Cos’è l’imposta Patrimoniale?
La Patrimoniale consiste in un prelievo forzoso calcolato sulla base della ricchezza.
In pratica è un’imposta che grava sui ceti più abbienti della popolazione a cui si chiede un sacrificio in un delicato momento storico. Potrebbe colpire chiunque possieda immobili (abitazione, prima casa, negozi, magazzini, capannoni), oppure valori mobiliari (conto corrente, titoli di stato, azioni, obbligazioni, fondi comuni, gestioni patrimoniali, conti deposito, ETF, ETC). Inoltre potrebbe riguardare sia il patrimonio di persone fisiche che persone giuridiche.
Si parla di imposta e non di tassa patrimoniale perché è corrisposta non a fronte di un servizio ricevuto, ma per servizi che lo Stato o gli Enti pubblici corrispondono alla collettività nel tempo.
Come funziona la Patrimoniale in Italia
Attualmente, non esiste in Italia una patrimoniale generale, ma sono in vigore varie forme di tassazione patrimoniale (delle patrimoniali “nascoste”), tra cui:
- IMU (Imposta Municipale Unica): Applicata sui fabbricati, escluse le abitazioni principali non di lusso, sulle aree fabbricabili e sui terreni agricoli. L’IMU rappresenta una delle principali forme di imposizione patrimoniale in Italia.
- Imposta di bollo: Applicata sui conti correnti, i depositi titoli e altri prodotti finanziari. Questa imposta è calcolata annualmente e rappresenta una forma di patrimoniale sui risparmi e sugli investimenti finanziari.
- Imposte di successione e donazione: Queste imposte colpiscono il trasferimento di patrimonio in caso di eredità o donazione. L’aliquota varia in base al grado di parentela e al valore del patrimonio trasferito.
- Altre imposte patrimoniali: Come il bollo auto, applicato annualmente sui veicoli, e altre imposte minori.
Le patrimoniali “nascoste”
La Cgia di Mestre ha calcolato che di “patrimoniali” nascoste in Italia ce ne sono già una quindicina. Nel 2017 hanno generato un gettito che ha sfiorato i 46 miliardi di euro.
Introduzione di una nuova patrimoniale? Aggiornamenti al 2024
Al luglio 2024, l’Italia continua a dibattere sulla possibile introduzione di una nuova patrimoniale per affrontare il crescente debito pubblico. Nonostante varie proposte politiche, non è stata approvata nessuna nuova imposta patrimoniale straordinaria.
L’illustre precedente: l’imposta Patrimoniale del 1992
Nella memoria collettiva è ancora vivo il ricordo del prelievo forzoso del luglio 1992, attuato dal Governo Amato. La lira era sotto attacco e per evitare che la nostra Moneta uscisse dal Sistema Monetario Europeo (SME), fu introdotto improvvisamente un prelievo straordinario del 6 per mille dal saldo dei conti correnti degli italiani.
Lavoravo da poco in banca e a quel tempo facevo il cassiere. Ricordo ancora le maledizioni dei clienti a Giuliano Amato. Il prelievo forzoso portò nella casse dello Stato circa 100 mila miliardi di lire, ma non fu sufficiente ad evitare l’uscita dalla SME, a causa della forte speculazione finanziaria di George Soros.
Perché si parla di Patrimoniale?
L’Italia ha un debito pubblico molto elevato, che nel 2023 ha superato i 2.700 miliardi di euro. La necessità di ridurre questo debito ha portato a discussioni sull’introduzione di una nuova patrimoniale. L’obiettivo di una tale imposta sarebbe quello di abbattere il debito pubblico e risanare i conti dello Stato. L’introduzione di una patrimoniale viene vista come un modo per tassare i patrimoni più grandi, contribuendo così a una redistribuzione della ricchezza e alla stabilizzazione finanziaria del paese.
Che cosa potrebbe colpire?
Attualmente si possono solo formulare ipotesi su quali beni potrebbero essere colpiti da una nuova patrimoniale. Alcuni scenari possibili includono:
- Prelievo dai conti correnti: Un prelievo forzoso potrebbe essere applicato sui saldi dei conti correnti, come avvenuto nel 1992.
- Reintroduzione dell’IMU sulla prima casa: Attualmente, l’IMU non si applica alle abitazioni principali non di lusso, ma questa esenzione potrebbe essere rimossa.
- Aumento delle tasse di successione: L’aliquota sulle successioni potrebbe essere aumentata, riducendo la soglia di esenzione.
Prelievo dai conti correnti? Soluzioni pratiche per proteggere il tuo patrimonio
L’Italia ha un debito pubblico elevato ma una grande ricchezza privata. Un prelievo forzoso dai conti correnti è sicuramente la via più facile per mettere le mani nelle tasche degli italiani. Secondo gli ultimi dati, attualmente sono parcheggiati sui conti correnti e conti deposito (privati ed aziendali) circa 1.900 miliardi di euro.
