Il processo di investimento è la fase più importante nel momento di allocazione della tua ricchezza finanziaria.
Un processo di investimento ragionato e consapevole parte dalla conoscenza di te stesso.
Mi riferisco in particolare a:
- le tue competenze;
- il tuo profilo di rischio;
- gli obiettivi all’interno di una pianificazione finanziaria più ampia.
Come rivelano le varie indagini relative al livello di educazione finanziaria in Italia, gli italiani faticano a comprendere concetti basilari di finanza e mostrano limiti nei processi decisionali. Da tutto ciò deriva una mancanza di consapevolezza di ciò che è necessario fare prima di investire. Mi riferisco a:
- obiettivi;
- orizzonte temporale;
- aspettative e capacità finanziaria di sostenere eventuali perdite;
- tolleranza al rischio
Per questo motivo oggi voglio condividere con te questo articolo che ha l’obiettivo di consigliarti:
5 Semplici Regole per iniziare ad investire in modo consapevole
Molti risparmiatori confondono l’investimento con l’atto di acquistare questo o quel prodotto finanziario. Investire è altra cosa, richiede la definizione dei tuoi obiettivi di vita e la pianificazione di un processo che ti aiuti a realizzarli.
1. Conosci la natura dei tuoi investimenti
Conosci la natura dei tuoi investimenti e smetterai di temere le perdite.
Troppo spesso si investe in azioni, obbligazioni, o titoli di stato senza conoscere la reale natura di questi prodotti, il loro grado di diversificazione, quali oscillazioni possano avere nel breve, nel medio e nel lungo periodo, quali possano essere gli eventuali cali da sopportare e per quanto tempo sia necessario attendere al fine di recuperare le perdite subite.
- Grado di diversificazione
- Natura delle Oscillazioni
- Profondità delle perdite
- Tempo di recupero
Questi sono i principali fattori da conoscere quando sottoscrivi un prodotto o costruisci un asset composto da più prodotti di investimento.
Un esempio di differenti asset è esposto nel grafico che segue:
- portafoglio permanente noto come Permanent Portfolio (25% azioni, 25% obbligazioni , 25% oro, 25% liquidità);
- 60% azioni e 40% obbligazioni globali;
- 80% azioni e 20% obbligazioni globali;
- S&P500
I dati raccolti mostrano che nell’orizzonte temporale di 10 anni la media di rendimento annuo è più che positiva (nessun asset è in perdita), con una oscillazione (ampiezza del rettangolo) più o meno estesa a secondo del portafoglio prescelto. Le due code (le due linee sopra e sotto i rettangoli) rappresentano l’ampiezza di tali oscillazioni sia in positivo che negativo, consentendo di valutare il rischio sottostante ad ogni asset.
Costruire asset ben diversificati, dunque, dà una elevata garanzia di ritorno sul capitale, assumendo un rischio controllato con orizzonti temporali non inferiori ai 10 anni.
Questo approccio è una delle strade perseguibili per avere la certezza di una remunerazione dei rischi assunti. Tutte le altre alternative, (titoli di stato, Obbligazioni, azioni etc..) comprate o sottoscritte per singole unità, senza diversificazione né alcuna pianificazione temporale, sono altamente pericolose ed incorporano puro rischio specifico.
Infatti se compri ”Rischio Mercato” otterrai rendimento, se cerchi “Guadagno Facile” scoprirai il rischio specifico.
2. Non aver paura di comprare rischio durante il processo di investimento
Le discese dei mercati sono opportunità da non perdere.
Quando i mercati crollano tutti scappano, proprio quando è più interessante acquistare tutti vanno via. I drawdowns (così in inglese chiamano i crolli di mercato) sono frequenti sui mercati; ma quello che pochi sanno è che non sono così frequenti quei crolli che superano il 30% del valore iniziale dell’indice.
Nella Figura sono rappresentati tutti i crolli del S&P500 dal 1950 ai giorni nostri. Come puoi notare in oltre 70 anni di storia solo 8 volte il mercato ha subito una discesa superiore al 30%. In ognuna di queste otto volte acquistare azioni avrebbe significato comprare a sconto ed ottenere nel decennio successivo rendimento molto interessanti.
