regime amministrato trasformando il conto in regime dichiarativo se l’istituto lo permette (in tale caso la variazione di regime avrà decorrenza dal 01.01 dell’anno successivo), oppure chiudendo il conto deposito in regime amministrato. L’istituto rilascerà la certificazione delle minusvalenze con la relativa data di scadenza (il c.d. zainetto fiscale) che potrà essere utilizzato in dichiarazione dei redditi a compensazione delle plusvalenze.
Buonasera Dott. Taccuso, il mese scorso ho disinvestito dei Fondi da Banca Mediolanum, realizzando una minusvalenza di € 25.000.
Adesso intendo acquistare un BTP in Banca Intesa Sanpaolo. È possibile compensare la minusvalenza con la plusvalenza che realizzerò con il BTP?
Grazie.
Buongiorno Sig.ra, per poter compensare le minusvalenze realizzate in Banca Mediolanum in un’altra banca, deve prima chiudere il deposito di Banca Mediolanum. A quel punto chiederà alla banca la certificazione fiscale della Sua posizione e una volta che arriverà il documento con il totale delle minus realizzate lo consegnerà in originale ad Intesa San Paolo.
Grazie Dott.Taccuso,
per la Sua disponibilità, competenza e celerità nella risposta.
Complimenti per la Sua grande professionalità.
Salve, ho cumulato nel 2022 circa 15,000 USD di minusvalenze da investimenti negli USA, dove ero residente.
Posso considerarle per bilanciare le plusvalenze in Italia negli anni successivi?
Buongiorno Dott. Taccuso prima di tutto voglio ringraziarla per una risposta precedente e, sfacciatamente, le pongo un’altra domanda. Se su uno stesso deposito amministrato ho un etf in perdita ed un altro (di altra soc. di gestione) in guadagno posso compensare minusvalenze e plusvalenze vendendo prima l’uno e poi l’altro ? Grazie.
Buongiorno Sig. Domenico, non è possibile compensare plusvalenze e minusvalenze. Gli ETF creano redditi di capitale e, in base alla normativa attualmente in vigore, tali redditi non consentono di compensare minusvalenze che possono essere compensate solo da redditi diversi (derivanti da azioni, obbligazioni, Etf, Etc, ETp).
buongiorno, sono un pensionato che attualmente ho investiti 3 BTP di cui solo uno e’ in plusvalenza: 140000 investiti con valore nominale 142000 attuale. La mia banca mi ha comunicato delle minusvalenze di 3516,11 relative alla vendita di Fondi 2020 che devono essere utilizzate entro 2024. Cosa mi consiglia di fare?
grazie
Buonasera Sig. Nicola, Le ho scritto in privato.
Buongiorno Dr. Taccuso,
Complimenti per la Sua professionalità.
È possibile compensare e quindi recuperare un addebito per capital gain già avvenuto quest’anno, con una certificazione di minusvalenze da altra banca che mi verrà rilasciata a breve per chiusura rapporti? E se no, è possibile far compensare in dichiarazione dei redditi l’addebito di imposta capital gain già avvenuto, con la suddetta certificazione minusvalenze? Grazie.