Il consulente finanziario indipendente (definito consulente autonomo dalla Normativa Mifid 2) è una figura professionale che si sta affermando sempre più in Italia.
Il consulente finanziario indipendente è un libero professionista che svolge l’attività di consulenza verso terzi in materia di strumenti finanziari. Le garanzie d’imparzialità e di reale valore aggiunto sono suggellati dalla remunerazione a parcella (Fee-Only) da parte del proprio cliente. Non può per legge ed anche dal punto di vista etico, ricevere alcun compenso da intermediari come Banche, SGR, SIM o Compagnie assicurative. Pertanto lavora in totale assenza di conflitti d’interesse,
E’ un professionista serio e preparato che deve avere una conoscenza ed una visione il più ampia possibile del proprio cliente. Conoscere la persona che ha di fronte significa aiutarla e guidarla al raggiungimento dei principali obiettivi di vita. Nella mia idea. il consulente finanziario indipendente è un coach, che non si limita a valutare esclusivamente fattori finanziari o legati all’esperienza del suo clienti, ma va oltre, cogliendo anche gli aspetti emotivi e psicologici della persona.
Il consulente finanziario indipendente non entra mai in contatto con il patrimonio del proprio cliente.
Oggi voglio condividere con te un video che spiega in modo semplice e diretto i motivi per cui è importante affidarti ad un professionista indipendente. È un intervento in diretta tv d Alessandro Sallusti, direttore de “Il Giornale” durante il programma “La Gabbia” in onda su La7.
Guarda il video (cliccate sull’immagine) e fammi sapere cosa ne pensi.

“Le banche consigliano i clienti di andare dal loro consulente. Ma quelli sono consulenti della banca, pagati dalla banca, spesso pagati di più dalla banca in base ai prodotti che vendono o agli affari che portano a termine“.
Storicamente investitori e risparmiatori, in ambito finanziario, si sono rivolti a:
- il dipendente della banca;
- il promotore finanziario che lavora per conto di una rete di vendita;
- l’agente assicurativo
Gli scandali degli ultimi anni, relativi alla vendita a ignari risparmiatori delle obbligazioni subordinate della Banca Popolare dell’Etruria, e i casi di risparmio tradito legati a Veneto Banca, Popolare di Vicenza, Carife hanno dimostrato che i consigli d’investimento sono viziati dai conflitti d’interesse.
I budget e le pressioni commerciali da parte delle direzioni commerciali spingono la vendita di prodotti poco trasparenti come le polizze assicurative e le gestioni patrimoniali.
Come dice Sallusti “ogni risparmiatore dovrebbe avere un proprio consulente finanziario indipendente, che fa gli interessi di chi lo paga”.
Fabrizio Taccuso
