Il contesto iniziale
Andrea è un libero professionista di successo nel settore della moda, con una carriera molto impegnativa che gli lascia poco tempo per occuparsi direttamente della gestione del proprio patrimonio finanziario. Con un portafoglio di 800.000 euro, aveva scelto di affidarsi completamente a una nota rete di consulenza finanziaria, delegando la gestione dei suoi investimenti.
Il portafoglio, tuttavia, risultava composto prevalentemente da strumenti standardizzati, come polizze assicurative e gestioni patrimoniali, che non tenevano conto dei suoi obiettivi personali né delle sue esigenze di lungo periodo. Andrea, essendo un creativo, ha sempre avuto poco interesse per i numeri e non aveva consapevolezza della qualità degli asset in cui aveva investito.
Con il tempo, però, ha iniziato a notare alcuni segnali d’allarme:
- La performance complessiva degli investimenti era pressoché nulla, nonostante i mercati fossero in crescita.
- Non era consapevole degli alti costi di gestione, che erodevano i rendimenti.
- Non aveva ricevuto alcuna strategia fiscale per ottimizzare il portafoglio.
La vera svolta è arrivata quando, analizzando un rendiconto bancario, Andrea ha scoperto di avere minusvalenze in scadenza per 30.000 euro, senza sapere esattamente cosa significasse. Cercando informazioni online, si è imbattuto in un articolo del mio blog su questo argomento e ha deciso di contattarmi.
La sfida
Nonostante un mercato finanziario in crescita, il portafoglio di Andrea non generava rendimenti e, anzi, aveva subito perdite rilevanti in passato. Dall’analisi del portafoglio sono emerse diverse criticità:
- Performance deludente: il rendimento del portafoglio era inferiore rispetto alle opportunità disponibili sul mercato.
- Costi elevati: l’allocazione del capitale in strumenti inefficienti comportava commissioni sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti.
- Mancanza di trasparenza: Andrea non riceveva report chiari e dettagliati, né aveva un quadro aggiornato delle decisioni di investimento.
- Assenza di pianificazione fiscale: non era stato adottato alcun piano per ridurre l’impatto fiscale sugli investimenti e ottimizzare il rendimento netto.
- Approccio standardizzato: la gestione non era personalizzata, ma basata su strategie generiche che non consideravano le specifiche esigenze di Andrea.
Questa situazione generava insoddisfazione, frustrazione e una crescente sfiducia nella consulenza ricevuta.
La mia soluzione
Per risolvere queste problematiche, ho adottato un approccio personalizzato e strategico, partendo da un’analisi approfondita del portafoglio esistente e dalla definizione degli obiettivi finanziari e personali di Andrea. Le azioni chiave implementate sono state:
- Analisi del portafoglio
Ho esaminato nel dettaglio gli investimenti, identificando strumenti inefficienti e costosi che non contribuivano a creare valore per Andrea. - Ristrutturazione degli investimenti
Ho eliminato asset poco performanti, riallocando il capitale in una nuova banca in cui ho utilizzato strumenti più efficienti, diversificati e adatti al suo profilo di rischio. - Riduzione dei costi
Ho sostituito polizze e gestioni patrimoniali costose con soluzioni più trasparenti e competitive, riducendo gli oneri di gestione di oltre 15.000 euro l’anno. - Piano di protezione patrimoniale
Ho strutturato una strategia per preservare il patrimonio da eventuali rischi futuri, garantendo stabilità e sicurezza nel tempo grazie a una particolare polizza ramo rischi danni, più vantaggiosa di quelle standard. - Ottimizzazione fiscale
Ho sviluppato un piano mirato per minimizzare il carico fiscale sugli investimenti, sfruttando strumenti che creano “redditi diversi” per compensare le minusvalenze e ridurre l’impatto delle imposte, riducendo il carico fiscale di 10.000 euro all’anno. - Coinvolgimento attivo del cliente
Ho instaurato un rapporto di fiducia, fornendo report periodici chiari e incontri regolari per monitorare i progressi e adattare la strategia alle esigenze in evoluzione.
I risultati
L’implementazione di queste strategie ha portato a miglioramenti tangibili in un breve periodo:
- Performance nettamente migliorata: in soli 12 mesi, il portafoglio ha registrato un rendimento netto a doppia cifra.
- Costi dimezzati: la riduzione delle commissioni ha permesso un risparmio di 15.000 euro all’anno, liberando più risorse per la crescita del capitale.
- Risparmio fiscale significativo: Andrea ha potuto recuperare tutte le minusvalenze in scadenza che ammontavano a 30.000 euro, grazie a un’ottimizzazione fiscale mirata.
- Maggiore controllo e serenità: ora Andrea ha una visione chiara del proprio patrimonio, partecipa attivamente alle decisioni e ha ritrovato fiducia nella gestione finanziaria.
Prima | Dopo la Consulenza |
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Gestione passiva e delegata senza controllo | Strategia chiara e personalizzata |
Costi di gestione elevati e non trasparenti | Risparmio annuale di 15.000€ su costi |
Nessuna pianificazione fiscale | Ottimizzazione fiscale con risparmio di 10.000€ l’anno |
Investimenti standardizzati e poco performanti | Portafoglio più efficiente e con rendimenti a doppia cifra |
Scarsa visibilità sulle decisioni finanziarie | Monitoraggio continuo e report chiari |
Stress e incertezza sulla gestione del patrimonio | Maggiore controllo, sicurezza e serenità |
Testimonianza del cliente
All’inizio mi sentivo un po’ perso, non sapevo davvero dove stessero andando i miei soldi. Avevo lasciato tutto nelle mani della rete di consulenza, fidandomi ciecamente, ma i risultati non arrivavano e i costi continuavano a salire. Stavo per perdere troppo a causa delle minusvalenze in scadenza per una non attenta gestione della fiscalità da parte del vecchio consulente. Allora ho deciso che era giunto il momento di trovare qualcuno a cui affidarmi, che mi permettesse di lavorare tranquillo. Con Fabrizio, so che c’è qualcuno di fiducia che tiene d’occhio tutto per me. È un bel sollievo, davvero. Non pensavo di poter recuperare quei 30.000€ e invece ce l’abbiamo fatta!