Obbligazione convertibile è il termine che deriva da “convertible bond” e prevede la conversione delle obbligazioni in azioni all’interno della medesima società.
Il sottoscrittore di obbligazioni convertibili ha diritto al rimborso del capitale prestato, alla corresponsione periodica degli interessi e rispetto ai titolari di bond ordinari in alternativa al rimborso, può scegliere di convertire le obbligazioni convertibili in azioni entro un determinato periodo di tempo.
Il regolamento di emissione delle obbligazioni determina le condizioni della conversione, ossia il valore nominale, il tasso di interesse cedolare (in genere più basso rispetto alle obbligazioni tradizionali), la modalità di pagamento delle cedole, il prezzo di rimborso e le modalità di estinzione del debito.
Il prezzo di emissione delle obbligazioni convertibili, a differenza delle obbligazioni ordinario non può mai essere sotto la pari, cioè a un prezzo inferiore al loro valore nominale.
L’obbligazione convertibile può essere emessa da società per azioni con delibera dell’assemblea straordinaria (art. 2420-bis c.c.).
Obbligazioni convertibili: cosa sono?
Le obbligazioni convertibili sono titoli di debito che, oltre a tutte le caratteristiche tipiche delle obbligazioni ordinarie, conferiscono al loro possessore la facoltà di trasformare l’investimento obbligazionario in investimento azionario. In pratica di passare da creditore a socio, nei tempi e secondo le modalità stabilite nel regolamento di emissione del prestito obbligazionario.
Da un punto di vista tecnico sono considerate strumenti di debito, ma poiché possono essere convertite in azioni, sono considerate titoli ibridi.
Infatti dal punto di vista della sicurezza, come i bond societari tradizionali, danno diritto al pagamento di cedole (interessi) a intervalli regolari e vengono rimborsate al valore nominale alla scadenza, qualora non siano già state convertite in azioni.
Il detentore di un’obbligazione convertibile ha dunque la facoltà (e non l’obbligo) di decidere se rimanere creditore per tutta la durata del prestito, oppure in base alla convenienza convertirla in un numero predeterminato di azioni e trasformare il suo status da creditore a socio (azionista).
Il bond convertendo rappresenta una particolare tipologia di obbligazione convertibile. Mentre un normale bond convertibile può essere trasformato in azioni, il bond convertendo va inteso come un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria. Si tratta, infatti, di un prestito obbligazionario il cui rimborso è obbligatoriamente previsto con l’emissione di nuove azioni.
Il prezzo di un titolo convertibile
Il prezzo di una obbligazione convertibile è particolarmente sensibile a:
- variazioni dei tassi di interesse;
- prezzo dell’azione sottostante;
- rating, ossia merito creditizio dell’emittente.
Perché le aziende emettono strumenti convertibili?
Le aziende spesso hanno bisogno di raccogliere capitali e, quando lo fanno, hanno due opzioni:
- possono emettere nuove azioni;
- oppure possono prendere a prestito denaro da investitori o da una banca
Con l’emissione di obbligazioni societarie tradizionali, una società prende a prestito denaro dagli investitori che dovrà rimborsare successivamente pagando interessi periodici.
Emettendo azioni, d’altra parte, una società può raccogliere fondi senza indebitarsi (sebbene la creazione di azioni abbia un costo), ma la creazione di nuove azioni diluisce la quota di proprietà delle azioni già esistenti, il che non sempre è gradito ai soci investitori. Inoltre può comportare un calo del prezzo delle azioni.
Entrambe queste opzioni hanno pro e contro, ma i titoli societari convertibili offrono una sorta di via di mezzo “il meglio dei due mondi”. Poiché le obbligazioni convertibili danno la possibilità di essere convertite in azioni, gli investitori sono disposti ad accettare un tasso di interesse inferiore per il denaro prestato. In altre parole, se una società emettesse due bond identici, uno convertibile e uno ordinario, pagherebbe un tasso di interesse minore per quella convertibile. Quindi la società può reperire capitali a un costo inferiore rispetto a quello di mercato.
Inoltre, poiché le obbligazioni convertibili possono, ma non devono necessariamente, trasformarsi in nuove azioni, la questione della diluizione delle azioni si sposta nel futuro. Se i possessori di bond convertibili non le trasformeranno in azioni, non si verificherà alcuna diluizione del capitale.
Qualora, invece, dovesse essere esercitata l’opzione di conversione in futuro, l’emittente non dovrà rimborsare il prestito in denaro, ma in azioni, facendo entrare denaro fresco nella società. E’ come se avesse fatto un aumento di capitale a pagamento.
Vantaggi e svantaggi dei bond convertibili
L’emissione di bond convertibili può aiutare le aziende a ridurre al minimo il sentiment negativo degli investitori che circonderebbe l’emissione di azioni o la delibera di un aumento di capitale.
Una società startup, ad esempio, potrebbe avere un progetto che richiede una quantità significativa di capitale con conseguente perdita dei ricavi nel breve termine. Tuttavia, lo sviluppo del business dovrebbe portare l’azienda alla redditività in futuro.
Dal punto di vista degli investitori, la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile li protegge di più in caso di fallimento della società, in quanto possono recuperare parte del loro capitale.
