Le polizze vita sono costituite da tutti i contratti assicurativi che hanno lo scopo di proteggere un soggetto, l’assicurato, dal realizzarsi di un determinato evento legato alla qualità della vita (malattia, infortunio, natalità) o alla durata della vita (morte, sopravvivenza, miste).
Le polizze vita sono suddivise in rami, che corrispondono ai sei rami di attività che possono essere svolti dalle compagnie assicurative. Le più conosciute e utilizzate sono le polizze di ramo I e le polizze di ramo III.
Polizze di Ramo I (a gestione separata), sono strumenti di risparmio che, nella maggior parte dei casi, garantiscono il capitale versato ed un minimo di rendimento.
Investono in titoli di stato ed obbligazioni che vengono valorizzati al prezzo di acquisto (costo storico). Il valore della gestione separata cresce grazie ai rendimenti (le cedole incassate) generati dai titoli in portafoglio che fanno aumentare il valore della gestione separata. Tale valore si consolida nel tempo. In pratica ciò che è stato ottenuto non può più essere perso. Presentano quindi un profilo di rischio molto basso e per questo godono dell’appeal dei risparmiatori. Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che i rendimenti sono piuttosto bassi.
Le polizze di Ramo III sono tipologie di polizze a vita intera definite ad elevato contenuto finanziario.
A differenza del caso precedente non garantiscono il capitale versato. Il rischio è principalmente finanziario ed è assunto dal contraente. La normativa stabilisce che in questa categoria di polizze la prestazione è legata all’andamento del valore degli investimenti sottostanti che possono essere fondi comuni (Unit Linked) oppure indici di borsa (index linked). La prestazione è erogata ai beneficiari alla morte dell’Assicurato o può essere riscattata anticipatamente dal Contraente.
Le polizze di ramo III sono i prodotti più spinti da banche e compagnie assicurative, perché hanno costi che arrivano sino al 3/4% all’anno. Quasi mai, però, a tali costi corrispondano reali vantaggi per chi li sottoscrive. Si tratta quasi sempre di strumenti standardizzati e piuttosto vincolanti.
Le evoluzioni derivanti dalla Mifid 2 in termini di trasparenza dei costi stanno portando tuttavia miglioramenti e le polizze vita diventano strumenti strategici nella consulenza patrimoniale. Proprio a tal riguardo sono stato intervistato da Plus 24 nel numero di sabato 16 Marzo.
Gia da tempo noi di Consulenza Vincente utilizziamo gli Etf all’interno delle polizze di Ramo III. Ciò consente di abbinare i vantaggi delle polizze all’efficienza degliEtf.
Nel caso delle polizze i vantaggi sono costituiti da:
- esenzione dell’imposta di successione. Trattandosi di un’assicurazione sulla vita, i premi versati all’interno della polizza, in caso di decesso dell’Assicurato, arriveranno al beneficiario senza essere gravate dall’imposte di successione.
- Impignorabilità e insequestrabilità. I premi versati sono impignorabili e insequestrabili, tranne per i casi previsti dalla legge.
- Compensazione tra minus e plusvalenze: le minusvalenze generate da un fondo si compensano con le plusvalenze generate da un altro fondo, cosa non possibile in un normale deposito amministrato. In tal modo si paga la tassazione delle rendite finanziarie sul rendimento totale della polizza.
- Differimento della tassazione. I redditi inclusi nelle polizze vita sono tassabili esclusivamente in caso di riscatto o rimborso della polizza. In altre parole, grazie alla polizza è possibile rinviare la tassazione rispetto al momento del realizzo del reddito del portafoglio sottostante. Da sottolineare che all’aumentare del periodo di differimento diminuisce la tassazione effettiva. Infatti il differimento della tassazione dei “capital gain” porta ad un maggior rendimento atteso del portafoglio, in quanto diminuisce il valore attuale della tassazione.
L’utilizzo degli Etf all’interno delle polizze consente notevoli benefici:
- abbattere notevolmente i costi di gestione (1% contro una media del 3/4% delle polizze tradizionali);
- massimizzare la loro efficienza fiscale;
- diversificare gli asset in termini geografici e settoriali;
A questi vantaggi si aggiungono ulteriori benefici specifici derivanti da accordi che il consulente finanziario indipendente (o autonomo) ha stipulato con i gestori delle polizze. In particolare costruiamo una polizza personalizzata, basata sui tuoi obiettivi ed esigenze. Un’altra valida alternativa è costituita dalle polizze vita multiramo. Si tratta dell’abbinamento di una gestione separata di ramo I (tra il 10 ed il 50% del capitale investito) ed una polizza Ramo III composta da Etf per il residuo. Ciò consente di ottenere il capitale garantito ed un rendimento normalmente attorno al 2% per la parte in gestione separata. Attraverso gli Etf si sceglie poi il profilo di investimento più adatto al cliente che costituisce la parte più dinamica della polizza. I due rami della polizza funzionano come due vasi comunicanti da cui si può attingere a seconda degli andamenti dei mercati. Quando gli Etf azionari salgono è possibile consolidare i guadagni portandoli nella gestione separata. Viceversa quando i mercati azionari dovessero scendere e si creano opportunità si riduce la parte in gestione separata aumentando l’esposizione azionaria.
Le caratteristiche principali di queste polizze vita sono la personalizzazione ed il risparmio di costi, pertanto sono validi strumenti di pianificazione finanziaria.
Noi di Consulenza Vincente non riceviamo alcun tipo di retrocessione dalle compagnie assicurative o da chi gestisce tali polizze, pertanto i vantaggi vanno tutti a beneficio dei nostri clienti.
Quindi una soluzione di investimento di qualità ad un costo che normalmente non si trova sul mercato.
Contrariamente a ciò che accade in altri settori, in cui ad una maggiore qualità corrisponde un prezzo superiore, in finanza accade esattamente il contrario: ad un maggior costo corrisponde quasi sempre un prodotto qualitativamente peggiore.
Fabrizio Taccuso