Una soluzione di buon senso consiste nel non fare trovare allo Stato denaro sul tuo conto corrente. Pertanto, ti consiglio di tenere in conto solo la liquidità necessaria per le spese correnti (dai 3 ai 6 mesi) e investire il resto. Il tema sempre attuale è quello di una corretta pianificazione finanziaria.
Reintroduzione dell’IMU sulla prima casa
Oggi si paga già l’Imu solamente sulla seconda casa e sugli immobili classificati come “di lusso”.
Pensare di tornare a pagare questa imposta su tutti gli immobili classificati anche come prima casa non è poi così irrealistico. Il 75,2% delle famiglie italiane, tre su quattro, vive in una casa di proprietà. Il dato nasce dalla ricerca congiunta dell’Agenzia delle Entrate e dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Certamente un provvedimento di questo tipo comporterebbe una forte penalizzazione per un settore, determinante per la crescita dell’economia italiana, già in forte difficoltà. I prezzi degli immobili sono in forte diminuzione a causa degli inquilini che faticano a pagare l’affitto e per la maggior selettività delle banche a concedere mutui.
Aumento delle tasse di successione
L’Italia è il paese con le tasse di successione più basse in Europa.
Le imposte sulla successione sono inferiori rispetto alla media degli altri paesi europei. Gli eredi in linea retta ad oggi beneficiano di una franchigia di 1 milione di euro a beneficiario, oltre pagano il 4%. Più volte nel corso degli anni si è parlato di abbassare la soglia di esenzione, ossia diminuire la franchigia, aumentando contemporaneamente l’aliquota. Considerando che nei prossimi anni avremo il più grande passaggio generazionale di ricchezza della storia, ipotizzare un aumento della tassazione in linea con gli altri Paesi europei sembra un’ipotesi tutt’altro che remota.
Strategie di pianificazione patrimoniale
Anche in questo caso possiamo aiutarti, studiando soluzioni di pianificazione successoria adeguate al tuo patrimonio complessivo.
Più volte, seguendo facoltosi nuclei familiari, abbiamo pianificato per tempo il passaggio di ricchezza tra genitori e figli, scegliendo strumenti validi sia da un punto di vista fiscale che finanziario. In questi casi il supporto del consulente finanziario indipendente si rivela decisivo su più fronti, in primis il risparmio di costi.
Ti sconsiglio vivamente di sottoscrivere le polizze che ti propone la tua banca: il più delle volte si rivelano un vero e proprio boomerang. Ciò sia a causa degli elevati costi che di molte altre rigidità dal punto di vista della gestione e dei vincoli.
Ho elencato solo alcune delle situazioni che potrebbero essere prese di mira al fine di aumentare il gettito dello Stato. Ci sono anche soluzioni alternative, probabilmente percepite come meno invasive, e che potrebbero essere prese di mira al fine di aumentare il gettito dello Stato. Tra queste ricordo:
- un aumento dell’Iva;
- l’aumento delle imposte sui proventi finanziari, attualmente al 12,50% per titoli di Stato ed organismi sovranazionali e al 26% per gli altri strumenti finanziari;
- una nuova riforma delle pensioni con l’innalzamento dell’età pensionabile;
- aumento dell’imposta di bollo sul conto corrente e del deposito titoli, attualmente applicata nella misura di 0,20% annuale sul controvalore del deposito.
Il consiglio più importante che mi sento di darti è di non sottovalutare questa cosa. Valuta e pianifica per tempo le soluzioni più idonee a tutelare, valorizzare e proteggere il patrimonio che, tu stesso e forse qualcuno prima di te, con impegno e sacrifici avete messo da parte.
Certamente il consulente patrimoniale indipendente è il professionista più adatto da contattare. Consulenza Vincente ha creato un network di professionisti che ti possono aiutare in tutti i passaggi di tutela e trasmissione del patrimonio familiare ed aziendale.
Per una consulenza patrimoniale personalizzata e per scoprire le soluzioni più adatte alle tue esigenze, contattami qui per un check-up gratuito. Non aspettare che sia troppo tardi per proteggere il tuo patrimonio.

Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente
Domande frequenti sulla Patrimoniale
La patrimoniale è un’imposta sul patrimonio che può colpire sia beni immobiliari che mobiliari.
La patrimoniale può essere applicata sia a persone fisiche che giuridiche, con aliquote variabili a seconda del valore del patrimonio.
Puoi proteggere il tuo patrimonio con una corretta pianificazione finanziaria, diversificando gli investimenti e mantenendo solo la liquidità necessaria sui conti correnti.