Allo stesso tempo, se la società avrà successo, potranno beneficiare dell’apprezzamento del capitale, convertendo le obbligazioni in azioni. Infatti in tali strumenti è incorporata una componente di valore aggiunto. In pratica si tratta di un’obbligazione con un’opzione call su azioni. L’opzione call è un diritto che conferisce all’acquirente dell’opzione la facoltà e non l’obbligo, di acquistare un’azione, un’obbligazione o altri strumenti a un determinato prezzo entro un periodo specifico.
Tuttavia, i bond convertibili tendono a offrire una cedola o un tasso di rendimento inferiore a quelli di mercato in cambio del valore dell’opzione per convertire l’obbligazione in azioni ordinarie.
In sintesi ecco i vantaggi:
- Gli investitori ricevono pagamenti di interessi a tasso fisso con la possibilità di convertire in azioni e beneficiare dell’apprezzamento del prezzo dell’azione sottostante.
- Gli investitori ottengono una certa sicurezza dal rischio di insolvenza poiché gli obbligazionisti hanno la priorità di rimborso rispetto alle azioni in caso di fallimento societario.
- Le aziende traggono vantaggio dalla raccolta di capitali senza diluire immediatamente le loro azioni.
- Le aziende possono pagare tassi di interesse inferiori sul loro debito rispetto all’utilizzo di obbligazioni tradizionali.
E gli svantaggi
- Poiché danno la possibilità di conversione in azioni ordinarie, offrono un tasso di interesse inferiore.
- Le società emittenti con guadagni scarsi o nulli, come le startup, creano un rischio aggiuntivo per gli investitori in obbligazioni convertibili.
- La diluizione delle azioni si verifica se le obbligazioni si convertono in azioni, il che può deprimere il prezzo delle azioni e la dinamica dell’utile per azioni.
Come funzionano le obbligazioni convertibili
Se il prezzo delle azioni SCENDE
- La sensibilità di un titolo convertibile al prezzo dell’azione sottostante diminuirà, ma il bond convertibile non diminuirà nella stessa misura dell’azione.
- Il livello che impedirà all’obbligazione convertibile di scendere ulteriormente è noto come “bond floor”, che è essenzialmente il valore nominale (ciò che l’emittente ha promesso di rimborsare all’investitore).
Se il prezzo delle azioni AUMENTA
- Il fair value dell’obbligazione convertibile sale.
- Man mano che il prezzo dell’azione si avvicina al prezzo di conversione, il prezzo del bond convertibile mostrerà una relazione sempre più diretta con i movimenti del prezzo dell’azione.
- Man mano che il prezzo dell’azione si sposta al di sopra del prezzo di conversione, il prezzo dell’obbligazione convertibile inizierà a rispecchiare da vicino il prezzo dell’azione.
Analogamente a qualsiasi altro strumento di debito o bond, il titolo convertibile comporta il rischio che l’emittente non sia in grado di rimborsare il capitale alla scadenza.
Le obbligazioni convertibili all’interno di un portafoglio diversificato
All’interno di un portafoglio le obbligazioni convertibili possono fornire un’esposizione azionaria difensiva, soprattutto in mercati volatili. Quando la volatilità complessiva del mercato aumenta, le obbligazioni convertibili tendono a fare meglio, perché entrano in gioco tutti i loro meccanismi di difesa associati.
In un contesto di tassi in rialzo, la correlazione tra obbligazioni convertibili e tassi di interesse è molto bassa. Ciò è in parte dovuto al fatto che le obbligazioni convertibili possono avere una duration inferiore rispetto alle obbligazioni convenzionali. La duration è una misura della sensibilità del prezzo (il valore del capitale) di un investimento a reddito fisso a una variazione dei tassi di interesse.
Alcune delle caratteristiche interessanti delle obbligazioni convertibili vengono evidenziate quando il prezzo delle azioni sottostanti scende. Ciò è dovuto al fatto che la componente di rendimento corrente dell’obbligazione può potenzialmente compensare parte della perdita principale associata a un calo del prezzo dell’azione sottostante, a seconda dell’importo della cedola.
Nella loro forma più elementare, le obbligazioni convertibili forniscono una sorta di protezione per gli investitori che desiderano partecipare alla crescita di una particolare società senza correre i rischi di ribasso associati agli investimenti azionari.
Inoltre detenere obbligazioni convertibili rappresenta un ulteriore modo per diversificare la componente a reddito fisso all’interno di un portafoglio.
Obbligazioni convertibili e rapporto rischio rendimento
Il mercato delle obbligazioni convertibili è andato sviluppandosi nel tempo. Diversi studi hanno dimostrato che i portafogli gestiti attraverso questi strumenti hanno performato meglio nel medio e lungo periodo.
Inserire obbligazioni convertibili in un portafoglio azionario migliora il profilo rischio rendimento di un portafoglio diversificato. Infatti riduce il rischio generale senza avere significativi impatti sulle performance. Inserirle in un portafoglio obbligazionario, invece, migliora i rendimenti con un incremento di volatilità contenuto.
Nel lungo termine, le performance delle obbligazioni convertibili sono simili a quelle azionarie con approssimativamente metà della volatilità. Ciò è dato dalla convessità naturale del prodotto: esposizione upside ai mercati azionari e relativa protezione downside data dalla componente obbligazionaria.
In sintesi le obbligazioni convertibili ampliano le opportunità di investimento di qualsiasi tipo di investitore.
Volendo estremizzare investire in questa asset class ti permette di sbagliare previsioni senza subire conseguenze devastanti.
Ti invito come sempre a contattarmi per conoscere meglio questa interessante asset class.
Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente