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S&P 500 nuovo record e rialzo più lungo della storia

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S&P 500, il più lungo mercato Toro della Storia

L’indice S&P 500 nella giornata di ieri ha stabilito il più lungo rally di crescita mai registrato nella storia degli Stati Uniti.

S&P 500 cos’è? E’ l’abbreviazione di Standard & Poor 500. E’ l’indice azionario americano composto dalle 500 più grandi società per capitalizzazione quotate al Nyse o al Nasdaq. Forse è meno conosciuto dell’indice Dow Jones che comprende solo 30 società, ma l’S&P 500, proprio per la sua ampiezza, è l’indice più rappresentativo del mercato azionario statunitense ed è un ottimo indicatore dello stato di salute dell’economia americana. Al suo interno sono ricomprese aziende appartenenti a settori merceologici chiave (meccanica, energia, finanza, tecnologia, telecomunicazioni, salute).

L’S&P 500 è diventato ormai l’indice di riferimento utilizzato dalla quasi totalità dei gestori finanziari e dei fondi pensione americani. Con la chiusura di ieri a 2.861 punti sono passati esattamente 3.453 giorni dal suo precedente minimo realizzato a 677 punti il 9 Marzo 2009. Ieri l’S&P 500 ha chiuso leggermente in calo, ma l’altro giorno aveva stabilito anche il nuovo record di sempre a 2.873,03.

S&P 500 il più lungo rally della storia
S&P 500 il più lungo rally della storia

Ciò significa che dalla crisi finanziaria l’indice S&p 500 ha messo a segno un incredibile rialzo del 325%!

I principali titoli che hanno contribuito a questa crescita stratosferica sono stati Apple, Microsoft, Amazon, Google (Alphabet), Netflix, Nvidia. E più in generale tutto il settore tecnologico.

Un mercato viene definito in gergo tecnico rialzista (toro) sino al momento in cui non si verifica un calo complessivo del 20% delle quotazioni. E dal 2009 ad oggi ciò non è mai accaduto. Ciò nonostante, in termini percentuali, quello attuale non è stato il periodo di maggiore crescita della storia. Infatti, come si evince dalla tabella sottostante, negli anni 90-2000, caratterizzati dalla bolla delle dot-com, l’S&P 500 aveva messo a segno un guadagno del 417%.

S&P 500 durata mercato rialzista e crescita in %
S&P 500 durata mercato rialzista e crescita in %

[su_quote cite=”Barry Gill, responsabile azionario attivo di UBS Asset Management” image=””] E’ stato il mercato toro più odiato di tutti i tempi, nessuno ha mai voluto crederci. Gran parte del mercato ha avuto questo scetticismo perchè in gran parte è stato guidato dalla quantità non ortodossa di stimoli monetari. [/su_quote]”.

In effetti il rialzo della borsa americana e di tutti i listini mondiali è partito, come sempre avviene. nel momento di più cupo pessimismo. La mancanza di fiducia anche da parte degli operatori era pressochè totale. L’origine di tutto sono stati gli stimoli monetari, senza precedenti nella storia, da parte delle Banche Centrali. Anni di tassi a zero hanno evitato il disastro e rimesso in moto le economie mondiali attraverso il debito.

In particolare il governo e la FED, la banca centrale degli Stati Uniti, hanno intrapreso azioni straordinarie nel 2008 e nel 2009 per stimolare la ripresa. Hanno investito miliardi di dollari per salvare banche e compagnie automobilistiche in difficoltà e acquistare titoli garantiti da prestiti immobiliari problematici. L’aumento dei posti di lavoro e di conseguenza la spesa dei consumatori hanno poi rimesso in pista l’economia statunitense che a tutt’oggi viaggia a pieno regime.

Potrebbe continuare il rally del S&P 500?

Il rally è proseguito nonostante:

  • i dazi applicati da Trump nei confronti delle maggiori economie del mondo;
  • le vicissitudini personali di Trump legate a possibili scandali;
  • la crisi di alcuni Paesi Emergenti, in primis la Turchia;
  • 7 rialzi dei tassi di interesse americani dal 2015

Dall’altro lato le aziende americane hanno registrato trimestri consecutivi di aumento degli utili di quasi il 25% su base annua. E’ un record se consideriamo che siamo al decimo anno di mercato rialzista. Il tutto è stato alimentato anche da una forte riduzione delle imposte societarie concordata a dicembre. Inoltre la disoccupazione negli States è ai minimi storici e la fiducia dei consumatori si mantiene alta.

In teoria, al momento non sembrano probabili crolli dei mercati; certamente dato il livello raggiunto dalle quotazioni sono possibili correzioni in qualsiasi momento. Inoltre dal punto di vista statistico il bimestre agosto-settembre non è il periodo migliore per i mercati azionari.

Come si può investire nell’indice S&P 500?

Il nostro consiglio è di utilizzare strumenti semplici, a replica passiva e con bassi costi di gestione. Si tratta di Etf acquistabili presso qualsiasi sportello bancario tradizionale o meglio ancora in banche online. A Milano sono quotati diversi Etf che replicano l’andamento dell’S&P 500. L’investitore può sceglierli:

  • a cambio aperto, dal momento che l’indice di riferimento è espresso in dollari;
  • Etf con copertura del rischio di cambio, tecnicamente si dice hedgiati;
  • ad accumulo di dividendi (vengono capitalizzati);
  • a distribuzione, ossia con accredito periodico dei proventi maturati.

Nella nostra esperienza notiamo che, nella maggior parte dei casi, gli investitori sono poco investiti sulla Borsa Americana. Questo nonostante gli Stati Uniti siano il mercato azionario più importante del mondo, con un peso di quasi il 60% all’interno del MSCI World.  Inutile specificare che l’andamento degli States condiziona tutti gli altri listini mondiali.

Consigliamo pertanto, pur nel rispetto del profilo di rischio di ciascun investitore, di prendere posizione sugli indici americani attraverso piani di accumulo (Pac). E’ sempre il modo più saggio ed intelligente di investire sui mercati azionari.

Spesso il Pac sugli Etf, almeno nelle banche tradizionali, è poco economico dal punto di vista commissionale. In tal caso, piuttosto che non fare nulla, è bene investire attraverso un buon fondo comune di investimento, possibilmente a cinque stelle. Per questo Consulenza Vincente è a Tua disposizione.

Più in generale il miglior consiglio è evitare di fare previsioni sull’andamento dei mercati. I mercati sono imprevedibili.

Il fattore che fanno veramente la differenza in un Portafoglio sono:

In caso contrario non si va da nessuna parte.

Fabrizio Taccuso

 

Quest’anno è aumentato di oltre il 6%, nonostante le preoccupazioni per l’aumento dell’inflazione, i tassi di interesse e le controversie commerciali.

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