Non si può certo dire che il 2022 sia iniziato nel migliore dei modi per i mercati finanziari. Prima le dichiarazioni delle Banche Centrali relative a imminenti rialzi dei tassi e ora il conflitto bellico tra Russia e Ucraina, hanno scatenato forti cali delle Borse di tutto il mondo.
In fasi come queste l’investitore è in preda all’emotività e all’ansia, per non dire al panico. Molti sono tentati di fare “scelte di pancia” che si rivelano quasi sempre deleterie. Ecco che l’aiuto di un consulente finanziario (ovviamente indipendente) in questi contesti diventa decisivo.
Per tutti coloro che sono preoccupati, è utile chiarire alcuni concetti importanti riguardanti la volatilità e il rischio.
Volatilità di mercato e rischio di mercato sono due concetti fondamentali della finanza
Che cos’è la volatilità di mercato
La volatilità è la misura statistica delle variazioni di prezzo di un asset in un periodo di tempo (giornaliero, mensile o annuale). La volatilità è del tutto fisiologica nei mercati finanziari e può portare sia a rialzi che a cali dei singoli asset.
È importante capire quanta oscillazione ti puoi aspettare da un investimento specifico o dal tuo portafoglio complessivo. Nel breve periodo la volatilità può rappresentare un rischio (ecco perché spesso i due termini vengono confusi) relativamente al valore di un asset. Di certo ha un impatto minore in un orizzonte temporale più ampio.
Per dimostrare questo concetto allego il grafico del principale indice mondiale, l’S&P 500 con i dati dal 1937 ad oggi. Più aumenti il tuo orizzonte temporale dell’investimento e più aumentano le probabilità di ottenere rendimenti positivi.
Se investi a 10 anni hai una probabilità del 97,3% di ottenere un risultato positivo.
Che cos’è il rischio di mercato
Il concetto di rischio di mercato è più intuitivo. E’ dato essenzialmente dalla possibilità che il rendimento effettivo di un investimento sia diverso da quello previsto.
In pratica è possibile che, a causa di un rischio eccessivo che ti sei preso, tu non sia in grado di soddisfare i tuoi obiettivi o ripagare i tuoi impegni finanziari. In alcuni casi ciò può causarti problemi: pensa ad esempio se non hai accumulato un capitale sufficiente da destinare agli studi dei figli, piuttosto che all’integrazione della tua pensione futura.
Differenza tra volatilità e rischio di mercato
Già da queste definizioni è chiara la diversità dei due concetti, sebbene siano collegati.
La volatilità si concentra solo su quell’aspetto del rischio legato al movimento dei prezzi che può causare perdite nel breve periodo. A meno che non vi siano eventi particolari, se sei un investitore focalizzato sul lungo periodo la volatilità non deve destare particolare preoccupazione. Normalmente è legata all’umore temporaneo (in gergo si definisce sentiment) del mercato, ma non intacca la profittabilità nel tempo di un asset o del mercato in generale.
Sulla base di ciò ne deriva che il rischio dovrebbe rappresentare la tua vera preoccupazione.
Lo stesso non si può dire della volatilità che nel tempo costituisce un’opportunità.
Ti faccio un esempio concreto: immagina che entrambi abbiamo investito su Bitcoin. Oggi stiamo perdendo entrambi il 15%, ma a te servono i soldi tra pochi giorni perché devi sostenere una spesa. In pratica stai correndo il rischio reale di vendere il titolo e realizzare una perdita.
Viceversa per me l’investimento è semplicemente volatile. Posso aspettare o addirittura comprarne ancora. Confido in un recupero futuro, dal momento che da quando è nato nel 2009 il suo valore è salito moltissimo.
Nella realtà dei fatti capita spesso che gli investimenti più volatili (tipicamente l’azionario) si rivelino non così rischiosi nel tempo. Anzi, attraverso la loro crescita ti aiutano a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari a lungo termine.
Volatilità di mercato e rischio di mercato, come agire?
Ecco dunque il primo insegnamento: prestare troppa attenzione al rischio di breve termine, ti preclude la possibilità di ottenere generosi ritorni nel medio e lungo periodo.
Te lo dimostro con il grafico qui sotto. Investire quando tutti hanno paura può risultare un affare.
Puoi notare i peggiori 15 ribassi giornalieri di Borsa dello S&P 500 dal 1960 ad oggi. A fianco le performance a distanza di un anno, tre, cinque e dieci anni. Per molti può risultare controintuitivo, ma è proprio quando le cose vanno male che bisogna avere il coraggio di investire. Devi cambiare la prospettiva.
Le oscillazioni possono far paura, ma è proprio in quei momenti che l’investitore consapevole crea i presupposti per i futuri guadagni.
Ecco che gli investimenti più volatili, tipicamente azioni e indici azionari, potrebbero non essere così rischiosi per te. Proprio per questo possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari e i progetti di vita.
L’alternativa consiste nell’evitare completamente gli investimenti volatili e limitarti a quelli più “sicuri”. Ma sappi che con i tassi attuali genereranno ritorni molto limitati. Facendo troppa attenzione “al rumore” di breve termine perderai il grande rialzo di lungo termine.
Come coniugare volatilità e rischio di mercato
Il primo passo consiste nel sapere che la volatilità è inevitabile. E se hai un orizzonte temporale sufficientemente ampio, come hai visto, potrai sfruttarla a tuo vantaggio. L’utilizzo di piani di accumulo (PAC), ossia investire a intervalli regolari, ti consente di entrare gradualmente, in un’area geografica o in uno specifico settore, in tutte le condizioni di mercato.
La diversificazione del portafoglio tra diverse classi di attività e stili di investimento può aiutarti ad attenuare la volatilità di una singola asset class che, valutata singolarmente, presenta forti oscillazioni. Ti consiglio al riguardo la lettura del nostro articolo sui portafogli pigri, o lazy portfolio.
Mi riferisco al concetto di decorrelazione, ossia scegliere attività finanziarie che non siano influenzate nel loro andamento dalle stesse cause. In altre parole dobbiamo far in modo che se nel nostro portafoglio abbiamo qualche asset che non sta performando benissimo, sia compensato da altri investimenti con ritorni positivi.
Anche in questo caso mi avvalgo di un grafico con l’andamento di alcune asset class dal 2007 al 31/12/2021. Nonostante innegabili oscillazioni, il mercato azionario ne esce nettamente vincitore. Tuttavia l’inserimento in portafoglio di oro e obbligazioni ha contenuto la volatilità e i drawdown (cali) del portafoglio.
La diversificazione rende il portafoglio più resiliente e meno volatile e ti aiuta a vivere con meno pathos i momenti di forte oscillazione dei mercati.
La pianificazione finanziaria
L’ultimo concetto da applicare per trovare un giusto mix tra rischio e rendimento, e sfruttare al meglio la volatilità, è la pianificazione finanziaria.
Suddividere il tuo patrimonio per obiettivi di vita, e quindi per conti mentali, ti aiuta a dare una destinazione ai tuoi investimenti, inquadrandoli nella giusta ottica temporale.
Se devi fare previdenza complementare e andrai in pensione tra 20 anni la volatilità dei mercati sarà tua alleata per contribuire a far crescere il tuo montante pensionistico.
A questo punto ti basta solo scegliere gli strumenti più efficaci ed efficienti per investire il tuo patrimonio. Ecco che anche in questo caso un bravo consulente finanziario indipendente può sicuramente esserti di aiuto.
Fabrizio Taccuso | Consulenza Vincente