“Si dai lo sappiamo, ma ci vogliono le disponibilità per investire, e per chi non avesse liquidità?” Domanda tipica. In questi casi ci sono due alternative:
- se hai già delle risorse investite in un portafoglio ben diversificato i crolli sono momenti che rappresentano l’occasione per una manutenzione straordinaria, anche un semplice constant mix, in modo da incrementare la parte azionaria.
Per chi invece non ha né liquidità né investimento?
- beh… allora ha già perso troppo tempo, deve immediatamente iniziare ad accantonare risorse con un semplice piano di accumulo sul mercato azionario: quale momento migliore!
3. Investire nell’economia globale
Non avere mai dubbi, investi nell’economia globale sempre e comunque.
Nonostante la pandemia, la catastrofe sanitaria ed economica cui siamo stati costretti ad assistere, le aspettative nel medio periodo sull’economia globale sono più che positive, dopo un primo naturale periodo di calo, com’è sempre accaduto in tutte le grandi crisi, il sistema diventa più forte ed efficiente, espellendo tutte le impurità e migliorando la produttività e la qualità dei consumi e della nostra vita. In una frase, si tornerà a crescere.
In un contesto simile chi intende trasferire i propri risparmi nel futuro, non c’è mezzo migliore che investirli sull’economia globale attraverso portafogli ben diversificati di azioni e obbligazioni (back to basic) in grado di replicare la crescita mondiale che ci sarà nei prossimi anni.
4. Adotta un processo di investimento
I risultati dei tuoi investimenti sono figli del processo che adotterai e non dei prodotti che comprerai.
Molti investitori si accapigliano nel determinare quali siano i migliori asset in cui investire nei prossimi anni, si affannano nel calcolare indici statistici, elaborare formule, “ripartendo” al millesimo il portafoglio…convinti che siano piccole percentuali a fare la differenza.
Mi dispiace deluderti… stai perdendo il tuo tempo. NON ESISTE L’ASSET EFFICIENTE… E NON ESISTERÀ MAI!
La finanza, l’economia sono fenomeni sociali e non matematici, pertanto non c’è modello in grado di rappresentarli in modo esatto ed incontrovertibile. Per questo, prima di investire, più che l’asset è necessario sviluppare un processo decisionale efficiente che ti aiuti a fare scelte corrette nei momenti di incertezza.
Si perché questa è la vera sfida: essere in grado di gestire e superare l’incertezza insita nei mercati finanziari. I risultati sono figli del processo e non degli strumenti: PROCESSO=>METODO=>COMPORTAMENTI=>SCELTE=>RISULTATI
A guadagnare non è il più bravo tecnicamente, ma il più equilibrato mentalmente.
5. Un buon consulente può aiutarti a sviluppare metodo e comportamenti
Il ruolo del consulente non é fare il gestore, ma creare una relazione con il cliente che lo aiuti a superare l’incertezza dei mercati.
Il consulente del nuovo millennio non è un venditore, non è un gestore, non è un analista, né un trader, ma allora quale dovrebbe essere il suo ruolo?
Creare relazioni efficienti (e non asset efficienti). Con questo intendo la capacità di trasferire ai propri clienti un processo di investimento in grado di rendere l’investitore consapevole dei rischi che sono presenti su tutti gli asset, dai titoli di stato alle azioni, per poi definire un metodo e dei comportamenti da seguire attraverso i quali superare le difficoltà che si presenteranno lungo il periodo di investimento.
Educare emotivamente il cliente attraverso un maggior controllo delle fasi di euforia e di panico, in tal modo si faranno scelte consapevoli ed efficienti tali da produrre i migliori risultati. E’ inutile avere un asset efficiente quando poi al primo scroscio di mercato scappi via lasciando sul campo un mare di perdite.
Meglio avere prodotti meno efficienti, ma comportamenti più adeguati”.
Condivido tutto ciò che è stato spiegato molto bene. Mi permetto di aggiungere:
se a comportamenti adeguati aggiungiamo anche soluzioni efficienti, allora il cerchio è completo.
E quello è il compito di un bravo consulente finanziario indipendente, o meglio ancora di un consulente patrimoniale indipendente…
Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente